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154/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

Tira il fiato, dopo un trimestre caratterizzato da una crescita del 13% l’andamento dei prezzi dell’oro, evidenziando fievoli segnali di flessione. Dopo aver toccato un record storico giovedì scorso a 2.685,42 dollari l’oncia, i prezzi hanno subito una diminuzione, avvicinandosi a 2.630 dollari l’oncia. Venerdì e ieri si sono registrate ulteriori flessioni e questa mattina, in apertura dei mercati occidentali, tenuto conto della chiusura delle borse asiatiche per festività, è quotato a 76,44 euro al grammo, equivalente a 2644,445 dollari l’oncia.

Confcommercio: le stime ISTAT accendono speranze – A settembre, l’inflazione in Italia è scesa al +0,7%, il livello più basso dall’inizio dell’anno, secondo le stime preliminari dell’Istat rese note ieri. Questo calo è stato principalmente dovuto alla riduzione dei prezzi dei beni energetici, che sono diminuiti dell’8,7% rispetto al -6,1% di agosto. Anche alcuni servizi, come quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona, hanno visto un rallentamento dei prezzi. Tuttavia, i prezzi degli alimentari hanno registrato una lieve accelerazione, contribuendo all’aumento del cosiddetto “carrello della spesa”, che è cresciuto dell’1,1% rispetto al +0,6% del mese precedente. L’inflazione di fondo, che esclude beni energetici e alimentari freschi, è scesa leggermente all’1,8% rispetto all’1,9% dei tre mesi precedenti. Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, ha definito questo rallentamento superiore alle aspettative come un segnale positivo, suggerendo che potrebbe portare a una performance economica migliore nei mesi autunnali rispetto alla stagnazione estiva. Bella ha anche sottolineato l’importanza di una politica monetaria più coraggiosa da parte della Banca Centrale Europea (BCE), soprattutto considerando il calo dell’inflazione registrato in paesi come Francia e Spagna. A suo parere, stimolare la domanda delle famiglie e migliorare la capacità d’investimento delle imprese è cruciale per sostenere la crescita economica.

Riflessioni di un imprenditore – La domenica è generalmente giorno di riflessione sull’andamento della settimana trascorsa ma è anche foriera di nuove idee da sviluppare. E proprio domenica scorsa, in un dialogo estremamente franco, il presidente di Federpreziosi Stefano Andreis ci ha espresso alcune considerazioni sul valore per ogni imprenditore dell’autoanalisi di fronte agli oramai repentini cambiamenti del mercato: una riflessione, quella di un imprenditore oggi rappresentante della categoria, estremamente rilevante in un contesto in rapida trasformazione come quello della gioielleria e del retail in generale. Andreis ha sottolineato quanto sia cruciale, oggi più che mai, che le aziende esaminino costantemente le proprie azioni strategiche per mantenere competitività e agilità. In particolare, nel settore retail, dove i clienti sono sempre più attratti da strategie di marketing innovative e concorrenti più abili nella promozione del proprio business, è fondamentale un monitoraggio continuo delle operazioni aziendali, dal marketing alle catene di approvvigionamento. Secondo Andreis, troppe aziende tendono a trascurare aspetti vitali come l’approvvigionamento, aspetti che invece possono fare la differenza tra la capacità di generare reddito o la lenta erosione del capitale. L’autoanalisi non deve più essere vista come un’opzione, ma come una necessità improrogabile per chi vuole sopravvivere e prosperare. Una considerazione – condivisa nei giorni scorsi da Andreis con il Prefetto di Trento e di cui ci ha voluto rendere partecipi – in merito alla difficoltà per un gioielliere di acquistare rispetto a vendere che offre un’importante chiave di lettura. Il gioielliere, infatti, non è solo un venditore, ma un imprenditore visionario che guarda oltre la mera transazione commerciale. Partecipare a fiere, comprendere i trend emergenti e costruire relazioni con fornitori e partner è un’attività strategica che richiede un approccio proattivo, curioso e innovativo. Andreis ha giustamente evidenziato come il successo nel settore gioielliero, e non solo, dipenda da una mentalità aperta al cambiamento e alla crescita continua. Essere proattivi, adattabili e pronti a sperimentare nuove idee sono le caratteristiche che permettono agli imprenditori di distinguersi e prosperare, mentre chi si limita a seguire le dinamiche di mercato rischia di rimanere indietro. Questa visione, conclude il Presidente, evidenzia l’importanza di essere anticipatori dei tempi, capaci di trasformare le sfide in opportunità di crescita e di successo in un mercato sempre più globale e competitivo.

Tarì: centro di business e di arte – Tra gli eventi di settore più attesi, dal 4 al 7 ottobre prossimi il Centro Orafo il Tarì presenta Open. Saranno oltre 500 le aziende presenti. Tra gli eventi in programma nella giornata di apertura, sabato 5 ottobre alle ore 11.30, dopo la cerimonia inaugurale, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in occasione dell’evento “Campania preziosa” incontrerà i protagonisti di D.Or, il Distretto Orafo Campano. Sarà quella l’occasione per presentare un innovativo modello di filiera, per condividere opportunità e prospettive di sviluppo e per tracciare, con la presenza delle istituzioni del territorio e del mondo orafo italiano, le linee guida della valorizzazione di uno dei settori produttivi di eccellenza della Regione Campania e del Paese.
La giornata proseguirà, alle 18.30, con un imperdibile appuntamento presso la Reggia di Caserta: l’inaugurazione della Mostra “La corona di Re Carlo di Borbone”: un capolavoro d’arte la cui storia, avvolta nel mistero, verrà rievocata in una rappresentazione teatrale inedita.  Per saperne di più clicca qui

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