Home » In Primo Piano » A (DIS)ONOR DEL FALSO

A (DIS)ONOR DEL FALSO

Roma, 2 Febbraio 2024  – L’industria del gioiello vanta il primato nel mondo per creatività, per innovazione e per accuratezza di realizzazione sia per la fascia “alta” sia per quella più accessibile. Per mantenere questo suo vantaggio competitivo, capace di garantire sviluppo e crescita, deve continuare a investire. Con una minaccia sempre presente: la contraffazione. Ne abbiamo parlato ripetutamente in questi Appunti, poiché costituisce una minaccia sempre più preoccupante per le imprese, i consumatori e l’economia del nostro Paese, oltre a rappresentare un problema sociale di notevole entità. Per sostenere le imprese in questo sforzo le istituzioni hanno affinato sensibilità, competenze e anche strumenti economici. Non sempre – e ne siamo tutti ben consci – le aziende e i consumatori hanno consapevolezza e conoscenza di questi strumenti. Negli ultimi anni i settori dell’orologeria, della gioielleria e dell’oreficeria sono stati sempre più soggetti a fenomeni di contraffazione, che per questi prodotti può essere di diversi tipi: da quella del marchio, volta all’utilizzo abusivo di un’indicazione geografica di provenienza, a quella dei punzoni relativi al titolo dei metalli preziosi. E la salute nostra e dei nostri clienti? Per produrre orologi, gioielli e oggetti di oreficeria falsi non viene svolta alcuna attività di ricerca sulla qualità dei materiali e sulla loro compatibilità con la salute di chi li indossa. Nessuno scrupolo, quindi, ad utilizzare vernici al piombo, metalli trattati con nichel o altre sostanze allergeniche. Andando nel dettaglio, sul fronte gioielleria e orologi, l’industria europea perde ogni anno 1,9 miliardi per i falsi che circolano nel mercato UE. Per fronteggiare il fenomeno della contraffazione e della pirateria è disponibile la piattaforma S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti-Contraffazione), progetto co-finanziato dalla Commissione Europea e affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza. La piattaforma è stata oggetto di un incontro lo scorso venerdì 26 gennaio tra il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli e il comandante del Gruppo Anticontraffazione e Sicurezza prodotti del nucleo speciale beni e servizi della Guardia di Finanza, col. Agostino Brigante. Un incontro ricco di spunti operativi e di collaborazione tra Federpreziosi e Fiamme Gialle, volto a implementare l’utilizzo della piattaforma S.I.A.C. nell’ambito gli operatori del comparto. La piattaforma plurifunzionale è composta da diversi applicativi che assolvono le funzioni di cooperazione tra gli attori istituzionali e le Forze dell’Ordine e di collaborazione tra Istituzioni ed aziende, nonché di informazione per i consumatori. I titolari delle privative industriali e intellettuali possono collaborare attivamente all’azione di prevenzione e contrasto mediante l’invio di elementi informativi sui propri prodotti colpiti da condotte di contraffazione  (immagini, schede tecniche, perizie, consulenze tecniche etc.) di pronta consultazione per gli organi di controllo operanti sul campo. Al suo interno infatti è prevista un’area gratuita dedicata alle aziende con possibilità di accreditarsi liberamente, – questo è l’invito del Comandante – per accedere a una sezione riservata condivisa e visualizzabile unicamente dall’azienda stessa e dagli operatori della GdF. In tal modo l’azienda che intende tutelarsi dai fenomeni contraffattivi ha la possibilità di inserire tutte le informazioni utili per prevenire e reprimere tali illeciti. Per saperne di più clicca qui

leggi anche

LA CONTRAFFAZIONE NON CONOSCE CRISI

Persi 26,5 miliardi di euro per l’illegalità varie: abusivismo, contraffazione, taccheggio, criminalità. 26 novembre 2014 …

Powered by Rodolfo Bartucca