Home » In Primo Piano » STUDI DI SETTORE: SI CAMBIA ROTTA

STUDI DI SETTORE: SI CAMBIA ROTTA

Negli ultimi anni si è sempre di più affievolito il valore degli studi di settore quale strumento di accertamento induttivo. Il 31 gennaio, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sono stati resi disponibili i nuovi modelli per comunicare i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore per il periodo di imposta 2016. Una prima semplificazione degli studi di settore che in base al Decreto Legge 22 ottobre 2016, n. 193, li trasformerà da strumento di controllo a strumento di compliance, Nella fattispecie l’evoluzione degli studi di settore si sostanzia in un radicale cambiamento; Infatti non potranno essere più utilizzati direttamente – come in passato – quale mezzo di accertamento avente fine presuntivo. Ciò in base all’orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, che ha sancito che il mancato raggiungimento della soglia di congruità dei ricavi o dei compensi non è di per sé sufficiente per legittimare la rettifica del reddito dichiarato. E’ necessario, al fine di legittimare l’azione di accertamento, che il mancato raggiungimento della soglia di congruità sia “accompagnato” da ulteriori elementi a fondamento della rettifica del reddito.

In allegato articolo pubblicato dal Sole 24 Ore

leggi anche

RETE IMPRESE ITALIA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE: E’ NECESSARIA UNA DEROGA PER LA COMUNICAZIONE DELLE OPERAZIONI RILEVANTI AI FINI IVA

Confcommercio con le altre Associazioni aderenti a “R.ETE. Imprese Italia”, ha trasmessa  una lettera congiunta …

Powered by Rodolfo Bartucca