Dal 1° luglio 2020 scatta a favore degli esercenti attività d’impresa, arte e professioni con ricavi/compensi non superiori a 400mila euro, un credito d’imposta sulle commissioni per le transazioni elettroniche effettuate dai clienti nonchè il divieto al trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a 2mila euro, contro gli attuali 3mila. Limite, questo, che verrà ridotto a mille euro, a partire dal 1° gennaio 2022.
Il credito d’imposta sarà nella misura del 30% delle commissioni applicate dai prestatori di servizi di pagamento per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali a mezzo carte di credito, debito o prepagate, ovvero mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. L’accesso all’incentivo fiscale è riservato ai soli operatori che nell’anno d’imposta precedente abbiano registrato ricavi/compensi di ammontare non superiore a 400mila euro. Tale credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, dal mese successivo all’effettuazione dell’operazione.