Il 28 novembre appuntamento a Lamezia Terme presso l’Unioncamere Calabria per partecipare all’assemblea straordinaria dell’Associazione Regionale Calabrese Orafi.
Un momento di confronto, tra gli associati provenienti dalla cinque provincie calabresi, teso a confermare il nuovo testo statutario che vuol dare nuova linfa ad una associazione che sempre più diventa punto di riferimento per gli operatori.
L’atto di nascita dell’associazione calabrese risale infatti al 1996, una data molto lontana, dove lo scenario, sotto molti aspetti, era alquanto diverso da quello attuale.
Da qui, perciò, la necessità di aggiornare lo Statuto del sodalizio che negli anni non ha subito modifiche.
“Si è trattato di un lavoro complesso e molto lungo, frutto di un confronto serrato tra gli associati, afferma Mario Bartucca, Presidente dell’Associazione, “nel corso degli ultimi anni, la necessità di un cambiamento, di una svolta, era diventata un’esigenza sempre più sentita, con molti soci che, sempre con maggiore frequenza, lamentavano che l’associazione non risultasse all’altezza delle esigenze del mercato, non fosse più uno strumento rappresentativo di professionisti del settore. Così, lo scorso anno prese avvio un dibattito interno in cui i soci hanno voluto esprimere le proprie opinioni su quale avrebbe dovuto essere il percorso da intraprendere.
Alla luce di quanto emerso, con i componenti la Giunta e il direttivo ci siamo messi al lavoro presentando lo scorso 15 luglio, nel corso dell’assemblea annuale il nuovo testo, peraltro accettato già all’unaimità. “Certamente, conclude Bartucca, “anche il quadro normativo nazionale, a seguito del nuovo corso di Federpreziosi, ha contribuito ad accelerare tale processo di modernizzazione. Noi ce la stiamo mettendo tutta e come si sul dire se son rose fioriranno”
Nello Statuto di un’associazione di rappresentanza – com’è l’Arco – sottolinea Francesco Romeo, storico segretario dell’ARCO – si riflette la “mission” e la vocazione di fondo di un’organizzazione, il senso stesso di un ruolo che è e deve essere nel contempo al servizio degli associati e di significativo riferimento per il più ampio contesto economico locale. Il 28 novembre daremo un segnale forte che ci servirà per affrontare con maggior vigore le sfide del mercato.
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