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AZIENDE PRODUTTRICI E RETAIL A CONFRONTO

I presidenti di Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia e Club degli Orafi Italia hanno affrontato a Vicenzaoro presente e futuro del mercato orafo nazionale tra analisi e strategie di sviluppo

Vicenza, 8 Settembre 2024 – Come promuovere la diffusione a livello nazionale di una cultura di acquisto dei gioielli? Quali sono le attuali carenze e quali strategie è necessario mettere subito in campo?

Per la prima volta in un confronto pubblico diretto, ne hanno parlato a Vicenzaoro, il salone internazionale della gioielleria organizzato da IEG – International Exhibition Group S.p.A., i rappresentanti dei due grandi protagonisti della filiera: mondo della produzione e retail. Sul palco, i presidenti del Club degli Orafi Italia, Maria Cristina Squarcialupi e di Federpreziosi Confcommercio – Imprese per l’Italia, Stefano Andreis in occasione dell’incontro organizzato dalla stessa Federpreziosi.

Il dettagliante è, di fatto, il punto di contatto con il cliente finale: se non è in grado di trasmettere emozioni e accurate informazioni sul prodotto mettendosi al passo grazie ad un’adeguata preparazione e continua formazione, significative criticità sono destinate ad emergere specie nei confronti di una clientela sempre più a conoscenza del prodotto, abituata a nuovi stili di consumo e in un contesto di mercato che ha visto negli ultimi anni una rapida evoluzione dettata dallo sviluppo tecnologico, ma non solo. Da qui la necessità di trovare un punto di incontro che consenta ai gioiellieri di raggiungere maggiori livelli professionalizzazione attraverso un costante dialogo con il mondo della produzione.

Nel corso dell’incontro, moderato da Federica Frosini direttore di VO+ Jewellery & Luxury Magazine, si è cercato di delineare possibili strade per superare il distacco tra chi produce e chi vende,  di esplorare soluzioni applicabili a livello nazionale e verificare per quali ragioni modelli di retail contemporaneo già affermatisi all’estero, come il multibrand di ricerca o boutique luxury cross non sono stati ancora introdotti in Italia.

“Le sinergie e il dialogo tra aziende produttrici e gioiellerie” ha detto Maria Cristina Squarcialupi “sono elementi essenziali che devono avere al centro una costante formazione dedicata ai gioiellieri  con l’obiettivo di raggiungere il cliente finale. Non dimentichiamo che le vetrine dei negozianti sono anche vetrina per le aziende produttrici.  L’acquisizione di soft skill che permettano di entrare in sintonia con il cliente è essenziale, oltre all’ingresso di giovani nel mondo del lavoro e di una maggior apertura delle aziende ai propri clienti, ovvero i gioiellieri, che devono poter conoscere e toccare con mano la genesi dei nostri prodotti e il loro valore per poter fare correttamente da tramite nei confronti della propria clientela. Il tanto auspicato passaggio generazionale nelle aziende non è più procrastinabile e andrebbe incentivato con politiche ad hoc.”

“Non posso che ribadire l’importanza di affrontare seriamente il passaggio generazionale. Altrettanto importante per noi, associazioni di categoria, è proseguire, sempre su questo palco, con le giovani leve, il dialogo in una maniera altrettanto aperta di come fatto oggi” prosegue Stefano Andreis “La collaborazione operativa tra associazioni, in ogni caso, è più che mai necessaria e può riguardare più ambiti: dal marketing alle competenze manageriali e di gestione. Non si può comunque più prescindere dal fatto che il gioielliere oggi deve avere competenze imprenditoriali a tutto tondo. Quella delle gioiellerie è una delle categorie professionali più resilienti e, anche in momenti difficili dal punto di vista socio-economico, ha dimostrato di saper affrontare il cambiamento. In Italia non si sono affermati modelli di vendita particolarmente innovativi come le luxury boutique multibrand già presenti all’estero e probabilmente non è questa la nostra strada per una serie di ragioni legate alla tradizione e all’unicità del nostro prodotto, ma ciò non significa rinunciare ad innovare. Politiche più efficaci sul fronte dell’interazione tra mondo della scuola e del lavoro e competenze più aggiornate sono sicuramente il punto di partenza. Senza dimenticare che gli appuntamenti fieristici come Vicenzaoro sono occasioni da non mancare, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche come imprescindibile momento di contatto con quanto di nuovo avviene nel mondo. Insomma, dobbiamo avere coraggio.”

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