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DAI “COMPRO ORO” ALLA GEMMOLOGIAPER LE PROPOSTE DI LEGGE DEL SETTORE ORAFO IL GOVERNO CONFERMA LA MASSIMA ATTENZIONE

Positivi i riscontri nell’audizione del 30 Gennaio 2014 alla X Commissione del Senato coordinata da Confcommercio Federpreziosi e dalla Consulta Nazionale Produttori Orafi.

31 Gennaio 2014 – “Credo di interpretare il pensiero di tutti i presenti nel ritenere davvero positivo l’esito dell’audizione parlamentare tenutasi giovedì 30 Gennaio presso la X Commissione del Senato della Repubblica” dichiara Giuseppe Aquilino, Presidente di Confcommercio Federpreziosi “L’atteggiamento di ascolto da parte delle istituzioni nei confronti delle nostre istanze su temi che riguardano la regolamentazione del settore orafo-argentiero-orologiaio è ora ‘attenzione competente’, sintonia e collaborazione. Mi riferisco, naturalmente, alle tre proposte di legge da tempo presentate e, in particolare alla richiesta di una normativa chiara sui ‘compro-oro’, il fenomeno più recente tra quelli trattati e che più richiede soluzioni urgenti”.

Giuseppe Aquilino, Presidente Federpreziosi - Confcommercio
Giuseppe Aquilino, Presidente Federpreziosi – Confcommercio

“Un atteggiamento, quello delle Istituzioni” tiene a sottolineare il Direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli “che, tra l’altro, abbiamo avuto recentemente modo di apprezzare durante l’incontro-talk show “Compro oro… perché no?” da noi organizzato in collaborazione con Confindustria Federorafi e Fiera di Vicenza SpA a VicenzaOro Winter lo scorso 19 Gennaio. In tale occasione è stata forte e motivata la rappresentanza governativa con la partecipazione dei Senatori Donella Mattesini, Pamela Orrù, Paola Pelino e Pierantonio Zanettin coinvolti a vario titolo nell’elaborazione delle proposte di legge.”

I contenuti della relazione, presentata da Franco Pozzebon, Presidente Nazionale Orafi Confartigianato e della Consulta Nazionale Produttori Orafi, sono stati elaborati da Federpreziosi-Confcommercio e dalla Consulta stessa con il corale contributo di tutti i rappresentanti delle categorie, ognuno per gli aspetti di propria competenza, e con la consulenza dell’Avvocato Francesca Stifano, Responsabile delle Relazioni Istituzionali e dell’Osservatorio Legislativo di Confcommercio.

Il coinvolgimento di tutti gli attori del comparto è un aspetto più volte, ma mai abbastanza, sottolineato ed è segno fondamentale che l’agire con proposte e soluzioni effettivamente condivise rappresenta la strada maestra per ottenere reali risultati e accelerare i processi decisionali.

Quella dei ‘compro oro’ continua a essere una realtà difficile da mettere a fuoco, ma le cui dimensioni e il contesto di scarsa trasparenza destano preoccupazione anche da parte delle autorità. Azioni rapide e condivise come quelle messe in atto da Federpreziosi-Confcommercio possono portare ad una maggiore efficacia nel processo di definizione delle norme, indispensabili per tutelare consumatori e operatori del settore.

Su questo tema, è stata ribadita la necessità di fare nette distinzioni tra chi esercita l’attività in forma prevalente o marginale, l’esiziale importanza della forma giuridica della società operante e di individuare un preciso (sotto)codice ATECO che consenta il corretto censimento di tali attività, oltre che il corretto  inquadramento nell’ambito degli Studi di Settore.

L’istituzione di un registro telematico potrà rappresentare un valido elemento di lotta alla ricettazione in accordo con la previsione di più stringenti disposizioni di tracciabilità degli oggetti usati fabbricati in metalli preziosi, così come l’evoluzione in materia di disposizioni fiscali a seguito della recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 92/E dello scorso 12 Dicembre. Iniziative sulla promozione del settore orafo nazionale, pubblicità corretta dei prezzi, sanzioni per le compravendite on-line non regolari sono stati altri temi puntualmente evidenziati nella relazione.

Sulla nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi, è stata ribadita la necessità di migliorare le condizioni di accesso dei gioielli sui mercati internazionali poiché dazi e barriere non tariffarie praticamente impediscono di raggiungere a prezzi concorrenziali oltre il 60% dei consumatori mondiali. Si è evidenziata l’importanza di poter marcare i prodotti con la tecnica laser in alternativa a quella tradizionale “a pressione”, ormai quasi impossibile da effettuare per molti oggetti, fino alla necessità di utilizzare marchi per identificare in modo inequivocabile modalità di lavorazione e materiali usati e di poter contare su iniziative coordinate tra pubblico e privato per il rilancio del comparto sui mercati internazionali.

Per quanto si riferisce in maniera specifica alla regolamentazione dei materiali gemmologici, secondo Raffaele Maino, Presidente di Federpietre: “La rapida approvazione di norme che garantiscano operatori e consumatori non possono che essere di sostegno alla crescita dell’intero settore. Fatti salvi alcuni necessari interventi – sottolinea Maino – la normativa proposta, che porterà all’armonizzazione dell’intero comparto e alla valorizzazione della professionalità degli operatori, vede concordi la Consulta Nazionale Produttori Orafi e Federpreziosi Confcommercio così come le altre rappresentanze del settore quali Federpietre e Assogemme che hanno collaborato per l’esame del disegno di legge sul complesso tema della nomenclatura gemmologica.”

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