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n.43/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Scenari internazionali – Mentre la guerra non conosce soste, nella giornata di ieri gli ambasciatori dei 27 Stati membri alla UE hanno dato il via libera al quarto pacchetto di sanzioni: divieto di export per i beni di lusso sopra i 300 euro e di import per prodotti in ferro e acciaio, divieto di export per le tecnologie e i servizi legati al settore energetico (con l’eccezione del nucleare e del trasporto di gas e petrolio). È incluso anche il via libera alla richiesta alla WTO (l’Organizzazione mondiale del commercio) di sospendere per la Russia la clausola della «nazione più favorita» e per la Bielorussia l’esame della candidatura ad entrare nell’Organizzazione. Nel frattempo, il coronavirus torna ad attanagliare la Cina: nelle ultime ore i casi si sono moltiplicati in tutto il Paese, creando un vero e proprio cortocircuito rispetto alla politica zero-Covid ribadita dal Parlamento cinese.

Scenari nazionali – Misure urgenti per limitare la carenza di gas e petrolio causata da pandemia e guerra, aiuti alle imprese per l’approvvigionamento energetico e bonus sociali per le famiglie contro il caro-bollette. Sono i tre fronti principali su cui agisce il nuovo Decreto-legge Energia. Inoltre, ampliamento della platea del bonus sociale e taglio delle accise che, insieme all’IVA pesano per il 64% sul prezzo finale del carburante. Un primo pacchetto di misure anticrisi è atteso sul tavolo del Consiglio dei Ministri tra domani e giovedì. “Senza ulteriori interventi c’è il rischio di rincari per il terziario di oltre il 160% e per il caro carburanti di 21 miliardi di extra costi per il solo autotrasporto”. È quanto emerge da un’audizione alla Camera di Confcommercio del responsabile per la transizione ecologica, Giovanni Acampora. “Il decreto legge approvato dal Governo per contrastare gli aumenti delle bollette di elettricità e gas si muove nella giusta direzione in quanto punta a mitigare, per i prossimi mesi, una parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori. Ma occorre fare davvero di più”.

Borse e oro – Le Borse europee hanno proseguito nella giornata di ieri in rialzo con l’attenzione degli investitori rivolta alla guerra in Ucraina e ai negoziati. Per questa settimana, inoltre, attesa per la riunione della Federal Reserve prevista per mercoledì 16 marzo, che delibererà sull’aumento dei tassi di interesse: per la prima volta dal 2018. Intanto il metallo giallo, dopo la recente corsa, oggi ha una tregua e chiude a 1957,4 dollari l’oncia pari a 57,32 al g. Seduta difficile per le Borse asiatiche, con i listini cinesi che stanno vivendo un’altra giornata drammatica sul timore che anche Pechino e le sue aziende possano essere oggetto di sanzioni per via dei legami con la Russia. Non si salva dal clima di sfiducia neppure l’oro (-1,4% a 1.933 dollari l’oncia).

Agevolazioni per pubblicità – Il 31 marzo 2022 scade il termine entro il quale è possibile inoltrare per via telematica all’Agenzia delle Entrate la comunicazione per l’accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2022. Ricordiamo che la concessione è prevista nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Possono beneficiare del bonus imprese, lavoratori autonomi, enti non commerciali con residenza fiscale in Italia.

Gli Ori di Taranto – La straordinaria raccolta di arte orafa conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MarTa) può essere ammirata, da ieri, in tutto il suo splendore anche su Google Arts & Culture, la piattaforma digitale nata per promuovere e preservare on line le varie espressioni della cultura. Agli Ori è stato dedicato un filone di narrazione tra le 5 macro-esposizioni, con 190 reperti digitalizzati. I gioielli, di epoca ellenistica e romanica, tra i più ammirati del Museo, sono in gran parte provenienti da necropoli del territorio. Nel periodo compreso tra il II ed il IV secolo avanti Cristo, Taranto e dintorni erano al centro di quello che oggi potremmo definire un “distretto dell’oreficeria”. Realizzati con la tecnica a “filigrana“, alla superficie metallica venivano applicati, tramite saldatura, sottili fili d’oro che, intrecciati, ritorti o giustapposti, andavano a comporre una raffinata tramatura che formava la decorazione dell’oggetto. Visitando il Museo l’emozione più intensa coglie il visitatore appena entrato nella Sala degli Ori. Gioielli che nonostante i loro oltre duemila anni, continuano a brillare e a stupire in quanto frutto di quella straordinaria attività artigianale che ha reso Taranto fiore all’occhiello della Magna Grecia. A guardarli un pensiero si impone: nella bellezza risiede l’ingegno e il gusto dell’arte, nella forma il riflesso del vivere civile, nella luce il sogno dell’immortalità. Da non perdere!

Fiere – Si è chiusa ieri. Homi Fashion&Jewels Exhibition. Dall’Il marzo a Fieramilano (Rho) una vetrina che tra aziende, designer, artisti e creativi ha ospitato 400 brand, il 34% dei quali esteri, provenienti prevalentemente dall’Europa con in testa Grecia, seguita da Spagna e Francia. In attesa di VicenzaOro che prenderà il via da giovedì 17 marzo.

n.43/2022 APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 14 Marzo 2022 — S. Luisa

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