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TEMPO DI BILANCI – GLI ORAFI DI FEDERPREZIOSI CONFCOMMERCIO PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO: 21 NUOVE TERRITORIALI E INGRESSO DI FEDERPIETRE

Roma, Giugno 2017 – “Oggi è tempo di bilanci.  Oggi è tempo di giudizi sull’attività che abbiamo svolto, non solo in quest’ultimo anno, ma nel corso dell’ultimo lustro. 

Siamo partiti nel 2012, carichi di aspettative, con sulle spalle uno zaino stracolmo di passione e di una gran voglia di dare impulso alla nostra attività associativa ma soprattutto orgogliosi di avere predisposto un programma ampiamente condiviso.

Un vero e proprio documento programmatico come raramente si era visto in passato.

Infatti, la nostra azione ha avuto ed ha tutt’oggi come punto di riferimento proprio quel programma, che è stato elaborato ed arricchito strada facendo, col proficuo e importante contributo di tutto il nostro sistema”.

Il Presidente Giuseppe Aquilino, che ha aperto con queste parole la sua relazione in sede di Assemblea Generale Ordinaria dei soci di Federpreziosi Confcommercio il 7 giugno a Roma, ha voluto analizzare, come sintesi alla scadenza del suo mandato, il lavoro svolto, i risultati raggiunti, le problematiche ancora sul tavolo.

Per evidenziare quanto forti siano stati l’impegno e l’accelerazione impressa soprattutto nell’ultimo anno basta solo ricordare la nascita delle nuove “territoriali” di Salerno, Cagliari, Rimini, Roma, Foggia, Vercelli, Ravenna, Padova, Grosseto, Livorno, Verona, La Spezia, Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro. E a breve si aggiungeranno Venezia, Agrigento, Brindisi, la Calabria Centrale e le provincie di Latina e Frosinone (Lazio sud).

Federpreziosi Confcommercio sta rapidamente catalizzando le forze del comparto orafo, che hanno compreso come sia indispensabile abbandonare lo stato di attendismo.

Testimoni di questa rinnovata attività,  Pierpaolo Donati Presidente Federpreziosi Roma, Silvio Maria Salvatori Presidente Federpreziosi Foggia e Michele Cicalese Presidente Federpreziosi Salerno, che hanno voluto coinvolgere con i loro interventi la platea dei partecipanti su quanto sia importate farsi protagonisti laddove ancora persistono situazioni di stallo, in termini di rappresentanza associativa, divenute insostenibili, che possono essere superate attraverso una reale e concreta condivisione di idee e di esperienze finalizzate a rilanciare il prodotto prezioso, nelle sue innumerevoli declinazioni, nelle singole province.

Un lavoro questo, ha sottolineato, il Direttore Steven Tranquilli, che sta avendo grande eco anche in altre province. Ne è il primo esempio è Cagliari, attraverso Federpreziosi Sud Sardegna, con la progettazione e il rilancio, attraverso l’incessante attività del Presidente Maura Danese e di un direttivo assai motivato, di iniziative di informazione verso la cittadinanza, che hanno destato grande attenzione nei confronti del gioiello. Gli esempi sul territorio sono molteplici, come evidenziato oramai giornalmente sui canali web federali.  Federpreziosi ormai ha avviato un nuovo corso, che vede gli operatori associati veri protagonisti del cambiamento.

Anche l’ingresso nella compagine associativa Confcommercio di Federpietre, la Federazione Nazionale dei Commercianti di Diamanti Perle Pietre Preziose e dei Lapidari  presieduta da Raffaele Maino – approvato proprio in sede di quest’Assemblea  – costituisce un importante fattore di supporto nell’affrontare questioni quali la regolamentazione sui materiali gemmologici, soprattutto  a fronte del blocco delle proposte che da dieci anni giacciono in Parlamento e alla recente paradossale presentazione di una nuova proposta avvenuta lo scorso maggio.

Il rapporto con altre Federazioni e con gli enti formativi del comparto che hanno voluto sottoscrivere l’adesione a Federpreziosi si è già dimostrato particolarmente fruttuoso.

