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IL PREMIER RENZI DICHIARA “NOI ANDIAMO AVANTI!” – I PROSSIMI SEI MESI DEDICATI ALLA RIFORMA FISCALE. PER LIMITE CONTANTI E TRACCIABILITÀ DOBBIAMO EVITARE DI ILLUDERCI?

Roma, 10 Ottobre 2014 – Incassata con soddisfazione la fiducia al Senato sul Jobs Act, il presidente del Consiglio Matteo Renzi dichiara “Noi andiamo avanti!” e mostra altrettanta determinazione – riaffermata con forza nel corso della trasmissione “Virus” andata in onda su Rai 2 giovedì 9 Ottobre – nell’annuncio che i prossimi sei mesi saranno dedicati alla riforma fiscale.

Ci auguriamo che in questo contesto siano messe sul tavolo anche le problematiche legate alle incontestabili conseguenze – per essere molto chiari la riduzione degli introiti dovuta ai crolli delle vendite registrati dal comparto del commercio tra cui il settore orafo orologiero – legate ai lacci e lacciuoli creati dall’introduzione del limite all’uso dei contanti e dalle procedure di tracciabilità dei pagamenti. Il tema è stato ribadito e le criticità sono state ampiamente illustrate da Federpreziosi Confcommercio e dalle Associazioni di categoria più direttamente interessate, sia nello specifico contesto nazionale sia in raffronto con quanto di quanto avviene in altri Paesi dell’UE.

“Il Governo dunque sa e confidiamo che le istanze dell’intero comparto commerciale di cui gli associati di Federpreziosi Confcommercio fanno parte non vengano ignorate e la fiducia non sia ancora una volta disattesa come già avvenuto in sede di approvazione del decreto Competitività” è il commento del presidente di Federpreziosi, Giuseppe Aquilino.

Già lo scorso Aprile un primo spiraglio pareva essere stato aperto dal premier Renzi con una dichiarazione – purtroppo poi smentita – di apertura in tema di limitazione e di propensione per un fisco “meno oppressivo e più operativo”, definendo la stretta all’uso del contante “macchinoso e poco utile”.

“Ribadisco quanto già ho avuto occasione di evidenziare allora” ricorda il presidente Aquilino. “Positivo questo premere sull’acceleratore in campo di regolamentazione fiscale: si è atteso troppo a lungo. Noi abbiamo fatto sentire la nostra voce, intendiamo farla nuovamente sentire e fare in modo che venga ascoltata.”

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