LA CRISI NON DEVE SPINGERCI ESCLUSIVAMENTE VERSO IL BIJOUX

Non tutto ciò che è definito gioiello è prezioso e non tutto ciò che è prezioso è un gioiello. Un aspetto che nel comparto è conosciuto da molti ma compreso da pochi. Quando si tratta di business i produttori e i commercianti non possono dimenticarsi della rotazione del magazzino, quindi il prodotto deve inevitabilmente rispecchiare i requisiti della domanda di mercato, domanda, che secondo le ultime indagini condotte da Federpreziosi sembra essere scesa, sia come valore sia come fascia di prezzo del prodotto. Ma a cosa porterà questa strategia di posizionamento nel lungo periodo?
Poche imprese possono soffermarsi a fare filosofia quando in gioco c’è la sopravvivenza della propria azienda, infatti, non si può biasimare chi ha adeguato il proprio magazzino alle richieste dei clienti, anche se, pian piano si è eroso il concetto di “prezioso” per omologarsi al concetto di ornamento o se vogliamo di monile.
E’ importante che i gioiellieri promuovano il gioiello, ma quello vero però, quello che rispecchia quei criteri che affondano le radici nella storia, per arrivare sin ai giorni nostri con gli stessi canoni di sempre. Ricordando le principali caratteristiche del gioiello possiamo includere in primis i materiali impiegati, inevitabilmente unici e rari e in secundis la tecnica con cui essi sono realizzati.
Riappropriarsi di questi concetti è un compito importante delle imprese che vogliono operare nel panorama dei preziosi e del mondo del gioiello, affinché non si disperdano quei valori che connotano quel monile prezioso annoverabile tra la categoria dei gioielli, da non confondere con gli altri prodotti che di prezioso hanno ben poco, sia in relazione ai materiali scelti sia nella tecnica utilizzata per realizzarli.
Se non vi sarà una presa di coscienza il rischio sarà quello di perdere l’identità storica e intrinseca del gioiello per lasciarla a chi saprà raccontare e promuovere oggetti che solo per alcuni aspetti ricordano le caratteristiche dei gioielli ma che non possono confondersi con esso.

Rodolfo Bartucca