Federpreziosi Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie
Bari 14 novembre Presso la Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” alla presenza delle autorità cittadine e di un folto pubblico di amici ed estimatori, la gioielleria Aquilino ha festeggiato i suoi 150 anni dalla fondazione. I momenti più salienti dell’attività sono stati ricordati nel corso della suggestiva cerimonia. A partire dalla direttirice della biblioteca, Marina Panetta, cui sono seguiti gli interventi del rappresentante del Sindaco di Bari, l’assessore allae attività produttive, Franco Arbore; del presidente della Confcommercio della provincia di Bari, Alessandro Ambrosi il quale ha voluto evidenziare come “fare impresa non è facile e non lo è mai stato, far sopravvivere un’azienda a lungo richiede un’attenta capacità, un fiuto particolare nel trasformare una “bottega” in una realtà quasi unica, attraversando più di un secolo di storia” ; del segretario dell’Università e Nobil collegio di Rma, Piero de Stefano, che si è soffermato sul tema: “il gioiello dal dopoguerra ad oggi” evidenziando come “Il gioiello è l’espressione di chi lo indossa e chi lo realizza, il gioielliere, deve essere un competente e sapiente interprete delle mode e dei gusti personali. Un gioiello che tende sempre più ad essere unico, realizzato con perizia artigianale e gemme di qualità”.La parola, quindi, è passata a Pino Aquilino, il quale, dopo aver rivolto un particolare grazie alla madre Rosa, ha esaltato il lavoro di squadra in auge nella sua azienda, riconoscendo il notevole apporto dato, in tale esclation, dalla moglie Lora e dalle figlie Rossella, Antonella e Francesca. Infine, l’autore del libro commemorativo, Vinicio Coppola, ha sottolineato che “Una preziosa storia”, oltre a tracciare il profilo di una dinastia di gioiellieri, vuole essere anche un riconoscimento all’alacre e solerte operosità dell’imprenditoria pugliese, un’imprenditoria capace di rimboccarsi le maniche e risalire la china di fronte ad eventuali avversità esistenzialiCelebrati i 150 anni della Gioielleria Aquilino
Bari 14 novembre Presso la Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpi” alla presenza delle autorità cittadine e di un folto pubblico di amici ed estimatori, la gioielleria Aquilino ha festeggiato i suoi 150 anni dalla fondazione. I momenti più salienti dell’attività sono stati ricordati nel corso della suggestiva cerimonia. A partire dalla direttirice della biblioteca, Marina Panetta, cui sono seguiti gli interventi del rappresentante del Sindaco di Bari, l’assessore allae attività produttive, Franco Arbore; del presidente della Confcommercio della provincia di Bari, Alessandro Ambrosi il quale ha voluto evidenziare come “fare impresa non è facile e non lo è mai stato, far sopravvivere un’azienda a lungo richiede un’attenta capacità, un fiuto particolare nel trasformare una “bottega” in una realtà quasi unica, attraversando più di un secolo di storia” ; del segretario dell’Università e Nobil collegio di Rma, Piero de Stefano, che si è soffermato sul tema: “il gioiello dal dopoguerra ad oggi” evidenziando come “Il gioiello è l’espressione di chi lo indossa e chi lo realizza, il gioielliere, deve essere un competente e sapiente interprete delle mode e dei gusti personali. Un gioiello che tende sempre più ad essere unico, realizzato con perizia artigianale e gemme di qualità”.La parola, quindi, è passata a Pino Aquilino, il quale, dopo aver rivolto un particolare grazie alla madre Rosa, ha esaltato il lavoro di squadra in auge nella sua azienda, riconoscendo il notevole apporto dato, in tale esclation, dalla moglie Lora e dalle figlie Rossella, Antonella e Francesca. Infine, l’autore del libro commemorativo, Vinicio Coppola, ha sottolineato che “Una preziosa storia”, oltre a tracciare il profilo di una dinastia di gioiellieri, vuole essere anche un riconoscimento all’alacre e solerte operosità dell’imprenditoria pugliese, un’imprenditoria capace di rimboccarsi le maniche e risalire la china di fronte ad eventuali avversità esistenziali
