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n. 172/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Così in Europa – Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, registra un nuovo scatto in avanti dell’inflazione che a settembre nell’area euro si porta al 9,9% rispetto al 9,1% di agosto. Così in Italia – Riunione in extremis del Consiglio dei ministri, a poche ore dalle consultazioni finalizzate a dare vita al nuovo Esecutivo, che ha deliberato una nuova proroga sino al 18 novembre dello sconto sul prezzo dei carburanti. Nella formazione del nuovo Esecutivo l’obiettivo è quello di procedere spediti. Di veder giurare il nuovo Governo già nel fine settimana: entro domenica, l’ipotesi. Per poi incassare la fiducia alle Camere tra martedì e mercoledì, a meno di una settimana dall’avvio delle consultazioni, che prenderanno il via questa mattina al Quirinale. E la roadmap resta la stessa, anche se sulla strada del premier in pectore Giorgia Meloni verso Palazzo Chigi – già piena di insidie legate al caro bollette, all’inflazione che riduce i salari, al peso del nostro debito pubblico e a prove di forza per aggiudicarsi questo o quel dicastero – continuano a piovere macigni. Stamane nell’editoriale di un noto quotidiano capitolino si ricorda quanto appare in alcune inserzioni di compravendita tra privati: Astenersi perditempo.

Artigianato: imprenditorialità e bene culturale – Nei giorni scorsi, in occasione di uno dei tanti incontri con gli operatori di Palermo questa volta alle prese con un progetto volto alla creazione di un distretto orafo – sull’argomento avremmo molto da disquisire – abbiamo voluto sottolineare come l’artigianato di eccellenza quale è inconfutabilmente quello orafo nelle sue molteplici espressioni, se adeguatamente valorizzato può essere propulsore di rinnovate strategie competitive dei territori nei quali si sviluppa: a partire dal marketing territoriale e dalla rigenerazione urbana, all’enfatizzazione del patrimonio culturale, dei prodotti tipici e della specifica tradizione locale. E quanto può esserlo soprattutto oggi, alla luce dei mutamenti economici e sociali in atto! Molti sono gli esempi di territori dove ciò sta avvenendo o è avvenuto. La stessa presenza museale – vedi Arezzo o Vicenza o Taranto – o quella di Istituti di formazione fortemente radicati nella comunità nel quale svolgono la propria attività come il Francesco Degni di Torre del Greco, il Benvenuto Cellini di Valenza, la Bulla a Borgo orefici a Napoli, rappresentano l’apoteosi di un processo di integrazione all’interno di un territorio ben delineato. Come già evidenziato a più riprese in questi Appunti, i poli museali, i centri di formazione e anche le associazioni di categoria — vedi Assocoral con il marchio collettivo e il QRcode che accompagna ogni oggetto ai fini della tracciabilità – sono forieri di iniziative tese a valorizzare le produzioni tipiche dei rispettivi territori. D’altronde, la presenza di botteghe orafe o di aziende di produzione in un determinato contesto spesso è sinonimo di tradizione storica locale e familiare, senso di appartenenza ai luoghi ed ineguagliabile fonte di espressione creativa e di originale sviluppo, in grado di unire tradizione e moderne tecniche di progettazione e lavorazione. Si tratta di un patrimonio immateriale custodito da imprese che sono riuscite nel tempo non solo a sopravvivere ma a vivere gli eventi come opportunità di sviluppo fondendo nei loro crogiuoli tradizione e innovazione, attraverso l’uso magistrale delle capacità manuali dando vita ad un artigianato che oggi definiremmo updated, ampiamente e formalmente riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Il mestiere di orafo-gioielliere, dunque, si estrinseca non solo negli oggetti che nascono da un sapiente connubio di creatività (che molti amano definire genius loci) e di manualità, ma anche nel valore che esso rappresenta per mantenere vivo e solido il rapporto con la comunità e con il territorio, sia dal punto di vista culturale che economico. L’artigianato orafo, nell’accezione più autentica di “arte di saper fare” e di “saper fare con arte”, riafferma, dunque, la sua straordinaria attualità in termini culturali, antropologici, economici e sociali. Vanno in questa direzione i vari progetti sul territorio tesi a favorire il cambio generazionale e la formazione a 360° in collaborazione con gli enti di istruzione superiori quali Accademie e Università, da Trento, a Roma, a Palermo. Ne parleremo a stretto giro.

Un diamante al giorno… (3) – Stamane prendiamo in considerazione, un’altra pietra da “mille e una notte”: Idol’s Eye, ovvero l’occhio dell’idolo, di ben 70.20 carati. La leggenda vuole che appartenesse al tesoro favoloso del Principe persiano Rahab, ma la sua prima apparizione documentata avvenne a Londra presso Christie’s nel 1865. Gemma dalle rare sfumature celestine e di eccezionale limpidezza, fu trovata a Golconda — come già detto in passato trattasi dell’odierna Hyderabad – a fine Seicento e due secoli più tardi il Sultano Abd al-Hamid II, rapito dalla sua bellezza, volle conservarla incastonata nell’occhio di un idolo a Bengasi, fino a quando, messo all’asta e subito eclissatosi, ricomparve nel 1946 indossato dall’eccentrica mecenate americana May Stanton, che se ne adornava in solitudine ogni mattina a colazione nella sua sfarzosa villa ispirata al Trianon di Versailles. Alla sua morte, poi, nel 1962, tutti i beni della Stanton, Idol’s Eye compreso, furono battuti all’asta a favore di associazioni benefiche.

Orologi di lusso: più offerta, meno richiesta – In controtendenza con l’aumento dei prezzi dovuti alla crescente inflazione, le maison di orologi di lusso stanno assistendo a un progressivo calo del costo dei loro prodotti nelle piattaforme di reselling tra il 10 ed il 20%. Lo afferma un’analisi di Morgan Stanley che individua il calo nella crescente offerta sul mercato che ha superato la domanda degli acquirenti.

n. 172/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 20 Ottobre 2022 — S. Irene

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