Roma, 20 maggio 2020 – Lunedì 9 marzo 2020. Una giornata che non verrà dimenticata tanto facilmente e che resterà nella storia. Il Governo italiano guidato dal Primo Ministro Giuseppe Conte impone una quarantena nazionale che “spegne” praticamente ogni attività nell’intero Paese, limitandole a quelle essenziali. Una quarantena che in breve tempo si estende al mondo intero. Una quarantena che porta con sé non solo disagi ma paure e che solo dopo due mesi vede aprirsi qualche spiraglio di ritorno alla libertà: una libertà “vigilata” e in cui si deve comunque fare i conti con uno strascico di danni fisici, danni economici, danni psicologici che hanno colpito tutti e tutto, con un effetto trasversale.
Con questo dobbiamo confrontarci.
Con questo deve confrontarsi anche il nostro settore, per lo più vissuto come “superfluo” ma che in realtà costituisce una voce importante nel bilancio economico nazionale con decine di migliaia di aziende e di lavoratori coinvolti.
Lunedì 18 maggio 2020. Una giornata importante che non verrà dimenticata anche dagli orafi-gioiellieri-orologiai. L’attesa ripartenza quasi totale delle attività ha visto praticamente tutti i gioiellieri rispondere all’appello, già preparati con i dispositivi e le misure di prevenzione previste e le infografiche per il pubblico esposte all’ingresso e nelle vetrine. Pochi i ritardatari, che dovevano definitivamente adeguarsi alle non semplici procedure per la messa in sicurezza dei locali e del personale, secondo i costanti aggiornamenti forniti da Federpreziosi Confcommercio con il documento COVID–19 FASE 2: LINEE GUIDA PER LA RIPARTENZA TRA OBBLIGHI DI LEGGE E BUONE PRASSI predisposto in maniera specifica per il settore orafo.
Moltissimi i post e le stories di gioiellieri apparsi nelle prime tre giornate di riapertura su facebook e instagram. Messaggi per annunciare “siamo qui!” con i commenti di bentornato da parte dei clienti e anche con quelli di incoraggiamento dei colleghi ai più preoccupati ma anche immagini delle gioiellerie che hanno voluto mostrare con orgoglio le nostre infografiche anche per dire siamo della squadra Federpreziosi Confcommercio.
Pronti con grande forza di volontà, preparati ad affrontare le inevitabili difficoltà di una incerta ripresa e del rispetto delle giuste normative, ma anche incoraggiati da esperienze solo apparentemente insignificanti che alcuni colleghi hanno raccontato. Solo alcuni hanno ritardato, giusto per completare in maniera puntuale le dettagliate procedure che già predisposte. C’è spazio anche per qualche aneddoto: la prima vendita è stata un ciondolo – regalo “sospeso” per la festa della mamma – acquistato con tante banconote di piccolo taglio da un ragazzino; i significativi gli applausi da parte dei passanti/amici e dei commercianti dei negozi vicini non coinvolti nel lockdown nel momento in cui un orafo del centro storico ha rialzato la serranda tornando ad illuminare la strada con le sue vetrine; la figliola che a causa della pandemia ha perso la mamma e chiede al gioielliere di dare nuova “vita“ alla collana, ricordo di famiglia, che era solita indossare; i clienti che si sono affacciati in gioielleria anche solo per dare il benvenuto e ringraziare per aver fatto una bella vetrina che riporta alla tanto sospirata normalità. Gesti che prima ci davano sì soddisfazione, ma che oggi sono una “carica” ulteriore per affrontare con ancora più grinta questa nuova sfida. Al momento stiamo imparando a sorridere con gli occhi, a rassicurare il nostro cliente, ma soprattutto a saper raccontare con una rinnovata passione la bellezza e la cultura di un gioiello, trovando nei nostri interlocutori ancora maggiore attenzione e consapevolezza che la normalità passa anche attraverso la bellezza. Noi ci siamo!
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