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2012: GLI ACQUISTI SONO DIGITALI!

Elisa Gava, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Facoltà di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Trieste

Per il Natale 2012, la Rete si é confermata mercato ideale in cui far conciliare originalità e convenienza. Da un lato, è ormai appurato che i consumatori non concepiscono più l’acquisto virtuale come una mera emulazione dell’esperienza reale, ma al contrario l’attrattiva del consumo online risiede nella sua capacità di produrre esperienze nuove. Dall’altro, i primi dati disponibili confermano che nell’anno dell’austerity, oltre 5 milioni di utenti, ben un milione in più rispetto al 2011, hanno approfittato del canale virtuale per acquistare i loro regali natalizi. Come evidenziato dalla ricerca condotta dal Consorzio Netcomm in collaborazione con Human Highway, la quota di online shoppers continua a crescere senza sosta: oggi, più di un internauta su 5 si affida ai negozi digitali, meta esclusiva d’acquisto per oltre il 10% degli utenti. La maggiore tutela dei consumatori e la gratuità delle spedizioni offerta dalla gran parte dei siti Internet hanno persuaso poi gli indecisi, che in questo Natale 2012 si attestano al 24,1%, contro il 46,1% delle Feste passate. Il boom degli acquisti natalizi online si deve anche alla crescente diffusione del mobile commerce, comprensibile alla luce del forte appeal che i telefonini, in particolare quelli intelligenti esercitano sulla popolazione locale.

La crisi economica non sembra dunque avere effetti sul commercio elettronico e l’Italia sta anzi recuperando in fretta il tempo precedentemente perso. Partita in ritardo rispetto ad altri Paesi del Continente europeo, nel Belpaese l’economia della Rete é già in grado di generare un giro d’affari pari al 2,8% del Pil, ossia oltre 43 miliardi di euro, destinati a crescere sino a 59 miliardi entro il 2015, valore doppio rispetto a quello realizzato nel 2009. Il trend positivo italiano appare in linea con l’andamento dello shopping virtuale europeo, il cui valore è oggi stimato intorno ai 305 miliardi di euro e risulta essere uno dei più affermati mercati a livello mondiale, davanti a Stati Uniti (il cui valore si attesta intorno ai 280 miliardi di euro per l’anno appena concluso) ed Asia, dove gli scambi virtuali hanno fruttato 216 miliardi. Queste cifre, dunque, rilevate da Ecommerce Europe, l’organizzazione di recente costituzione che riunisce tutti i retailers online d’Europa nell’intento di creare una vera e propria sinergia tra gli Stati Membri, intendono incentivare le aziende che ancora dubitano del potenziale della Rete.

Elisa G.

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