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CLAUDIO FRANCHI: NELL’ANELLO DEL PESCATORE PREDOMINA IL VALORE DEI SIMBOLI

Fra i tanti segni simbolici esteriori di cambiamento – sicuramente ben più profondo – che già nelle prime ore del Suo cammino alla giuda della Chiesa papa Francesco ha dato, “….potrebbe anche esservi quello di scegliere che l’anello del pescatore non sia in oro. Potrebbe anche essere realizzato in bronzo o in leghe di rame, come gli anelli cardinalizi dell’epoca rinascimentale, o addirittura in ferro, come nell’epoca della Roma Repubblicana”. A parlare è Claudio Franchi, l’artigiano e storico dell’arte che insieme al fratello Roberto ha creato per Benedetto XVI l’anello del pescatore in oro:  ”La scelta del materiale è secondaria – ribadisce Franchi – rispetto a quella del contenuto simbolico, che e’ il vero valore immateriale. E potrebbe coniugare il messaggio di semplicità e di attenzione ai più poveri del nuovo Pontefice e, al tempo stesso, quanto detto da padre Lombardi nei giorni scorsi; e cioè che “l’anello piscatorio” sarebbe stato identico a quello di Benedetto XVI anche per il suo successore. Un anello, quello del Papa Emerito nella cui progettazione avevamo studiato  e inserito molti simboli: San Pietro, in rilievo, muove le mani verso la cornice dell’anello mentre questa, a sua volta, rinvia al colonnato di San Pietro, spazio simbolico nel quale il Papa incontra i fedeli. Il gambo dell’anello è completato da due pesci, a  rappresentare la cultura cristiana delle origini. Infine nella parte interna è raffigurato il sagrato di San Pietro. Si è trattato di una approfondita e laboriosa  ricerca che, su richiesta del pontefice, è diventata anche un saggio “.

L’Associazione Romana Orafi, di cui Claudio Franchi è vicepresidente, attende ora di sapere se avrà il grande privilegio di realizzare un  nuovo anello piscatorio.

14 Marzo 2013

 

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