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I DIAMANTI DIVENTANO SEMPRE PIU’ TRASPARENTI – REPORT RAI 3 HA RACCONTATO GLI SVILUPPI DELL’INCHIESTA

Milena Gabanelli29 Novembre 2016 – Con la tavola rotonda “Trasparente come un diamante – Fascino e Business”, organizzata a VicenzaOro September 2016, Federpreziosi Confcommercio aveva voluto richiamare l’attenzione di operatori, consumatori e stampa su un tema ricco di sfaccettature e denso di problematiche da anni sotto osservazione da parte dei gioiellieri italiani: quello dei diamanti cosiddetti da investimento venduti dagli Istituti bancari.
Nel mese di ottobre la trasmissione REPORT condotta da Milena Gabbanelli su RAI 3 ha affrontato – con il suo piglio privo di condizionamenti – quelli che si possono definire “punti deboli” legati a varie forme proposte a quei risparmiatori che desiderano investire e far fruttare (o almeno conservare) il proprio patrimonio. Con tutta evidenza il servizio di Emanuele Bellano ha colpito nel segno e sollevato generali reazioni coinvolgendo banche, Consob, diamond companies e nella trasmissione andata in onda il 28 Novembre REPORT ha raccontato “come è andata a finire”. Qualcosa è cambiato e si spera continui a cambiare in tempi rapidi: più attenzione e più informazione. La Consob sta vigilando sull’operato delle diamond companies e delle banche. Queste ultime, a loro volta, hanno manifestato una maggiore cautela nel proporre l’investimento in diamanti, mentre, nel frattempo, molte sono state le richieste ai gioiellieri di più approfondite informazioni da parte di quanti hanno acquistato in banca. Auspicabile ora che l’intervento di verifica e il responso da parte della Commissione per le Società e la Borsa abbia tempi brevi, considerando che già dal 2013 Federpreziosi Confcommercio, assieme a Federpietre e alla Borsa Italiana Diamanti avevano richiesto un intervento per indagare sulle dinamiche del mercato.
Steven Tranquilli“Nel momento stesso in cui è emerso il caso” ha dichiarato nell’intervista il direttore di Federpreziosi Confcommercio Steven Tranquilli “sono stati veramente tanti i consumatori che si sono rivolti alle gioiellerie tradizionali. Hanno voluto capire quale realmente fosse la quotazione delle pietre che avevano acquistato per investimento….. abbiamo notato il grande sgomento…. abbiamo cercato di rassicurarli, ma di fronte a quotazioni veramente alte, inevitabilmente la quotazione di mercato era notevolmente più bassa.”
Le segnalazioni di cui ha riferito Alessandro Pedone dell’Associazione per i Diritti degli Utenti hanno ribadito un altro importante aspetto relativo alla ricollocazione della pietra quando si desidera rivendere: e cioè che in effetti il contratto non prevede l’impegno al riacquisto da parte delle diamond companies, le quali semplicemente assumono un mandato alla vendita senza garanzia di riuscire a farlo.

Puntuali e chiarificatori delle connotazioni dell’investimento finanziario gli interventi del professore di diritto bancario Filippo Sartori dell’Università di Trento e dell’avvocato Massimo Cerniglia, coordinatore dell’Area Legale Nazionale di Federconsumatori.

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