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n. 131/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Avvio di giornata in calo per l’oro. Attualmente è quotato a 1.734,73 dollari l’oncia, pari a 55,11 euro al g.

Oro e gas russi nel mirino dell’Europa – L’Unione europea accelera sulla messa a punto di un settimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mettendo nel mirino l’oro di Mosca. A quanto si apprende da fonti europee, entro la prossima settimana la Commissione potrebbe delineare le nuove misure restrittive che avranno al centro la messa al bando dell’oro russo e, parallelamente, l’obiettivo di arginare ulteriormente le possibilità di aggiramento delle sanzioni già applicate da Bruxelles. Nel frattempo, la Commissione terrà incontri sul “pacchetto” con i rappresentanti diplomatici dei 27. Una ulteriore stretta da 20 miliardi di dollari. Secondo le stesse fonti l’esecutivo UE ha anche l’obiettivo di annunciare parallelamente anche il piano di emergenza sul gas.

Nuova vita per la formazione tecnica superiore – Il via libera della Camera alla riforma degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) su cui il PNRR ha investito 1,5 miliardi di euro in 5 anni apre nuovi scenari in ambito formativo anche nel nostro comparto. Gli ITS – da non confondere con gli ITIS, cioè con i normali istituti tecnici – sono percorsi di formazione professionale post-diploma di maturità alternativi alla laurea vera e propria, incentrati su un sistema misto di lezioni in aula ma soprattutto stage in azienda. Si tratta di un sistema istituito nel rispetto delle competenze regionali e degli enti locali con il fine di promuovere l’occupazione, in particolare giovanile, e di rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza, per la competitività e la resilienza, a partire dal riconoscimento delle esigenze di innovazione e sviluppo del sistema di istruzione e ricerca, in coerenza con i parametri europei. Detto ciò, e per comprendere questo importante passaggio, cosa accadeva nel nostro settore andando indietro nel secondo dopoguerra? Il lavoro di artigiano si apprendeva nelle botteghe, che si diversificavano in una miriade di specializzazioni. La nostra era un’economia povera che praticava la cultura della conservazione e della trasformazione. Per questo non mancavano gli artigiani, esperti nel produrre oggetti nuovi, ma anche nell’accomodare quelli rotti o ormai fuori moda. La formazione delle nuove leve era affidata a loro, che si occupavano di insegnare la manualità e la passione per il banchetto. La maggior parte degli aspiranti artigiani, comunque, non aveva dinanzi a sé altra strada che entrare in un laboratorio come apprendista, accettando per anni di essere tenuto in scarsa considerazione, senza ricevere alcun compenso. Era già una fortuna se, come a volte accadeva, non veniva addirittura richiesto un pagamento per gli insegnamenti impartiti. All’inizio il lavoro si limitava ai servizi più umili, come sbrigare commissioni o effettuare la pulizia del laboratorio. Se il giovane era intelligente e motivato, gradualmente imparava osservando ciò che facevano gli altri, quando gli era permesso, perché poteva accadere che per gelosia i segreti del mestiere venissero svelati col contagocce. Negli ultimi decenni, tuttavia, la situazione è mutata. Innanzitutto, è diminuito il numero degli artigiani e quelli rimasti non sono più disposti ad assumere ragazzi inesperti, giacché le leggi sull’apprendistato che tutelano chi entra nel mondo del lavoro costituiscono per l’imprenditore un pesante onere. D’altro canto, si è compresa l’importanza della professionalità, cioè di quella preparazione approfondita che deve sempre stare alla base della manualità. Non ci può infatti essere opera che non sia guidata dalla conoscenza delle tecniche che la governano, dei materiali d’uso, degli strumenti, dell’evoluzione avvenuta nel tempo sui procedimenti di lavorazione. Tutto questo è cultura e della cultura, almeno di quella inerente alla propria attività specifica, oggi non si può più fare a meno. L’approvazione, della riforma legislativa organica degli ITS, che assumono la denominazione di Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) va in questa direzione. Nati una decina di anni fa, formano dei super tecnici richiestissimi dal mercato (il tasso di occupazione dei diplomati a un anno è dell’80 per cento), ma finora hanno avuto un impatto molto limitato (meno di 20 mila iscritti all’anno). Scopo dichiarato del provvedimento è di raddoppiare il numero di iscrizioni in 5 anni in modo da rimediare, almeno in parte, al disallineamento cronico fra domanda e offerta di lavoro, con un occhio di riguardo al sistema delle piccole e medie imprese.

Recentissimi chiarimenti sull’ “esterometro” – Con la circolare n. 26 di ieri 13 luglio l’Agenzia delle entrate fa il punto sulle molte modifiche normative che hanno interessato l'”esterometro”, vale a dire la trasmissione telematica dei dati delle operazioni transfrontaliere, cioè fatture attive e passive verso o dall’estero, dall’ambito oggettivo e soggettivo di applicazione dell’adempimento, alle regole di compilazione dei file da trasmettere, alla conservazione dei documenti. La trasmissione dei dati delle operazioni transfrontaliere introdotta dalla legge di bilancio 2021 a decorrere dal 1° luglio 2022 riguarda i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per cui è stata emessa una bolletta doganale. Sono, Inoltre, esentate dall’obbligo le operazioni per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche, nonché quelle non superiori a 5mila euro per ogni singola operazione relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia.

n. 131/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 14 Luglio 2022 — S. Camillo de Lellis

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