Home » Senza categoria » AUMENTATA L’IVA…E COSI SI E’ FATTO DEL MALE A TUTTI

AUMENTATA L’IVA…E COSI SI E’ FATTO DEL MALE A TUTTI

Dalla mezzanotte di oggi 1° ottobre 2013, è scattato l’aumento dell’IVA dal 21% al 22%. Tra gli Associati di Federpreziosi sono forti la preoccupazione e lo sconcerto per un provvedimento che sembrava essere scongiurato con un decreto approntato dal  Governo nei giorni scorsi e poi sfumato  a causa della crisi apertasi con le dimissioni dei ministri del Pdl.

il Presidente di Federpreziosi–Confcommercio Giuseppe Aquilino  sottolinea come  “l’aumento dell’IVA, non è accettabile. Come sistema Confcommercio lo abbiamo più volte ribadito documentando con dati e studi le istanze presentate in sede governativa. La nostra è stata una voce sempre chiara e forte che metteva in guardia da ciò che si preannunciava, in tutta evidenza, come  una vera e propria sciagura:  un provvedimento  che inciderà in maniera ancora più pesante su consumi già in arretramento, che colpirà soprattutto le classi più deboli e che equivale, non solo a parer mio, a soffocare i presupposti della ripresa».

Gli effetti recessivi e depressivi dell’ aumento dell’IVAribadisce il Presidente Aquilinosono certi:  era  già successo nel drammatico anno 2012 dopo l’incremento dell’aliquota standard dal 20% al 21% introdotto nel settembre 2011. Senza contare che quello fu un terribile anno per la nostra categoria, costretta a fare i conti con spesometro e tracciabilità dei pagamenti.  Ed è altrettanto evidente che le risorse necessarie si potevano trovare attraverso un atteggiamento più coraggioso e determinato nel taglio della spesa pubblica,  ancora oggi molto timido».

In definitiva”, conclude Aquilino, “sono convinto che, in un momento così particolare per la nostra economia, questo provvedimento non farà altro che contribuire ad un’ulteriore contrazione dei consumi. Si può ben immaginare quanto potrà incidere una siffatta misura nei confronti del settore orafo gioielliero già in forte contrazione, con punte che sfiorano per alcuni prodotti anche il  -20%. E’ del tutto evidente che sarà gioco forza per il nostro comparto – come del resto per le altre categorie del commercio – assorbire la percentuale di aumento e non farla ricadere sul consumatore, rendendo comunque  drammatica la situazione e annullando per molti le prospettive di sopravvivenza”.

L’auspicio è quello di potersi confrontare con una classe politica più responsabile nei confronti del  Paese, dei cittadini tutti e della piccola e media impresa che – usando un’espressione forse non troppo elegante ma  estremamente efficace – sta ‘sudando le sette proverbiali camicie per non dover chiudere i battenti”.

leggi anche

FEDERPREZIOSI CONFCOMMERCIO NELL’ADVISORY BOARD VICENZAORO PER IL BIENNIO 2016-2017

Gennaio 2016 – FEDERPREZIOSI – Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere ed Orologiaie Confcommercio …

Powered by Rodolfo Bartucca