
La notizia diffusa nei giorni scorsi da GIA in merito alle indagini in corso per individuare un trattamento al momento non classificato, che sarebbe stato certificato dal laboratorio su 424 pietre, ci lascia sorpresi e perplessi. Innanzitutto ci stupisce che possa essere accaduto un fatto simile in un laboratorio gemmologico, quindi prendiamo semplicemente atto della comunicazione di GIA. Per il momento ci asteniamo da ogni giudizio nel merito e così faremo fino a quando non arriverà una risposta scientifica chiara al problema. In attesa di sviluppi, dunque, ci limitiamo ad esortare gli operatori italiani a verificare se nei loro stock siano presenti alcuni dei diamanti in questione, tutti elencati nel sito di GIA.