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n. 127/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Stamane, nelle borse europee, il metallo giallo con consegna immediata è quotato in ribasso a 1735,095 rispetto alla chiusura di ieri (1742,23), pari a 55,22 euro al g. Variazione da inizio anno -0,29%.

Disagio sociale fenomeno in crescita – La valutazione macroeconomica del disagio sociale da parte dell’Ufficio Studi di Confcommercio pone in evidenza come i primi dati di giugno mostrino un’ulteriore tendenza all’incremento dei prezzi, coinvolgendo in misura sensibile proprio i beni ed i servizi acquistati con maggior frequenza dalle famiglie, paniere che, peraltro, risulta difficilmente comprimibile. Si consolidano, pertanto, i timori di un ampliamento nei prossimi mesi dell’area del disagio sociale, anche alla luce di un possibile rallentamento della domanda di lavoro e di un ridimensionamento della domanda per consumi da parte delle famiglie.

Le incertezze europee della crescita – Per effetto dell’eredità statistica del 2021 quest’anno la crescita del Pil dovrebbe assestarsi al 3% per rallentare all’1,6% nel 2023. L’impatto del conflitto in Ucraina si è sinora dispiegato principalmente attraverso il canale dei rincari delle materie prime. La guerra ha avuto un impatto negativo sugli indici di fiducia, che però è risultato di entità significativa quasi esclusivamente per i consumatori. Dal lato delle imprese la fiducia è in rallentamento ma resta in territorio espansivo e superiore alla media storica; l’industria è entrata nel nuovo scenario “bellico” partendo da livelli di attività ampiamente espansivi con il fatturato che in marzo ha toccato un massimo dal 2000. Nei servizi è in atto un trend di graduale ripresa grazie al recupero della mobilità personale; le costruzioni rimangono in una fase di ampia crescita. Per il turismo ci si attende un anno record con prezzi in rialzo. L’Europa – e l’Italia in particolare – ha la possibilità di contrastare le tendenze al rallentamento della crescita investendo sulla transizione ecologica, sulla necessaria indipendenza energetica dalla Russia, sulla digitalizzazione e sull’innovazione. Inoltre, si modificheranno le catene del valore e la globalizzazione prenderà nuove forme legate ai rischi geo-politici. Tutto ciò implicherà maggiori investimenti per il sistema privato, auspicabilmente in sintonia con il progressivo chiarimento degli orientamenti europei e dei Governi nazionali. (Fonte Sole 24 Ore – Incertezze sull’inflazione e misure per crescere di Gregorio De Felice)

Alla scoperta dell’orafo – Un tempo chiunque lavorasse i metalli preziosi era identificato con il nome di orefice (dal latino aurifex- artigiano dell’oro), cioè colui che nella “bottega” eseguiva lavori destinati all’arredo liturgico o quale ornamento personale, a seconda delle dimensioni. Nel Rinascimento, il periodo più fiorente che la storia ricordi, le botteghe dei “mastri orafi” divennero autentiche scuole d’arte: tra quelle mura ricche di creatività ed ingegno pittori e scultori fecero il loro apprendistato in modo da acquisire abilità tecnica, senso estetico e raffinatezza nell’esecuzione delle loro opere. Non a caso alcuni “grandi” artisti del periodo – tra cui Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Donatello e quel Sandro Botticelli che adornò sempre i personaggi dei suoi dipinti con preziosi gioielli – provenivano da esperienze di oreficeria. Delle gloriose botteghe, però, si hanno notizie frammentarie perché solo le più note rivivono nei testi letterari. In ogni caso, per il carattere simbolico della materia prima, l’oro, l’orafo aveva nella società del tempo una posizione elitaria rispetto ad altri mestieri poiché garantiva la protezione nonché il patrocinio del clero, dei sovrani e dei mecenati. Possedere quindi una bottega orafa costituiva per l’orafo la massima aspirazione. L’amore per quest’arte da parte dei nostri valenti artigiani, però, ha fatto sì che non si creasse mai un vuoto: a colmarlo ha provveduto l’estro creativo di chi, attraverso i secoli, ne ha tramandato la tradizione. Del resto, le botteghe non sono scomparse: al contrario, si sono evolute e trasformate oggi nei tanti laboratori che lavorano per dare emozioni a chi, attratto dalla magia dell’atmosfera che vi si respira e dalla passione di chi, seduto al proprio banchetto utilizzando i propri strumenti realizza superbe creazioni. W il gioiello W l’artigianato orafo!

Così parla la moda – Visioni estetiche differenti per interpretare il lusso contemporaneo con lo sguardo dei talenti emergenti. Regole da scardinare per abbigliamento, gioielli e accessori, che non sono solo da indossare, ma racchiudono messaggi e impegno sociale. La moda etica e green di Altaroma punta sulla sostenibilità ambientale, come testimoniano le proposte delle giovani promesse che parteciperanno alla prossima kermesse in programma a Roma dall’Il al 15 luglio.

Gioielli green raccontati in passerella – Per raccontare A riunire sotto il cielo di una Roma sempre più effervescente, brand e aziende di moda – tra cui molte di gioielleria che pongono attenzione alla sostenibilità – lunedì 11 e martedì 12 luglio, Phygital Sustainability Expo, la maratona green ideata e realizzata dalla Sustainable Fashion Innovation Society. Con il sostegno del Comune di Roma Capitale e con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, la terza edizione andrà in scena ai Mercati di Traiano. Settanta brand e più di cinquanta espositori mostreranno l’impegno e i valori di sostenibilità attraverso un’esposizione e una speciale sfilata che, nel corso della serata di lunedì, in una vera e propria particolare “narrazione” racconterà i dettagli green di ciascun capo sulla passerella dei Fori. La mostra raggrupperà invece i brand a seconda del proprio obiettivo di sviluppo sostenibile tra quelli indicati dall’Agenda Onu 2030: dalla moda eco – etica e circolare all’upcycle.

n. 127/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 8 Luglio 2022 — S. Priscilla

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