Home » home » AL CONGRESSO CIBJO 2013 SU ISTANZA DI FEDERPREZIOSI-CONFCOMMERCIO L’EUROPA ORAFA AL LAVORO PER LE NORMATIVE SUI METALLI PREZIOSI GIUSEPPE AQUILINO RICONFERMATO MEMBRO DEL BOARD OF DIRECTORS

AL CONGRESSO CIBJO 2013 SU ISTANZA DI FEDERPREZIOSI-CONFCOMMERCIO L’EUROPA ORAFA AL LAVORO PER LE NORMATIVE SUI METALLI PREZIOSI GIUSEPPE AQUILINO RICONFERMATO MEMBRO DEL BOARD OF DIRECTORS

Roma, 15 Maggio 2013 – Giornate intense a Tel Aviv per l’annuale Congresso CIBJO – la Confederazione mondiale della Gioielleria  che riunisce oltre 40 Paesi e fa parte del Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) dell’ONU.

Le varie sessioni di lavoro che si sono succedute dal 7 al 9 Maggio  hanno coinvolto oltre cento delegati. “Un’ esperienza estremamente importante  per lo spessore delle discussioni all’ordine del giorno, tra cui le problematiche prettamente europee derivanti da normative comunitarie” dichiara il presidente di Federpreziosi-Confcommercio Imprese per l’Italia Giuseppe Aquilino, che ha partecipato con il vice presidente Mario Bartucca, il direttore Steven Tranquilli e Rodolfo Bartucca, membro della Commissione Informatizzazione e Comunicazione. A tale proposito, in linea con gli intendimenti di Gaetano Cavalieri che, proprio in occasione di questo Congresso è stato confermato all’unanimità alla presidenza della Confederazione per il prossimo biennio, è stato costituito un comitato composto da rappresentanti delle associazioni orafe della Comunità Europea. Un primo incontro con i delegati tedeschi, francesi e inglesi ha favorito la proposta di due risoluzioni in materia di nichel, necessarie per un primo approccio presso gli uffici comunitari al fine di ottenere un intervento normativo valido sull’intero territorio europeo, che, in ogni caso, dovranno essere recepite dai singoli Paesi. La prima di tali proposte – entrambe accettate in sede di assemblea plenaria alla presenza di tutti i delegati – riguarda la possibilità di commercializzare i prodotti giacenti in magazzino alla data 31 marzo 2013, purché conformi alla precedente direttiva EN1811:1998;  la seconda sollecita gli organismi nazionali di normazione (l’UNI per quanto riguarda l’Italia) a rivedere  i parametri di analisi, considerata l’inattendibilità degli stessi, fortemente evidenziata  anche da Federpreziosi e dettagliatamente illustrata nell’istanza elaborata e presentata dal direttore Tranquilli.

Mario Bartucca sottolinea come “l’aver raggiunto una posizione comune sull’argomento nickel sia il primo passo verso un chiarimento da parte di Bruxelles, necessario per  trovare soluzioni allo stato di incertezza  e di perplessità che stanno vivendo gli operatori del settore italiani e di altri Paesi europei”.

“Nell’ottica di sviluppare un confronto costruttivo con i rappresentanti dei Paesi comunitari già coinvolti,” annuncia Giuseppe Aquilino “il rappresentante tedesco Thilo Brűckner coordinerà i lavori per predisporre un fascicolo dettagliato da sottoporre, sotto l’egida di CIBJO, sia agli organismi tecnici di Bruxelles in un nostro imminente incontro  sia agli organismi politici in occasione di quello auspicato e programmato con il  Vice Presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani”.

Il medesimo gruppo di lavoro dovrà inoltre confrontarsi sulle problematiche scaturite dal Dodd-Frank Act (Dodd–Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act) in merito ai minerali (oro, stagno, tungsteno e tantalio) provenienti da zone di guerra e in particolare dalla Repubblica Democratica del Congo e zone limitrofe. Tale normativa, entrata in vigore il 1° gennaio 2013, impone a coloro che intendono vendere sul mercato USA  di fornire evidenza circa l’origine  dei metalli utilizzati nei loro prodotti, non consentendo così alle società commerciali statunitensi di utilizzare e/o vendere prodotti che contengano oro privo di una documentazione comprovante l’origine. Questa disposizione potrebbe essere ripresa dalla legislazione comunitaria europea, creando non pochi problemi in termini di tracciabilità del prodotto.

Previsto per le prossime settimane un accelerato ritmo di lavoro, con un sempre più accentuato coinvolgimento di Federpreziosi-Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie anche alla riconferma del presidente Giuseppe Aquilino come membro del Board of Directors.

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