Argento all’inseguimento nel rally dell’oro – Stamane l’oro, dopo una notte relativamente tranquilla di scambi, in apertura dei mercati occidentali viene scambiato a 76,46 euro al grammo pari a 2661.015 dollari l’oncia. Ma all’unisono, una domanda ce la stiamo ponendo, ed è questa: Il rally dell’oro fino a quando durerà? Questa fase di crescita, lo abbiamo sottolineato a più riprese, dipende dall’evoluzione di innumerevoli fattori, tra cui le elezioni USA di novembre, la politica monetaria globale e i timori di recessione. Se il contesto geopolitico e macroeconomico dovesse stabilizzarsi o se la Fed dovesse adottare una politica monetaria più aggressiva, potremmo assistere a un’inversione di tendenza e ad un ribasso del prezzo dell’oro. E gli altri metalli preziosi? Per l’argento, in particolare le prospettive sembrano positive grazie all’aumento della domanda legata alla transizione energetica. Argento significa fotovoltaico e celle solari a maggiore efficienza, 5G, elettronica nell’automotive, soprattutto negli investimenti nelle infrastrutture di ricarica delle batterie. L’argento è centrale anche nell’elettronica di consumo ed è inoltre presente nelle applicazioni di Intelligenza Artificiale. Le pressioni sui mercati delle materie prime non fanno che accentuare la domanda di questi metalli. In termini di prospettive, mentre l’oro continua a essere visto come un bene rifugio, l’argento e altri metalli preziosi potrebbero vedere un incremento sostenuto nel medio-lungo termine, sostenuto dalle esigenze industriali e dalla transizione verso un’economia più verde. Il mantenimento di politiche favorevoli alle energie rinnovabili potrebbe rafforzare ulteriormente questa domanda, facendo dell’argento un’opportunità di investimento interessante.
È ora di fare! – Di Intelligenza Artificiale si parla quotidianamente e se ne analizzano criticità e opportunità. Lo abbiamo fatto anche noi recentemente a VicenzaOro, nell’ambito dei retail talk con il supporto del prof. Guido di Fraia, ordinario all’Università IULM, tra i massimi esperti in materia di applicazione alle PMI. “Ora è giunto il momento di passare ad utilizzare l’intelligenza artificiale o, per meglio dire, generativa nelle nostre aziende vincendo i timori che ogni innovazione inevitabilmente porta con sé. È certo che nessuno ha la soluzione pronta, ma si deve sperimentare per non rimanere indietro, afferma Stefano Andreis, Presidente di Federpreziosi Confcommercio. È nel nostro DNA di imprenditori. Le nostre imprese retail già ne fanno uso in maniera inconscia e ciò è di supporto per superare la fase della paura, tanto che addirittura il 98% degli imprenditori con i quali mi sono confrontato dichiara di avere intenzione di utilizzarla in un futuro molto prossimo. Per me, come ho spesso voluto sottolineare, continua Andreis, si tratta di un “co-pilota”, non di un rivale. L’Intelligenza Artificiale generativa sta trasformando e migliorando il mondo e anche il nostro comparto, dalla produzione al dettaglio, se ne potrà giovare in una pluralità di applicazioni, ma, sono convinto, che non potrà mai sostituire l’inventiva e la creatività umana. Questo si coniuga con la necessità di investire nella costruzione di competenze digitali sull’IA e di affidarsi a consulenti preparati in grado di indicarci le migliori applicazioni nelle nostre attività evitando errori costosi e ottimizzando costi benefici. Su quest’ultimo e fondamentale aspetto stiamo parlando e sono certo che a breve si concretizzerà un articolato ciclo formativo in materia per supportare le nostre imprese”.
Nuove regole per il contante e le carte di credito aumentano – Attualmente in Italia il limite per i trasferimenti di contante è fissato a 5.000,00 euro. Il regolamento UE 1624/2024 ha fissato nuovi limiti per l’utilizzo del contante in tutta l’Unione e il relativo decreto di recepimento da parte del nostro ordinamento è stato assegnato nei giorni scorsi alle Commissioni riunite Giustizia e Finanze (Assegnazione primaria), alla Commissione Bilancio e alla Commissione Politiche dell’UE per valutare la compatibilità con la normativa europea. Il termine per l’espressione del parere al Governo è fissato per il prossimo 20 ottobre. Ma, a proposito di contanti e relativa circolazione – oggetto, peraltro, di diversi interventi di Federpreziosi Confcommercio nel corso degli anni – qual è la situazione attuale lungo la Penisola? La 22ª edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments, realizzata da Assofin, Ipsos, Nomisma e con il contributo di Crif, conferma la crescente tendenza verso l’utilizzo di strumenti di pagamento alternativi al contante. Il 2023 ha segnato una forte accelerazione della digitalizzazione e dell’innovazione nei comportamenti di spesa, con un consolidamento dell’uso dei pagamenti cashless, ormai considerati strutturali. Secondo il report, il numero di pagamenti non in contante è cresciuto del +14% a livello nazionale. In particolare, il numero di carte di credito attive è aumentato del +7,6% rispetto al 2022, raggiungendo i 13,5 milioni. Anche le carte di debito hanno seguito una dinamica simile. Un dato particolarmente rilevante è l’incremento del numero di operazioni, cresciuto del +19,9% rispetto all’anno precedente, con quasi 1 milione di transazioni aggiuntive nell’ultimo anno.
Pre-loved jewels: caccia all’oro nei cassetti – Secondo il Rapporto Affide-BVA Doxa, pubblicato ieri, gli italiani possiedono in media sette gioielli, spesso dimenticati nei cassetti, e solo uno su cinque è in grado di stimarne il valore. Il mercato dei gioielli di seconda mano sta crescendo: il 21% degli italiani li acquista, con una prevalenza del 29% tra i giovani dai 18 ai 39 anni. Il 64% considera questi acquisti un’opportunità di investimento.
150/2024 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 25 Settembre 2024 – S. Aurelia