Home » Ufficio Studi » Analisi di settore » CRISI DEI CONSUMI: GLI OPERATORI ORAFI NE STUDIANO I MOTIVI

CRISI DEI CONSUMI: GLI OPERATORI ORAFI NE STUDIANO I MOTIVI

I relatori del convegno

Presentata a VicenzaOro January un’indagine di Federpreziosi Confcommercio sul limite all’utilizzo dei contanti, tracciabilità, fisco, banche, legalità.

L’indagine a cura di Federpreziosi Confcommercio effettuata da Format Research su 400 dettaglianti orafi come punto di partenza per un confronto tra operatori sul tema delle motivazioni percepite nella crisi delle vendite, ma soprattutto come strumento di dialogo con le istituzioni e il Governo. Il limite all’utilizzo dei contanti e le procedure di tracciabilità sono tra i fattori critici secondo gli operatori del settore orafo e orologiero che, al contempo, ipotizzano possibili scenari di miglioramento.

A Vicenza, i rappresentanti delle categorie orafe e orologiere ed esperti si sono incontrati per delineare le dimensioni del fenomeno della contrazione della domanda e identificarne i fattori determinanti. Alla tavola rotonda svoltasi domenica 25 Gennaio, introdotta dal Presidente di Fiera di Vicenza Matteo Marzotto e moderata dal Direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli, hanno preso parte: il Presidente di Federpreziosi Confcommercio Giuseppe Aquilino; Tommaso Mazza, Presidente Assocoral; Mario Peserico, Presidente Assorologi; Silvio Ciniglio, dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Andrea R. Castaldo, Ordinario di Diritto penale all’Università degli Studi di Salerno. I risultati dell’indagine sono stati presentati da Pierluigi Ascani, Presidente CdA Format Research.

“Per avviare un costruttivo dialogo con gli organi di Governo, allo scopo di ottenere concreti benefici per il nostro settore, è indispensabile fornire numeri attendibili e certi, come abbiamo avuto modo di verificare in maniera esplicita nel corso di un recentissimo incontro a Roma con il capo ufficio legislativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze e una dirigente dell’Agenzia delle Entrate cui abbiamo partecipato insieme a una delegazione dell’Associazione Orafa Lombarda.” Così ha dichiarato il Presidente di Federpreziosi Confcommercio Giuseppe Aquilino. “Tracciare un quadro preciso delle principali problematiche che determinano una forte instabilità dei consumi, anche dal punto di vista quantitativo, è stata un’impresa tutt’altro che facile” prosegue “superata con successo e in tempi brevi grazie a un fondamentale lavoro di squadra”.

Come ha sottolineato Silvio Ciniglio, la ricerca, realizzata da Format Research fornisce un’analisi puntuale sull’andamento economico generale, suddiviso per tipologia di prodotto, di clientela e per dimensione delle imprese. Il tutto attraverso dati e informazioni utili a valutare non solo l’entitài della contrazione, ma anche l’impatto sul settore e il depauperamento dell’offerta con conseguente perdita di valore per il Paese.

Nonostante l’elevato valore dell’export, l’80% del PIL deriva dai consumi interni. Si è ritenuto, quindi, essenziale indagare gli effetti di limiti legislativi che sembrano frenare significativamente i consumi per poter comprendere il fenomeno e avviare delle politiche di tutela dell’intera categoria.

I numeri relativi alla situazione economica delle aziende non appaiono confortanti: negli ultimi due anni (2012-2014) il livello di fiducia nella propria attività da parte delle imprese al dettaglio di articoli di gioielleria, argenteria e orologi è crollato. In media hanno registrato una diminuzione dei ricavi pari a circa il -26%. Quanto al futuro, solo l’8,5% si aspetta un aumento dei propri ricavi. Diminuisce la clientela italiana, ma anche quella proveniente dall’estero, in particolare dalla Russia, e tra le ovvie contromisure vi sono riduzioni degli investimenti e interventi sul personale con conseguente diminuzione dell’occupazione. Si registrano, tuttavia, leggere differenze tra regioni del Nord e del Sud Italia, con una situazione che appare migliore per le prime.

La soglia di 1.000 Euro posta all’utilizzo dei contanti – l’Italia, lo ricordiamo, è il Paese europeo con il limite più restrittivo – e le procedure legate alla tracciabilità per pagamenti di importi superiori ai 3.600 Euro sono tra le prime cause della variazione dei consumi con differenze di priorità in riferimento ai preziosi piuttosto che agli orologi.

