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QUANDO E QUANTO CONTA LA LEGALITA’!

PERCEZIONE ED ASPETTATIVE DEL PUBBLICO NELL’ACQUISTO DI UN GIOIELLO

E’ passato qualche anno ma ancora ricordo un mio caro amico, pioniere della comunicazione nel settore orafo, quando dalle pagine di una bella rivista patinata dedicata al settore ma che trovava nel pubblico, nei consumatori i suoi naturali interlocutori, ci spronava affermando che  l’importante è sapere: sapere cosa un consumatore, un cliente deve aspettarsi da un negoziante, e cosa il negoziante si aspetta dal consumatore cliente, con il solo scopo di  poter stabilire un rapporto di fiducia, per poter fare i propri  acquisti con la necessaria tranquillità.

Aveva ragione, e questa affermazione ai più è apparsa banale…e forse anche scontata ma ricordiamoci che comprare, soprattutto gioielli e preziosi in genere, deve essere un piacere o se volete una emozione: se per il cliente  l’acquisto deve trasformarsi in un piccolo incubo, se deve generare paure o sospetti, allora ci si pone in una posizione di conflitto. Comincia lo spettacolo, si alza il sipario e sul palcoscenico appare l’attore principale: lo sconto. Tra mille battute tra cui la più spiritosa ci invita a confrontarci con il nostro concorrente che pochi metri più in là e disposto a praticare ulteriori ribassi, ci indispettiamo e la trattativa assomiglia sempre più a quelle cui si è abituati nei mercati orientali: trattative umilianti per entrambe le parti in causa dove l’idea di spuntare un prezzo ancora più basso di quello presentato rappresenta una vera e propria presa in giro.

Aumento i listini, aumento i prezzi esposti e pratico uno sconto. Bell’affare!

Sempre quel famoso amico di cui accennavo affermava che può apparire un paradosso, ma è importante, inoltre, saper comprare. E’ importante, innanzitutto perché saper comprare vuol dire conoscere i propri diritti e farli valere; all’inverso vuol dire anche rendersi conto dei diritti dei negozianti e quindi porsi in una posizione di parità.. E’ l’atteggiamento più vantaggioso, perché è quello che consente un dialogo aperto, l’unico che può favorire l’instaurarsi di un rapporto fiduciario. Che è sempre il migliore. Del resto per nostra natura, nella maggior parte dei casi noi (e mi vedo anch’io come consumatore)  siamo convinti di avere ragione, nel porci in atteggiamento combattivo nei confronti di un qualsivoglia negoziante; crediamo di aver ragione  poiché tutti abbiamo l’amico dell’amico o un conoscente che rientra nella categoria dei bene informati, che ci dice che quell’oggetto è caro e che se lo andiamo ad acquistare  in altri luoghi fuorché da operatori professionali possiamo risparmiare e fare l’affare.

Certamente l’offerta di un qualsivoglia oggetto dei nostri desideri a prezzo contenuto è stimolante, figuriamoci poi nel caso di un gioiello. Quando poi il salto fra il valore obiettivo del gioiello ed il prezzo richiesto è notevole se non addirittura strabiliante, qualcosa si desta dentro di noi: il senso dell’affare, il compiacimento del nostro comportamento per il notevole fiuto dimostrato , l’idea del facile lucro ed altro ancora.

Ma se è vero che il gioiello è stato realizzato da uno pseudo-artigiano senza alcuna pretesa e a buon mercato  – e non tarderete ad accorgervene – ricordatevi che l’oro come tutti i metalli preziosi, ha una sua quotazione, che le gemme incastonate hanno un loro mercato, che la manodopera incide notevolmente sul prezzo finale e che, inoltre,  i preziosi sono soggetti a regolamentazioni internazionale in materia di salute: ne consegue  che – essendo tali fattori, ci auguriamo noti a tutti – un prezzo esageratamente basso denuncia inequivocabilmente la provenienza illecita del nostro acquisto. L’acquisto in tal caso di preziosi è certamente rischioso e configura dei veri e propri reati penalmente perseguibili.

Saper acquistare significa, inoltre, essere coscienti che non si acquista soltanto un determinato oggetto, ma un pacchetto composto dall’oggetto e da una serie di servizi che comprendono l’assortimento, la scelta preventiva e via dicendo. Infatti se andiamo in un grande magazzino, compriamo un barattolo di marmellata e tutto finisce lì. Ma se andiamo dal nostro gioielliere allora potremo farci guidare, consigliare e se il prodotto non ci piace, possiamo persino portarlo indietro per farcelo cambiare.

Del resto, “il nostro” gioielliere oltre a consigliarci sui prodotti che ci offre, garantisce ciò che vende tutelandoci molto di più di quanto possiamo immaginare.

Provare per credere!

 

Steven Tranquilli

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