Grazie alla collaborazione con Assocoral presieduta da Tommaso Mazza, rappresentato in Assemblea da Vincenzo Aucella, è stato possibile realizzare un’importante azione di comunicazione sul patrimonio artigianale della lavorazione del corallo e del cammeo con iniziative realizzate a Udine, Bari e Salerno, prime di una serie destinata a proseguire nei prossimi mesi.

L’attività formativa svolta di concerto con l’Istituto Gemmologico Italiano attraverso decine di incontri sul territorio ha dato il via a nuovo ciclo di iniziative volte a fornire con sempre maggiore frequenza gli ultimi aggiornamenti sul mondo gemmologico, indice della volontà degli operatori associati di rafforzare il proprio ruolo di professionisti di riferimento per il mercato.

Presieduta da Andrea Sangalli, recentemente rieletto alla guida dell’Associazione Orafa Lombarda, l’Assemblea ha analizzato il bilancio illustrato da Mario Didone e discusso le varie tematiche d’interesse quali sicurezza, pressione fiscale, normative specifiche di settore.

La più pressante è naturalmente quella relativa alla regolamentazione dell’attività di compravendita e di permuta di oggetti preziosi usati, oggi di rilevante attualità in vista dell’entrata in vigore  del Decreto Legislativo di recepimento della IV Direttiva in materia di antiriciclaggio, alla luce del provvedimento del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 maggio, che riconfigura l’intera materia creando non pochi problemi per le gioiellerie che si ritrovano ad essere ricomprese nel novero delle attività prevalenti e degli operatori professionali.  Un duro colpo per le nostre aziende in termini di carichi e adempimenti burocratici.  Come già fatto in sede di Commissioni parlamentari la Federazione farà sentire la propria voce in fase di stesura delle modalità tecniche da parte del MEF. Le implicazioni e le procedure che emergeranno saranno naturalmente oggetto di incontri finalizzati presso le “territoriali”.

Altro importante tema di grande attualità e di attenta valutazione è stato quello della rete di collegamento tra gli operatori al dettaglio già  messa in atto via WhatsApp in diverse province: un sistema di comunicazione che ha dimostrato la propria utilità, ma che tuttavia richiede una particolare attenzione ai fini della tutela della privacy e in merito al quale si intende predisporre una sorta di decalogo, sulla scorta  di ciò che è emerso da incontri sul territorio con le questure e prefetture – e di quanto già messo in atto nelle provincie di Genova ed Arezzo in accordo con le istituzioni locali –  per sensibilizzare la categoria sulle cautele da adottare.

Se l’intervento degli enti di controllo in tema dei cosiddetti “diamanti da investimento”, in seguito alla sensibilizzazione degli organi di informazione, ha costituito un impegno notevole, che ha coinvolto tutti gli operatori associati, rimane sul tappeto in cerca di una rapida soluzione l’inderogabile necessità degli orologiai riparatori indipendenti di approvvigionarsi dei necessari pezzi di ricambio presso le case costruttrici.

Non sarà da meno l’impegno profuso presso la Xa Commissione parlamentare per sollecitare il riavvio dell’esame della normativa in materia di regolamentazione del materiale gemmologico nonché in materia di titoli e marchi dei metalli preziosi. Impegni precisi che il Presidente Aquilino ha evidenziato nel corso del suo intervento sottolineando come “la linea programmatica tracciata è comunque ben definita e l’intera compagine associativa si sta muovendo sempre più vivacemente e con attiva e coordinata partecipazione”.  “Con le nostre aziende ora siamo proiettati – ha proseguito il presidente Aquilino verso la sfida del digitale che per tutti noi rappresenta in primo luogo una sfida culturale. Sono convinto che per noi operatori non è tanto importante conoscere le sigle, usare con abilità il mouse o conoscere le funzioni dei programmi quanto piuttosto saper valutare fra le diverse opzioni digitali, conoscerne le precondizioni attuative, saper creare nelle nostre attività un ‘Digital State of Mind’.”

“Siamo partiti e a settembre a Vicenza con i nostri partner di IEG-International Exhibition Group” ricorda il direttore Tranquilli “e riprenderemo il discorso con nuove opportunità, nuove case histories per agevolare questo processo di innovazione per il nostro comparto. Possiamo affermare che Federpreziosi Confcommercio sul tema è presente e vigile!”

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