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n. 141/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro in lieve aumento in avvio di giornata: il lingotto con consegna immediata passa a 1.741 dollari l’oncia pari a 54,82 euro al g.

Dobbiamo recuperare fiducia – La fiducia dei consumatori italiani crolla al livello minimo da maggio 2020, quando il lockdown aveva paralizzato il Paese, mentre il commercio al dettaglio fa meglio dei servizi di mercato. Questi, in estrema sintesi, i risultati delle rilevazioni (stat di luglio 2022 che indicano una diminuzione sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,3 a 94,8, ai minimi da maggio 2020), sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 113,4 a 110,8). Quanto alle imprese, la fiducia è in peggioramento nella manifattura (l’indice scende da 109,5 a 106,7) e nei servizi di mercato (da 109,0 a 104,1) mentre migliora nelle costruzioni (l’indice sale da 159,7 a 164,4) e nel commercio al dettaglio (da 107,2 a 108,1). In quest’ultimo settore, peggiorano i giudizi sulle vendite ma c’è netto aumento delle aspettative sulle vendite future e sulle scorte di magazzino. Nei servizi di mercato tutte le variabili che compongono l’indicatore sono invece in peggioramento rispetto a giugno. I dati forniti oggi dall’Istat segnalano un fattore che la campagna elettorale appena iniziata non può trascurare. Riguarda anche le imprese, ma è significativo che il peggioramento più consistente sia legato alla riduzione del potere d’acquisto e alle conseguenze dirette dell’aumento dell’inflazione sulla vita quotidiana.

Fisco in vacanza – Con l’arrivo del mese di agosto, anche il Fisco va in ferie. Infatti, dal 1° agosto al 4 settembre vige la sospensione di molti adempimenti fiscali (oltre che dei termini processuali). La cosiddetta “sospensione estiva” non va confusa con quella dei versamenti di imposte e contributi, che, per quanto riguarda le scadenze che cadono nel periodo dal 1° al 20 agosto slittano in blocco al 20 agosto (quest’anno 22 agosto in quanto il 20 cade di sabato).

Un diamante rosa come non si vedeva da 300 anni – Estratto un raro diamante rosa nel nord-est dell’Angola dalla miniera alluvionale di Lulo, nella provincia di Lunda. Da qui il suo nome: “Lulo Rose”. La preziosa pietra è di tipo IIA e pesa ben 170 carati. Il più grande diamante rosa conosciuto è il Daria-i-Noor, di 182 carati, scoperto in India e che gli esperti ritengono sia stato tagliato da una pietra ancora più grande.
Dove sono finiti i lavoratori specializzati? – Nel pieno della trasformazione digitale si sta assistendo ad un ritorno ai vecchi mestieri da parte delle nuove generazioni, ma le imprese specializzate – tra cui quelle artigiane che continuano a sfidare i presagi che le avrebbero volute stritolate dalla grande distribuzione e dall’e-commerce – lamentano la carenza di personale adeguatamente formato. Secondo i bollettini mensili del Sistema informativo Excelsior, realizzati da Unioncamere e ANPAL-Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, circa quattro aziende su dieci hanno avuto difficoltà a trovare i candidati per ricoprire i ruoli vacanti. Complessivamente, nel primo semestre 2022 si parla di quasi un milione di posti di lavoro di difficile reperimento. Questa percentuale si alza se si va ad analizzare la categoria degli operai e degli artigiani specializzati: più del 50% delle aziende ha avuto difficoltà a trovare professionisti (oltre 200 mila figure qualificate nel solo primo semestre) sia per mancanza di professionisti sia per preparazione inadeguata. Tra i dieci più ricercati mestieri artigiani di lunga tradizione, secondo un’indagine effettuata da Espresso Communication per Cameo Italiano – azienda di Torre del Greco specializzata nella lavorazione del corallo e nell’incisione del cammeo – troviamo gli incisori su conchiglia e corallo, oggi particolarmente richiesti dal distretto produttivo campano, forte di una tradizione secolare e di un collegamento scuola imprese a dir poco efficace. A loro fanno buona compagnia i conciatori di pelli, i liutai, le ricamatrici a mano, gli impagliatori, tessitori, i bombonieristi, gli ornatisti, i lattonieri ed i ramai. Non ci rimane che raccogliere questo appello ed esclamare: “Viva la maestria degli artigiani italiani, fiore all’occhiello del nostro Paese!”.

Bentornato “Orodautore” – Riaperto ad Arezzo tra le mura del Palazzo di Fraternita in piazza Grande, il Museo Orodautore. In esposizione, con un nuovo allestimento, più di trecento gioielli databili dagli anni ’70 ai primi due decenni del Terzo Millennio. È il risultato di un lavoro di ricognizione artistica partita negli anni ’80, è ordinato su progetto museografico frutto del lavoro dell’architetto Andrea Mariottini secondo un percorso cronologico che rispecchia anche la storia del comparto orafo aretino, di cui l’azienda più nota e prestigiosa fra le milleduecento attive sul territorio è la Uno A Erre del gruppo Gori & Zucchi. Frutto della sinergia tra Regione Toscana, proprietaria delle Collezioni, Comune di Arezzo, Camera di Commercio Arezzo-Siena, Fondazione Guido d’Arezzo e Arezzo Fiere e Congressi, l’iniziativa si pone come contributo alla valorizzazione del patrimonio culturale locale e anche come punto di riferimento internazionale per chi è coinvolto nel settore del gioiello d’arte o, semplicemente, per chi ne è appassionato.

n. 141/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 28 Luglio 2022 — S. Nazario e Celso

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