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n. 36/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Avvio di giornata in aumento per le quotazioni dell’oro: il contratto spot è a 1.836,21 dollari l’oncia in rialzo dello 0,51%. Al grammo 55,41 euro

Imprenditori più fiduciosi a febbraio – Il dato sulla fiducia in febbraio, al di là delle diverse posizioni che emergono tra gli imprenditori dei singoli settori, nel complesso suggerisce che oramai le probabilità di una recessione mite e quelle di un semplice rallentamento si equivalgono. Il recupero della fiducia da parte delle famiglie, legato ad aspettative meno negative sull’andamento dei prezzi e dell’occupazione, permette, infatti, di ipotizzare un rallentamento dei consumi meno marcato rispetto a quanto atteso. Ciò è coerente con il recupero delle aspettative degli imprenditori del commercio al dettaglio, dopo mesi di alti e bassi, registra un miglioramento di 4 punti con il commercio tradizionale che raggiunge i 12 punti, il valore più alto da gennaio 2019. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat di lunedì 27 febbraio.

Modello di innovazione: quando il pop sposa il lusso – Creati per trasformare l’esclusiva orologeria svizzera con collezioni giovani e colorate rendendola accessibile con prezzi bassissimi. Eppure oggi alcuni di quei modelli valgono migliaia di euro, ricercati dai collezionisti come i più celebri nomi del settore. È l’imprevedibile paradosso degli Swatch, gli “orologi per tutti” che celebrano i loro primi quarant’anni essendo stati presentati nel 1983 dal gruppo Smh (Societé Suisse de Microelectronique et d’Horlogerie). Il primo marzo del 1983 fu commercializzato infatti il “Second Watch” (secondo orologio) a prezzo contenuto ma di alta qualità, artistico ed emozionale e Swiss made: era nato lo Swatch. il loro padre riconosciuto è tuttavia il geniale Nicolas George Hayek, matematico e fisico prestato all’imprenditoria. Un fenomeno che ci ha coinvolto negli anni in cui era consuetudine vedere le file di appassionati fuori dai nostri negozi alla ricerca del modello desiderato al prezzo sfida di 50mila lire! Un fenomeno in parte clonato dall’ultimo fenomeno dell’azienda elvetica: il Bioceramic Moon Swatch.
Va sottolineato come le strategie di produzione e marketing poste in essere in quegli anni sono state modelli di riferimento per tutta l’industria orologiera svizzera e hanno giocato un ruolo importante nella rinascita del settore.

Il 19 marzo è la festa del Papà – Un’ottima occasione per sbizzarrire la fantasia e proporre ai propri clienti qualcosa di creativo, diverso, innovativo, per aggiornare vetrine e interni, per lanciare iniziative di marketing e promozionali per aumentare traffico, vendite e margini. Ricordando di integrare le attività in negozio con quelle digitali e avendo bene in mente il target, ovvero la mamma e i figli (quelli che comprano il regalo), le Bussole di Confcommercio propongono i consigli di Cristina Pisani “19 Marzo: vetrine e interni per la festa del Papà”. Per leggere l’articolo clicca qui

LVMH asso pigliatutto? – Secondo le ultime indiscrezioni, è molto probabile che la famiglia Arnault detentrice della holding LVMH abbia messo nel mirino una nuova acquisizione da aggiungere alla lista di marchi sotto il proprio controllo. La società target è Richemont, nota holding svizzera che, tra le altre, detiene una partecipazione di maggioranza in Cartier. Non è una novità, infatti, che LVMH abbia deciso nel periodo recente di ampliare la sua influenza anche nel mercato della gioielleria di lusso. Dopo aver completato un accordo record per l’acquisizione di Tiffany & Co., la società francese sarebbe interessata ad allargare il proprio portafoglio già popolato da Bulgari e Chaumet.
Richemont è attualmente la quarta azienda al mondo nel mercato del lusso e, oltre a Cartier, gestisce marchi del calibro di Chloé, Montblanc, Panerai, Jaeger-LeCoultre, Vacheron Constantin e molti altri ancora. Fino ad oggi la famiglia Rupert, al vertice dell’azienda dal 1988, ha sempre respinto ogni offerta da parte di acquirenti interessati, ma questa volta alcune indiscrezioni provenienti dai media svizzeri assicurano che una trattativa con LVMH potrebbe decollare già nei prossimi mesi.

Limite italiano Tax Free da adeguare – “La revisione della soglia minima di spesa del Tax Free Shopping per accedere al servizio (ferma alle vecchie 300 mila lire, pari ad euro 154,95) alla media degli altri Paesi europei rappresenta un’opportunità unica per la promozione del Made in Italy, in particolare per lo sviluppo dell’artigianato locale, e genererebbe impatti positivi su tutta la filiera del turismo, aumentando la domanda sull’intero territorio nazionale”. Così il Ministero del Turismo in una nota, a seguito all’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma tra la titolare del dicastero, Daniela Santanchè, e i vertici dei principali player del segmento che operano nel nostro Paese. “Oggi l’Italia è infatti il Paese con la soglia Tax Free più alta in Europa, mentre gli altri Stati membri l’hanno ridotta o, in alcuni casi, addirittura azzerata utilizzando il sistema come leva competitiva e attrattiva nei confronti dei flussi turistici extra-europei”.

n. 36/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 1 Marzo 2023 – S. Albino

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