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SE NELLA VOSTRA CASSAFORTE NON C’È SOLO UNA GRAFFETTA.

Tutto è nato da una divertente citazione trovata casualmente in rete e attribuita ad un non ben identificato (?!) Charles Tourquet: “La cassaforte è un apparecchio che risparmia ai ladri noiose ricerche”. La citazione rimandava come approfondimento a un’altrettanto divertente notizia.
Nel Museo Civico di Regina (Canada) non si riusciva ad aprire una cassaforte degli anni ’30 che era presente nella loro collezione. Lo staff cercò degli scassinatori amatoriali che fossero disposti a provare ad aprirla. Uno di loro riuscì ad indovinare la combinazione, ma dentro la cassaforte c’era un altro scomparto chiuso a chiave. Riuscirono ad aprirlo con una vecchia chiave. Dentro, però, c’era soltanto una graffetta.
Una “notizia curiosa” che ha fatto nascere una domanda e una curiosità.
La domanda è a dir poco pleonastica: quale è lo “strumento” di lavoro essenziale in una gioielleria, così come in altre attività dove sono presenti denaro e valori? Risposta scontata ed ovvia: la cassaforte. Uno “strumento” essenziale al quale non sempre viene data la giusta attenzione e il cui malfunzionamento può causare forti disagi. Disagi sperimentati da tutti e indipendenti dal fatto che si tratti di una cassaforte vecchia o nuova, ma legati alla sua buona e costante manutenzione. Bastano attenzione e prevenzione, come per tutte le cose, per evitare di incorrere in guai con pesanti ripercussioni anche di carattere economico.

Di qui la curiosità. Quali e quante attenzioni vengono dedicate a quella che è la più indispensabile delle “collaboratrici” della nostra gioielleria? Risposte chiare e puntuali sono arrivate da un professionista – se volete un vero e proprio mago delle casseforti – il romano Emanuele Brizioli, con una lunga esperienza di collaborazione con importanti produttori del settore, che abbiamo avuto occasione di conoscere.
Tutto parte da una cosa in sé molto semplice ma spesso trascurata: la prevenzione. Prevenire non è così complesso ma è essenziale soprattutto nel caso in cui la cassaforte abbia già qualche annetto e magari sia di un produttore non più attivo sul mercato.
Nell’ambito della sicurezza, il mantenimento dell’efficienza delle protezioni e dei meccanismi è di primaria importanza. Per questo viene insegnato ai tecnici come affrontare le richieste di intervento, come prepararlo e condurlo, come comportarsi, dal momento che la manutenzione di una cassaforte implica non solo competenza tecnica, ma anche riservatezza, responsabilità, completa e trasparente comunicazione con i clienti. Il tecnico deve conoscere le norme inderogabili e i rischi relativi all’attività che sta svolgendo, così da saper affrontare le diverse situazioni nel modo migliore.
La valutazione della sicurezza, che non è strettamente legata a quale sia “l’età” del custode dei vostri valori. Le “vecchie” casseforti sono state costruite con materiali robusti e resistenti, forse ancora migliori di quelli di oggi, ma uno dei punti dolenti sono le serrature ormai più che obsolete, perni usurati, ecc.
Prima di rottamare vale la pena di fare un controllo rivolgendosi a un esperto di fiducia, a un tecnico che di casseforti se ne intenda e verificare se proprio dobbiamo affrontare la sostituzione totale o se esiste la possibilità di un semplice aggiornamento: semplice ed anche economicamente conveniente, tenendo ben presente che al giorno d’oggi sono possibili interventi sostenibile e certo non onerosi come un tempo.
Altrettanto importante – o meglio indispensabile per evitare spiacevoli sorprese – è interpellare la propria compagnia assicuratrice per verificare che modifiche, riparazioni o interventi di aggiornamento parziali siano sufficienti a garantire l’asseverazione alle normative europee e, quindi, ad avere un buon trattamento agli effetti dei premi.

Non da ultimo, il nostro “esperto interlocutore” ha suggerito di valutare l’introduzione di nuove tecnologie di sorveglianza e apparecchiature avanzate di collegamento con le centrali delle Forze dell’Ordine che possono far sì che un furto o una rapina si risolvano senza danni alle persone e con la cattura dei malviventi. E anche di adeguamenti che consentano di modificare i tempi di blocco per evitare l’inconveniente di una frequente riprogrammazione del timer: problema particolarmente avvertito durante il periodo di lockdown e “fastidioso” nei periodi di vacanza.
Quindi, se nella vostra cassaforte non c’è solo una graffetta….

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