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ANCHE FEDERPREZIOSI IN COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO

Confcommercio su legittima difesa: lo Stato garantisca la sicurezza, gli imprenditori non vogliono difendersi da soli

Roma, 11 settembre 2018 – Stamattina audizione informale di Confcommercio con l’Ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del Senato sulla legittima difesa: nella delegazione, Anna Lapini, componente di giunta incaricata per la legalità e la sicurezza di Confcommercio, Giuseppe Aquilino e Steven Tranquilli, rispettivamente Presidente e Direttore di Federpreziosi- Confcommercio; Paolo Uniti, direttore Figisc–Confcommercio, la federazione dei gestori carburanti.

Le nostre rilevazioni – ha evidenziato Anna Lapinici dicono che la prima richiesta per la sicurezza da parte degli imprenditori rimane la certezza della pena, per il 73%, ma aumenta la percentuale di coloro che chiedono maggiore tutela da parte delle forze dell’ordine (59% rispetto al 56% del 2016). L’esigua percentuale di chi detiene unarma (7%) e di chi sta ipoteticamente pensando di dotarsene (11%) significa che non c’è la volontà di difendersi da soli.”

 “Lo Stato garantisca la sicurezza e, dove questo non è successo, sostenga chi suo malgrado è stato costretto a difendersi da solo – che è rimane una vittima – con ulteriori misure concrete; ad esempio attraverso la costituzione di un fondo che copra le spese di assistenza legale.  Perché nessuno dovrebbe trovarsi a scegliere tra la propria incolumità, quella dei propri cari o dei collaboratori o dei clienti, la tutela dei propri beni e un gesto di difesa, naturale, legittimo, che potrebbe portare conseguenze drammatiche dal punto di vista morale, legale ed economico” conclude Anna Lapini.

Federpreziosi-Confcommercio condivide pienamente la posizione della Confederazione – ha dichiarato Giuseppe Aquilino, presidente della categoria, che sottolinea: ci siamo quasi tutti dotati di sistemi di videosorveglianza e sistemi di sicurezza, doppie porte e quant’altro: quello che ci preme è riuscire ad avere un costo più basso sulle accise delle assicurazioni che incidono in maniera enorme nelle nostre aziende, tant’è che molte non si assicurano, e questo è un grosso problema”.  

“L’inasprirsi dei fenomeni delittuosi a danno della categoria dei gioiellieri si è accentuata negli ultimi mesi – avverte il direttore Steven Tranquillisoprattutto con la presenza di commando che entrano all’interno della Gdo ma anche dei negozi tradizionali, arraffando, incuranti dell’incolumità dei presenti.  E troppo spesso i nostri gioiellieri vedono al di là della propria vetrina i malviventi, i rapinatori, che, a distanza di pochissimi mesi trovano la libertà, e vengono quasi sbeffeggiati da questi soggetti”.  

“La diffusa crisi degli ultimi anni – ribadisce Steven Tranquilli – ha reso ancora più vulnerabile il dettaglio orafo e, quindi, sentirsi sicuri nel nostro settore è un eufemismo, anche se abbiamo fatto e stiamo facendo molto per esserlo. La richiesta degli operatori orafi è quella di attenzione e di accurata valutazione della tipologia di strategie di difesa e di autotutela che vengono messe in atto per affrontare il problema della sicurezza, raccogliendo le loro indicazioni, le loro opinioni, la loro esperienza, con l’obiettivo di studiare insieme piani realmente efficaci nell’interesse non solo della categoria ma di tutti i cittadini”.

Documento di Confcommercio – Federpreziosi relativo al DDL Legittima difesa

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