30 Ottobre 2017, ore 20 – Non lascia dubbio alcuno il comunicato stampa diffuso in queste ultime ore dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha ritenuto i consumatori ingannati. La “sentenza” su uno scottante tema per il quale da tempo le associazioni interessate sollecitavano attenzione arriva a conclusione di due istruttorie sulle modalità di offerta di diamanti da investimento da parte di Intermarket Diamond Business – IDB S.p.A. (IDB) e Diamond Private Investment – DPI S.p.A. (DPI), anche attraverso gli istituti di credito con i quali rispettivamente operavano: Unicredit e Banco BPM (per IDB); Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per DPI). Modalità riconosciute dall’Autorità “gravemente ingannevoli e omissive” con conseguenti sanzioni per oltre 15 milioni di Euro.
Per entrambe le società i profili di scorrettezza sono stati riscontrati nelle informazioni fornite attraverso il sito e il materiale promozionale in merito al prezzo di vendita, all’andamento del mercato indicato in costante e stabile crescita, all’agevole liquidabilità e rivendibilità, alla qualifica dei professionisti come leader di mercato.
L’Autorità ha inoltre ritenuto che il fatto che l’investimento fosse proposto – utilizzando materiale informativo delle due società – dal personale bancario e che questo fosse presente agli incontri fra tali professionisti e i clienti abbia “determinato molti consumatori all’acquisto senza effettuare ulteriori accertamenti”.