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n. 155/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Prezzo dell’oro in rialzo sui mercati. Il metallo con consegna immediata sale a 1637,09 dollari l’oncia pari a 54,56 euro al g.

Cosa ci aspetta in Europa – Uno dei primi appuntamenti del nuovo Governo, i cui tempi saranno scanditi da un nuovo decreto energia e dalla prima manovra della legislatura, sarà la presentazione a Bruxelles della Finanziaria per l’anno prossimo, così come richiesto dalle norme comunitarie. Nel frattempo, filtra la disponibilità ad attendere il programma economico del nuovo Governo anche fino a fine novembre, con un mese e mezzo di tempi supplementari rispetto alla consegna della fotografia statica che il governo Draghi potrà inviare entro il 15 ottobre. Intanto i mercati rinviano il giudizio dopo la vittoria del centrodestra. Il primo banco di prova sarà la formazione del nuovo Governo e poi la manovra di Bilancio. Al momento, però, non c’è un “caso Italia”. Semmai, a destabilizzare i mercati è la crisi valutaria nel Regno Unito, che ha fatto crollare la sterlina ai valori più bassi di sempre (fino a 1,03 sul dollaro).

Recessione ma non per tutti – Dagli analisti internazionali continuano a piovere sull’Italia annunci di recessione. L’OCSE ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’Italia per quest’anno, ma ridotto di portata quasi analoga quelle sul 2023, per cui ora stima un’espansione molto contenuta. In un aggiornamento di interim del suo Economic Outlook, ora l’organizzazione parigina indica un più 3,4% del Pil sul 2022 e un più 0,4% sul 2023. Nel frattempo ci colpisce la notizia che in questo scenario d’incertezza un settore del nostro Made in Italy come la nautica da diporto registra percentuali di crescita a due cifre, incrementando produzione, vendite, export, fatturati e persino ordini proiettati fin oltre il 2024. C’è dunque spazio per una crescita organica per molti settori, tra cui anche il nostro, visti i numeri registrati a VicenzaOro.

Rincari e consumi – L’aumento dei prezzi sta costringendo più di 6 italiani su 10 a ridurre i consumi di energia elettrica: 57% quelli relativi allo shopping, 56% per il gas e 54% le spese per attività culturali e di svago. Una tendenza destinata a proseguire e in alcuni casi ad accentuarsi nell’immediato futuro, con 1’87% degli italiani costretti a ridurre o ad evitare i consumi di energia elettrica e di gas, 1’84% le cene fuori, 1’83% i viaggi, 1’82% lo shopping e i divertimenti. Sono queste, in sintesi, le principali evidenze che emergono dal Report “Fragilltalia”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione per testarne le opinioni relative al tema “Rincari e consumi”.

Il presidente Sangalli sul “Corriere della Sera – Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, domenica scorsa dalle pagine del corriere della Sera intervistato da Antonella Baccaro: “I costi? Il triplo della Francia. Prevediamo che il Pil nel terzo trimestre segni un -0,8%, seguito da un’ulteriore moderata caduta nel quarto trimestre. Senza dimenticare gli effetti di un’inflazione galoppante”. E in merito all’utilità del decreto Aiuti ter: “Contiene misure utili a mitigare l’impatto dell’emergenza energetica sulle imprese, che vanno rafforzate tenendo conto del fatto che i crediti d’imposta potenziati, mi riferisco a quello per i “non energivori”, riguardano il prossimo bimestre ottobre-novembre. Occorre consentire che coprano anche il trimestre luglio-settembre, oltre che il prossimo mese di dicembre”. E sulle bollette? “Andrebbe previsto un maggior ristoro per quelle con incrementi dei costi dei consumi elettrici per KWh superiori al 100%. E andrebbe rafforzata anche la portata degli interventi messi in campo per fronteggiare gli effetti del caro-carburanti nel settore dei trasporti”. C’è un pacchetto relativo ai crediti? “Servirebbe il potenziamento degli interventi degli strumenti di garanzia, l’allungamento della durata dei prestiti garantiti e il rinnovo delle moratorie. E andrebbero riproposte le misure emergenziali della fase pandemica in materia di riduzione del capitale sociale e di sospensione temporanea degli ammortamenti. Così come servirebbero soluzioni che consentano, in deroga temporanea ai principi contabili, un ammortamento pluriennale dei costi energetici”. Inizia una nuova legislatura, cosa si aspetta? “A tutte le forze politiche abbiamo chiesto responsabilità repubblicana: consapevolezza, cioè, delle sfide che il nostro Paese deve affrontare e della necessità di scelte conseguenti. A partire, ovviamente, da quanto occorre fare, anche a livello europeo”.

n. 155/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 27 Settembre 2022 — S. Vincenzo de’Paoli

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