A ROMA GLI OROLOGIAI INDIPENDENTI HANNO MANIFESTATO IL LORO DISAGIO NEI CONFRONTI DEI PRODUTTORI

DIRITTO DI ESISTERE E LAVORARE IN ITALIA ED IN EUROPA è questo lo slogan lanciato da oltre 100 orologiai indipendenti che rischiano la chiusura per mancanza di ricambi che oggi hanno manifestato a Roma di fronte al Ministero dello Sviluppo economico in via Molise. Un vero e proprio grido di allarme quello lanciato dagli oltre 100 partecipanti provenienti da ogni parte dello stivale, coordinati da Andrea Sangalli​ Presidente di Associazione Orafa Lombarda​ e da Maurilio Savoldelli presidente della categoria orologiai di AOL. Una delegazione è stata ricevuta da rappresentanti del dicastero. E’ stata l’occasione, ha affermato Sangalli, soddisfatto del risultato raggiunto e dall’ampia partecipazione, per illustrare le conseguenze di una politica comunitaria miope di fronte alla mancata liberalizzazione del mercato dei ricambi orologieri che dovrebbe ricercare soluzioni concrete al problema acuitosi dopo  la decisione della Commissione Europea di chiudere l’istruttoria in tema di distribuzione di forniture e ricambi presentata dalla CEHAR la Confederazione europea degli orologiai Artigiani riparatori.