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ARTIGIANATO: IMPRENDITORIALITÀ E BENE CULTURALE

Nei giorni scorsi, in occasione di uno dei tanti incontri con gli operatori di Palermo abbiamo voluto sottolineare come l’artigianato di eccellenza quale è inconfutabilmente quello orafo nelle sue molteplici espressioni, se adeguatamente valorizzato può essere propulsore di rinnovate strategie competitive dei territori nei quali si sviluppa: a partire dal marketing territoriale e dalla rigenerazione urbana, all’enfatizzazione del patrimonio culturale, dei prodotti tipici e della specifica tradizione locale.
E quanto può esserlo soprattutto oggi, alla luce dei mutamenti economici e sociali in atto!
Molti sono gli esempi di territori dove ciò sta avvenendo o è avvenuto. La stessa presenza museale – vedi Arezzo o Vicenza o Taranto – o quella di Istituti di formazione fortemente radicati nella comunità nel quale svolgono la propria attività come il Francesco Degni di Torre del Greco, il Benvenuto Cellini di Valenza, la Bulla a Borgo orefici a Napoli, rappresentano l’apoteosi di un processo di integrazione all’interno di un territorio ben delineato. I poli museali, i centri di formazione e anche le associazioni di categoria – vedi Assocoral con il marchio collettivo e il QRcode che accompagna ogni oggetto ai fini della tracciabilità – sono forieri di iniziative tese a valorizzare le produzioni tipiche dei rispettivi territori. D’altronde, la presenza di botteghe orafe o di aziende di produzione in un determinato contesto spesso è sinonimo di tradizione storica locale e familiare, senso di appartenenza ai luoghi ed ineguagliabile fonte di espressione creativa e di originale sviluppo, in grado di unire tradizione e moderne tecniche di progettazione e lavorazione. Si tratta di un patrimonio immateriale custodito da imprese che sono riuscite nel tempo non solo a sopravvivere ma a vivere gli eventi come opportunità di sviluppo fondendo nei loro crogiuoli tradizione e innovazione, attraverso l’uso magistrale delle capacità manuali dando vita ad un artigianato che oggi definiremmo updated, ampiamente e formalmente riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Il mestiere di orafo-gioielliere, dunque, si estrinseca non solo negli oggetti che nascono da un sapiente connubio di creatività (che molti amano definire genius loci) e di manualità, ma anche nel valore che esso rappresenta per mantenere vivo e solido il rapporto con la comunità e con il territorio, sia dal punto di vista culturale che economico.
L’artigianato orafo, nell’accezione più autentica di “arte di saper fare” e di “saper fare con arte”, riafferma, dunque, la sua straordinaria attualità in termini culturali, antropologici, economici e sociali. Vanno in questa direzione i vari progetti sul territorio tesi a favorire il cambio generazionale e la formazione a 360° in collaborazione con gli enti di istruzione superiori quali Accademie e Università, da Trento, a Roma, a Palermo.

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