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n.37/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Tutte le donne del mondo – Nella Giornata Internazionale della Donna i nostri pensieri non possono che andare, innanzitutto, alle coraggiose donne ucraine, strappate con indescrivibile violenza dalla normalità della vita quotidiana. Con i loro figli e al fianco dei loro uomini stanno vivendo giorni terribili tra dolore, lacrime, disperazione. Uno strazio, un vero e proprio inferno che — non dimentichiamolo — tante donne hanno vissuto in tempi non così lontani e che in altre -molte, troppe – parti del mondo vivono. Ogni giorno ci feriscono l’anima le immagini delle donne dell’Ucraina strette nella morsa dell’invasore russo, che rimangono a difendere strenuamente la loro terra, la loro nazione, la loro identità culturale, la libertà accanto a mariti, fratelli amici, o che, nel tentativo disperato di salvare i propri figli, sfidando i bombardamenti, li affidano a mani sconosciute o che dopo aver raccolto meno dell’indispensabile per l’immediata sopravvivenza, fuggono da questa assurda guerra alla ricerca della salvezza, affrontando mille peripezie, improbabili corridoi umanitari. Una forza d’animo senza eguali.

Incertezze per il bilancio italiano – Il caro bollette pesa sempre più sul bilancio di famiglie e imprese. I costi delle materie prime e dell’energia aumentano e a catena schizzano i prezzi al dettaglio. Tasselli che si legano l’uno con l’altro e piegano imprese e consumatori intaccando la ripresa. Una situazione che resta fra i temi centrali dell’agenda del Governo. L’intervento annunciato dal premier Draghi nelle scorse settimane non resterà isolato. Le misure non sono per ora in cantiere, ma nessuno dubita che arriveranno, forse nel mese di aprile. È presto per delineare la portata del provvedimento: molto dipenderà dall’evoluzione del fronte di guerra, un fattore oggi imprevedibile Non si esclude di ricorrere anche a uno scostamento di bilancio. Non è una certezza, ma se fino ad ora l’ipotesi era respinta con forza, adesso diventa una delle opzioni sul tavolo. Un cambio di passo che ha il suo peso. L’Italia non si muoverà “al buio”. I colloqui di Draghi nella giornata di ieri con i vertici dell’UE si inseriscono nell’ottica di un’azione corale.

Blocco all’oro russo – La London Bullion Market Association blocca la commercializzazione di oro proveniente dalla Russia, estromettendo i suoi operatori dalla lista accreditata alla quale il sistema bancario fa riferimento. La decisione, che va ad integrare il sistema sanzionatorio posto in essere dai paesi occidentali, rappresenta de facto l’embargo al metallo prezioso di Mosca, che, oltre ad essere tra i maggiori produttori mondiali di oro, ne detiene riserve per 132 miliardi di dollari. Un duro colpo assestato alla liquidità della Federazione Russa dai membri dell’associazione i quali, giova ricordarlo, fissano due volte al giorno il prezzo dell’oro (London Gold Fixing). Le sanzioni, inoltre, impediscono alla banca centrale russa di muovere la quota delle sue riserve detenute all’estero, che, nel complesso ammontano a 630 miliardi di dollari. Le quote in valuta estera sono attualmente depositate presso le rispettive banche centrali: congelate almeno quelle gestite da Federal Reserve, Banca Centrale Europea e Bank of England. Intanto, non si arresta la corsa delle materie prime con nuove impennate. Nella notte il metallo giallo chiude a 1998,70 dollari oncia, pari a 59,4 g, dopo aver sfondato nelle borse europee quota 2007 dollari l’oncia.

Incrinature nel “cerchio magico” russo – Le sanzioni internazionali colpiscono anche Alrosa, il gruppo russo a partecipazione statale leader mondiale nell’estrazione di diamanti. Nei giorni scorsi il vicepresidente del Gruppo, dopo essersi dimesso dalla vicepresidenza del Responsible Jewellery Council – organizzazione non profit che promuove pratiche responsabili dal punto di vista etico, sociale ed ambientale, nel rispetto dei diritti umani, a cui la società aderiva dal 2016 – ha rassegnato le dimissioni anche da socio del Natural Diamond Council (NDC). Va ricordato che, inviato del Cremlino per i Trasporti e l’Ambiente ed ex ministro della Difesa, Serghiei Ivanov e suo figlio, rispettivamente Presidente e Ceo di Alrosa, sono esponenti di primo piano del cerchio magico di Putin.

Consumatore camaleonte“Il consumatore ha cambiato pelle o sta cambiando pelle, in cerca di esperienze più che di prodotti, di sensazioni e di emozioni più che di valori d’uso”. Le emozioni inequivocabilmente legate ad un acquisto, molto spesso non sono volti alla copertura di un bisogno specifico e derivano da decisioni non programmate. Pertanto dobbiamo comprendere come gli acquirenti percepiscono bisogni e desideri appartenenti alla sfera inconscia. Solo in questo modo è possibile creare messaggi che coinvolgono in prima persona il nostro cliente, stimolandone l’interesse e facendo in modo che la concezione del nostro negozio, l’acquisto effettuato, sia associato a emozioni ed esperienze positive, favorendo il suo ritorno. Nella pillola di oggi alcuni suggerimenti di neuro marketing tratti dalle Bussole di Confcommercio https://lebussole.confcommercio.it/retail-non-alimentare/rendi-evidenti-le-tue-promesse/
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n.37/2022 APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 8 Marzo 2022 — S. Giovanni di Dio

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