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MEGLIO UN GIOIELLO PREZIOSO: SEMPRE

Roma, 19 Marzo 2024 – Il gioiello, tra tutti, è forse l’oggetto capace più di altri di assumere una fortissima valenza simbolica e affettiva che si declina in molteplici dimensioni: simboleggia un legame tra persone, l’appartenenza ad un gruppo sociale, la memoria di un momento e di chi abbiamo amato. Il gioiello è inoltre visto dai giovani come il più classico dei regali: si preferisce il gioiello ad altri doni quando si vuole sancire un legame tra persone, l’appartenenza ad un gruppo sociale, fissare il ricordo di un momento, comunicare un messaggio ad una persona per noi importante, fare un dono che abbia un valore al di là del gusto personale di chi lo riceve. Questa la descrizione del gioiello, stante le risultanze della ricerca di Format Research presentata ieri a Roma in Unioncamere nel corso dell’incontro “Creare Realizzare Comunicare” organizzato da Federpreziosi Confcommercio e Camera di Commercio di Arezzo Siena nell’ambito della presentazione del progetto di valorizzazione e comunicazione del gioiello aretino VIVIORO.  Con riferimento ai giovani, il gioiello rappresenta un importante elemento che definisce il loro look e, per gli intervistati più maturi, può rappresentare, altresì, un investimento economico, cioè un ‘bene rifugio’ che mantiene il suo valore negli anni. L’idea di gioiello come oggetto/regalo ‘sostenibile’ è risultata nuova ed inattesa per gli intervistati. Trattandosi tuttavia di un concetto nuovo e poco intuitivo, l’auspicio – secondo quanto evidenziato da Gaia Pedrucci, direttore di Format Research – è di quello di introdurre una chiara campagna promozionale tesa non solo a evidenziare le molteplici caratteristiche del gioiello made in Arezzo ma le peculiarità del luogo di origine. Secondo Stefano Andreis, presidente Federpreziosi, “fare sinergia tra produzione e dettaglio è di fondamentale importanza per dare ulteriore forza al concetto stesso di gioiello, poiché solo superando le barriere si può dare forza al nostro ‘made in’ tra le oltre 14.00 gioiellerie disseminate lungo lo stivale”. Ma quali sono i driver di scelta del gioiello? La ricerca ha evidenziato che quando si acquista un gioiello per sé è il gusto personale a guidare la scelta, per i regali tra amici la marca spesso assume un’importanza rilevante, mentre per i regali in famiglia il valore economico che rimane nel tempo è l’elemento fondamentale. Il gioiello unbranded (se accompagnato dalle opportune ‘certificazioni di garanzia’ e consigliato da un gioielliere di fiducia) costituisce una scelta assolutamente all’altezza rispetto ai gioielli di marca, soprattutto quando si ha un’idea chiara dello stile e del design dell’oggetto che si vuole acquistare (perché è un acquisto per noi stessi o per qualcuno a noi molto vicino) oppure si vuole acquistare un oggetto con valore economico importante e durevole nel tempo.  All’incontro hanno inoltre portato la loro esperienza: il Presidente della CCIAA di Arezzo Siena, Massimo Guasconi;  Pierpaolo Donati, Presidente di Federpreziosi Roma; Elena Spanò, Presidente di Federpreziosi Firenze Arezzo; Giordana Giordini, Presidente Confindustria Federorafi Toscana; Mauro Benvenuto presidente CNA Artistico. Tra gli intervenuti: Mario Didone, Vincenzo Aucella e Mario Bartucca.

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