Home » appunti » n. 73/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

n. 73/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro tra alti e bassi – L’oro è sceso ieri sotto i 1.900 dollari l’oncia tornando in negativo da inizio-guerra. Pesa sulle Borse il timore di una frenata della Cina a causa del perdurare dell’epidemia da Covid, con il rischio che anche Pechino entri in un lockdown simile a quello di Shanghai, mentre nel Paese aumentano i casi di infezione e le autorità non arretrano dalla politica della “tolleranza zero” contro il virus. Il rischio che il colosso asiatico debba fermarsi affonda il petrolio e le materie prime, che hanno chiuso in deciso calo sui mercati cinesi. Stamane le borse aprono a 1905,06 dollari l’oncia pari a 57,11 euro al g.
“L’oro – bene rifugio per antonomasia – ha in fondo deluso le aspettative: da inizio guerra è a -0,7% e da inizio anno segna un modesto +3,6%. In realtà aveva svolto la sua funzione di bene rifugio fino a metà aprile. Secondo il World Gold Council, gli investitori Usa ed europei hanno acquistato molto oro attraverso ETF nel primo trimestre. Poi, però, il metallo giallo si è sbiadito. E ha fatto marcia indietro. Ieri è addirittura tornato sotto i 1.900 dollari l’oncia, livello che non vedeva da febbraio. Perché? Anche questo è legato all’attesa di rialzi dei tassi negli Stati Uniti: questa aspettativa ha fatto volare il dollaro (che da inizio guerra guadagna il 6,2% su un paniere di valute globali) e ha riportato in pareggio i rendimenti reali dei titoli di Stato. Entrambi gli eventi rendono meno appetibile l’oro. Dato che si compra in dollari, il rincaro del biglietto verde l’ha reso meno conveniente. Inoltre, il fatto che i rendimenti reali negli Usa siano tornati sostanzialmente a zero, permettendo a chi compra titoli di Stato almeno di pareggiare l’inflazione attesa, ha tolto non poco appeal all’oro”. (Fonte Sole 24 Ore 26 aprile)

L’altalena delle nuove regole COVID -Dal primo maggio si allentano ulteriormente le regole per la gestione della pandemia. In sostanza, le attuali disposizioni vedono cadere tutti gli obblighi relativi a Green Pass e mascherine. Il decreto Covid del 24 marzo scorso, infatti, mantiene in vigore solo fino al 30 aprile l’obbligo di Green Pass base rafforzato e di protezione delle vie aeree al chiuso e sui mezzi pubblici. Il tutto mentre sulle mascherine cresce il dibattito tra gli esperti sull’utilità o meno di continuare ad utilizzarle sul posto di lavoro, su trasporti, bus e metropolitane, al cinema o a teatro. La cabina di regia è fissata per oggi, il consiglio dei ministri invece sarà giovedì 28 aprile, ma probabilmente si attenderanno gli ultimi dati dell’andamento dell’epidemia prima di scrivere quel decreto che più di altri segnerà un punto di svolta nelle regole da seguire.

Nuove “strette” per carte e bancomat – Gli operatori finanziari che emettono carte e bancomat dovranno trasmettere i dati delle transazioni giornaliere effettuate con moneta elettronica presso gli operatori commerciali senza distinzione tra operazioni con consumatori finali o con altri operatori economici. Lo prevede il dl PNRR 2 approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile. Attraverso questa ulteriore stretta l’Esecutivo intende perseguire con maggiore efficacia la lotta all’evasione fiscale che costituisce uno degli obiettivi prioritari del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza.
Inoltre, dal 30 giugno chi non accetta i pagamenti elettronici via POS rischia una sanzione di 30 euro, più il 4% del valore della transazione (ad esempio, 32 euro per un acquisto da 50 euro). Il decreto PNRR 2 — non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale — anticipa di sei mesi il debutto delle sanzioni, ora fissato al 2023.

I gioiellieri di Abano Terme “lanciano il dado” – Ci sono storie che, a giudizio di chi scrive, rappresentano non solo “una buona pratica” ma un significativo esempio di come lo stare insieme, il fare gruppo, contribuiscono a realizzare progetti comuni. Come spesso accade, tutto nasce da una semplice — che tanto semplice in fondo non è stata — chiacchierata tra gioiellieri di Abano Terme per trovare un concetto, un gioiello che potesse in maniera immediata ricondurre alla cittadina delle Terme Euganee e al contempo racchiudere significati più profondi, con un richiamo alle origini della città termale e alle risorse e ricchezze del territorio. Nasce così il progetto ALEA “Il Gioiello delle Terme” che, in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e Ascom Padova, intende reinterpretare in chiave moderna un simbolo radicato nella storia delle acque benefiche del territorio, attingendo alle fonti storiche, alla numerologia, alla semiotica: si tratta di un dado, che richiama le origini romane di Abano Terme e si lega all’episodio del 9 a.C. che vede il futuro imperatore romano Tiberio rivolgersi all’oracolo di Gerione per conoscere l’esito della guerra che ne avrebbe decretato il titolo di imperatore gettando dei dadi d’oro nella sacra fonte termale. Dal significato storico di oggetto magico, legato alla sorte e al fato, mistificato e temuto per il suo imprevedibile responso, ALEA – un dado stilizzato -viene oggi investito di un valore nuovo e di un significato reinterpretato dall’uomo contemporaneo. Una sintesi che conserva tutta la sua storia e che, al contempo, si evolve nell’idea e nella realizzazione dell’oggetto prezioso. Ieri vi è stata una nuova occasione per dare risalto ad ALEA. Infatti, il vincitore della Padova Marathon, Alfonce Kibiwott e il vincitore della mezza maratona Stanlet Biwott lo hanno ricevuto in premio come simbolo della fortuna e come auspicio per molte altre loro vittorie. APPROFONDISCI

n. 73/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| S. Marcellino

leggi anche

80/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

Nessun segnale rilevante per le quotazioni dell’oro questa mattina. Il metallo prezioso vale 69,36 euro …

Powered by Rodolfo Bartucca