09 Settembre 2024
Guido Di Fraia, Prorettore all’Innovazione e Intelligenza Artificiale della I.U.L.M. ne ha parlato a Vicenzoro in occasione del Retail Talk organizzato da Federpreziosi Confcommercio. A disposizione delle aziende il bando AI Magister con finanziamenti al 100%.
Tra le ultime rivoluzioni tecnologiche, quella dell’Intelligenza Artificiale è senza dubbio la più attuale a livello mediatico. Ma quali sono le ragioni di questa nuova attenzione nei confronti di una tecnologia su cui l’attività di ricerca e sviluppo si è focalizzata a partire dagli Anni ’50 del secolo scorso e quali sono, soprattutto le ricadute per le aziende di ogni dimensione, a partire dalle micro-imprese anche artigianali?
È questo il tema dell’incontro organizzato da Federpreziosi Confcommercio – Imprese per l’Italia a Vicenzaoro, il salone internazionale della gioielleria organizzato da IEG – International Exhibition Group S.p.A., nell’ambito dei Retail Talk dedicati al dettaglio orafo che ha visto sul palco dell’Educational Lab il Professor Guido Di Fraia, Prorettore all’Innovazione e Intelligenza Artificiale della I.U.L.M.
“L’Intelligenza Artificiale, o meglio e più correttamente, l’Intelligenza Aumentata intesa come modello di progettazione in grado di favorire la collaborazione tra esseri umani e macchine” spiega il Professor Di Fraia “non è parte del futuro, ma del nostro presente. Si tratta di un’evoluzione adottata, per la prima volta nella storia, con una velocità impensabile prima di questi ultimi anni. I motivi sono molteplici e per comprenderli occorre conoscere la storia di questa tecnologia. Il machine learning, ovvero la capacità che hanno i sistemi informatici di apprendere da se stessi; la capacità di calcolo aumentata in maniera esponenziale; la possibilità di recepire comandi impartiti attraverso immagini o linguaggio naturale sono gli elementi essenziali che hanno reso questo cambiamento così dirompente, un cambiamento che anche dal punto di vista terminologico fatichiamo spiegare: occorrerebbero parole nuove ed è così che, non possedendole, spesso per spiegarla usiamo erroneamente concetti a noi familiari.”
Padroneggiare le soluzioni basate sull’Intelligenza Aumentata significa, prima di tutto, agire sulla cultura aziendale data la portata di tale innovazione. Si tratta senza dubbio di un’opportunità che può e deve essere velocemente colta dalle imprese di ogni settore, compreso quello orafo, di ogni dimensione e tipologia puntando a introdurre soluzioni ad hoc tagliate su misura e progettate per esaltarne valori, unicità e DNA anche grazie all’aiuto di esperti.
Una strada agevole per averne consapevolezza, ha sottolineato Alessandra Massarelli, responsabile relazioni esterne dello IULM AI Lab, è quella di accedere al bando AI Magister MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), già aperto a micro imprese, PMI e grandi aziende italiane e attivo fino ad Aprile 2026. Grazie a questa opportunità è possibile realizzare progetti di adozione dell’Intelligenza Artificiale usufruendo delle competenze di AI Lab senza alcun costo per micro e piccole aziende, con il meccanismo dello sconto in fattura e con finanziamento al 50% per le grandi aziende.
Al talk, introdotto e moderato dal direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli, hanno dato il loro contributo operatori che si stanno già confrontando con la possibilità di introdurre l’IA in azienda e che hanno avuto modo di portare il proprio pensiero e la propria esperienza pratica: il presidente di Fedrpreziosi Stefano Andreis, gioielliere a Rovereto; Tony Dascoli, gioielliere in Torino; Francesco Ponzi, coordinatore Giovani Federpreziosi e gioielliere in Ravenna; Simone Haddad, gioielliere in Ostia (RM).