Roma, 11 Settembre 2024 – VicenzaOro, il salone internazionale della gioielleria, oreficeria e orologeria, ha chiuso l’edizione di settembre 2024 con un record di presenze, confermando il suo ruolo centrale nel settore, grazie soprattutto alla competenza e professionalità di un team affiatato guidato da Matteo Farsura, Global Exhibition Manager della Divisione Jewellery & Fashion di IEG-Italian Exhibition Group – non a caso denominato Golden Team – che ha saputo coniugare le esigenze del business e quelle di formazione e informazione in un connubio più che partecipato dagli operatori. Il tutto tenuto conto di date di svolgimento che andrebbero riviste per tener conto delle mutate esigenze delle gioiellerie, soprattutto di quelle poste in località turistiche – ovvero la stragrande maggioranza delle località del nostro Paese – ancora gremite di turisti e quindi impossibilitate a partecipare e a programmare i riassortimenti dei propri magazzini. Detto ciò, pur in un periodo di grande incertezza economica, complice anche l’aumento della materia prima per il settore che continua a scambiare a prezzi vicini ai massimi storici, la manifestazione vicentina ha evidenziato come il confronto e il fare sistema tra le diverse realtà della filiera orafa è diventato ancora più cruciale. Lodevole a tale proposito la nascita del Distretto Orafo Campano. Dalla produzione al dettaglio si avverte l’urgenza di accelerare su tre fronti fondamentali: tecnologia, sostenibilità e comunicazione delle peculiarità del comparto. Questo si lega ai cambiamenti nei consumi, con clienti che mostrano una crescente incertezza nelle scelte, mentre si orientano sempre più verso esperienze piuttosto che ai prodotti di lusso come la gioielleria. Se dopo la ripartenza post-pandemica il mercato interno dei preziosi ha vissuto una fase briosa, ora i consumatori sembrano privilegiare nuove priorità, come confermato dai vari talk a cui Federpreziosi ha partecipato e a sua volta organizzato. Questi scenari impongono alle aziende, soprattutto a quelle del dettaglio, di rivedere con urgenza le loro strategie. Le piccole e medie imprese, in particolare, sono e saranno presto chiamate ad affrontare cambiamenti significativi, tra cui investimenti in sostenibilità con sempre più clienti sensibili alle pratiche etiche e all’impatto ambientale, spingendo le aziende di produzione a integrare standard sostenibili che si riflettono sul retail e, dunque, sulle vendite. L’adozione di moderne tecnologie digitali tese al raggiungimento di nuove frontiere della comunicazione, per l’elaborazione dei dati in possesso delle aziende e per gestire l’assortimento, è fondamentale permantenere la competitività in mercato sempre più globale.
Tuttavia, queste sfide sono amplificate dalle difficoltà di accesso al credito, senza contare l’elevato costo del denaro nonostante un lieve taglio dei tassi da parte della BCE prima dell’estate. Si attendono, in merito, le nuove proiezioni macroeconomiche di settembre degli esperti della BCE che saranno rese note già da domani e che, salvo sorprese, forniranno gli strumenti per procedere a un nuovo taglio dei tassi da 25 centesimi, come atteso dai mercati. Le imprese si trovano quindi in un momento di delicato equilibrio tra investimenti necessari per la competitività e la gestione delle pressioni finanziarie. Per affrontare queste sfide, è necessario un supporto adeguato, sia attraverso incentivi pubblici sia tramite partnership strategiche che possano facilitare l’adozione di tecnologie e pratiche sostenibili senza gravare eccessivamente sulle risorse aziendali. Ora non rimane che puntare la nostra attenzione sulle prossime settimane, sul prossimo trimestre, per vedere realizzate le lusinghiere previsioni emerse nella kermesse vicentina.