Lo studio presenta poi alcune ipotesi di scenario con una simulazione di che cosa accadrebbe nel caso in cui alcune delle determinanti alla base della riduzione dei ricavi fossero rimosse o fossero ridotte in termini di intensità. I dettaglianti di preziosi italiani ritengono che, se la soglia di utilizzo del contante fosse innalzata a 2.500 Euro, come in Spagna, si registrerebbe un aumento dei ricavi medi pari al 13% e, se innalzata a 3.000 Euro, come in Francia, questo sarebbe del 16%. Se poi non fosse previsto alcun limite alla soglia di utilizzo del contante, come attualmente in Germania ed in Olanda, l’aumento si aggirerebbe intorno al 21%.

L’abolizione dell’obbligo da parte del commerciante di registrare e comunicare i dati degli acquirenti che spendono più di 3.600 Euro, non previsto negli altri paesi UE, comporterebbe un aumento dei ricavi, in media, pari al 22%. Queste osservazioni danno conto delle difficoltà del settore che in qualche modo paga il peso di alcuni adempimenti amministrativi imposti in Italia, ma non in altri Paesi dell’Unione Europea, o quanto meno non nella stessa misura.

“Le cause dell’instabilità dei consumi nel settore orologiero” evidenzia il presidente di Assorologi Mario Peserico “presentano notevoli elementi di complessità, ma ciò che emerge con chiarezza è che, in generale, le procedure antiriciclaggio rappresentano un forte ostacolo. E’ particolarmente significativo, in questo senso, il risultato di un’analisi da noi richiesta a GFK che dimostra come l’acquisto di orologi di valore pari o inferiore ai 1.000 Euro sia aumentato del 20% negli ultimi mesi, dato sicuramente non positivo. Fino ad oggi non avevamo elementi concreti perché le istituzioni politiche potessero riservarci la dovuta attenzione, ma con questa iniziativa si è compiuto un notevole passo avanti.”

“Ho molta fiducia nell’azione intrapresa” afferma il presidente di Assocoral Tommaso Mazza. “Stiamo riunendo a un tavolo federazioni e imprenditori per fare chiarezza. Se è vero che quanto apprendiamo dalla ricerca non è incoraggiante, le azioni che abbiamo messo in atto e quello che potremo concretamente fare in futuro, è davvero importante. Encomiabile, inoltre, il livello di adesione all’iniziativa da parte delle imprese: all’indagine hanno preso parte ben 400 aziende, chiamate a rispondere in meno di una settimana.”

Secondo il Direttore di Federpreziosi, Steven Tranquilli “i risultati dell’indagine, per chi vive quotidianamente le problematiche del comparto, non sorprendono di certo per contenuto. Tuttavia” come hanno ribadito più volte gli autorevoli intervenuti all’incontro, tra cui l’avvocato Andrea R. Castaldo “si tratta di dati certificati che documentano, per la prima volta, come il problema del limite contanti sia praticamente equiparato ai fattori congiunturali dovuti alla crisi economica più in generale, secondo l’opinione delle aziende. Fare sistema attraverso gli organi di categoria è nell’interesse dell’intero Paese”.

I risultati dello studio sono stati presentati da

Pierluigi Ascani, Presidente CdA Format Research
Sono intervenuti alla Tavola Rotonda
Matteo Marzotto, Presidente Fiera di Vicenza SpA
Silvio Ciniglio, Ordine degli Avvocati di Napoli
Giuseppe Aquilino, Presidente di Confcommercio Federpreziosi
Tommaso Mazza, Presidente Assocoral
Mario Peserico, Presidente Assorologi
Andrea R. Castaldo, Ordinario di diritto penale Università degli Studi di Salerno

Ha condotto la Tavola Rotonda
Steven Tranquilli, Direttore di Confcommercio Federpreziosi

LIMITAZIONE ALL’USO DEI CONTANTI, TRACCIABILITÀ DEI PAGAMENTI E OPERATIVITÀ BANCARIA TUTTI I NUMERI DELL’INDAGINE FEDERPREZIOSI SULLE CAUSE PERCEPITE SUL CALO DEI CONSUMI I LIMITI ALL’USO DEI CONTANTI NEI PAESI UE A RAFFRONTO SINTESI DELL’ANALISI FEDERPREZIOSI SULLE CAUSE PERCEPITE SUL CALO DEI CONSUMI

Federpreziosi – Ufficio Stampa

Studio EffeErre – Via F. Albani 58 – 20148 Milano
Tel. +39 0233001100 – Fax: +39 0233001914
Annalisa Fontana – 3292357342 | Gloria Belloni – 3292357344
orafidettaglianti@studioeffeerre.com

leggi anche

ASSEMBLEA 2021 DI FEDERPREZIOSI | IL FUTURO E’ ALL’ORDINE DEL GIORNO

Roma, 28 ottobre 2021 – Il futuro, e soprattutto la consapevolezza di doverlo affrontare in …

Powered by Rodolfo Bartucca