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COMPRO ORO: TRE LE PROPOSTE ALL’ESAME DEL PARLAMENTO

8 novembre – Negli ultimi anni il fenomeno dei negozi “compro oro” ha assunto proporzioni enormi, consentendo a questa idea commerciale di raggiungere anche il più remoto dei centri abitati del nostro Paese. E’ sufficiente osservare i cartelloni pubblicitari  che, con un forte impatto comunicativo, sono presenti in ogni angolo delle nostre città per dare concretezza a qualcosa di più di una semplice sensazione.

“Ma le notizie riportate dalla stampa nelle ultime ore circa il coinvolgimento di queste attività commerciali in traffici illeciti”, afferma Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi, “creano tra gli addetti al settore orafo e tra i consumatori il convincimento che siano sempre più coloro che non hanno qualifiche professionali adeguate e che  aprono queste attività anche con fedine penali non proprio linde.”

Il Parlamento, tuttavia, vuole nuove regole per tutelare chi vende e per non abbassare la guardia sul fronte del riciclaggio. Un registro delle attività e la tracciabilità dei preziosi sono i punti salienti dei disegni di legge. Tre le proposte in Parlamento: due del Pd (una, in attesa di assegnazione, con il vice presidente dei senatori Nicola La Torre e una con la deputata Donella Mattesini) e una terza  del Pdl, con il leader dei Cristiano Popolari Mario Baccini.

In Italia sono 10/12mila, per un giro d’affari annuo di circa 7/10 miliardi  le attività nel settore “compro oro”, come dichiarato dallo stesso presidente Aquilino in occasione dell’intervento di Rete Imprese Italia nel corso dell’audizione alla Camera il 16 Ottobre scorso, incontro cui ha partecipato in rappresentanza degli operatori di Confcommercio.

E sarebbero circa 300 le tonnellate di oro e metalli preziosi scambiate. “La stessa scarsa precisione dei dati disponibili”, secondo l’onorevole Mattesini, “conferma quanto il settore abbia bisogno di una regolamentazione“.

Chiarezza e trasparenza dei rapporti tra queste attività e il cittadino”,sottolinea a sua volta l’onorevole Baccini che ha presentato la proposta di legge assegnata lo scorso 31 ottobre alla Xa Commissione attività produttive della Camera, “sono di fondamentale importanza anche per favorire tutte le attività di controllo anti-riciclaggio.”

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