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n. 20/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

A Catania gli orafi “fanno bella” Sant’Agata – Il 3, 4 e 5 febbraio di ogni anno Catania offre alla sua patrona, S. Agata, una festa così straordinaria che può essere paragonata soltanto alla Settimana Santa di Siviglia o al Corpus Domini di Cuzco, in Perù. Angelo Capuano racconta nel suo articolo “Il busto reliquiario, lo scrigno e i gioielli: i segreti del tesoro di Sant’Agata” – pubblicato qualche anno oro sono su Catania today – la magia che in quei giorni avvolge la città siciliana. Ogni cosa viene dimenticata per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folklore, che attira ogni anno sino a un milione di persone, tra devoti e curiosi. Trovarsi davanti al Tesoro di Sant’Agata è forse la testimonianza più vivida dell’unità religiosa e culturale della devozione che supera le classi sociali: troviamo, infatti, insieme gioielli di epoca normanna e semplici catenine donate dalla gente comune ed è come sfogliare un trattato di oreficeria e gemmologia. Il busto reliquiario, lo scrigno e tutti i gioielli e le pietre che adornano l’immagine della Patrona sono una straordinaria testimonianza storica e artistica che si è stratificata nel tempo. Parola dell’amico Ugo Longobardo, orafo catanese che da oltre un quarto di secolo si occupa della manutenzione del “tesoro” di Agata, un privilegio e un onore che ha investito anche suo padre: “Il primo lavoro di pulitura lo fece mio padre nel 1963 – ricorda Longobardo – quando fu fatta l’ultima ricognizione delle reliquie disposta dall’Arcivescovo di Catania monsignor Bentivoglio. In quella occasione la Santa fu ‘spogliata’ in parte e alcuni gioielli furono restaurati e riposizionati. Durante una cerimonia dei primi di febbraio di quell’anno, monsignor Bentivoglio ruppe i sigilli del busto e ricontrollò, insieme a dei medici legali, lo stato delle reliquie. Con la scomparsa di mio padre il privilegio della manutenzione passò all’orafo Michele Casaburi e quando lui non fu più in grado di occuparsene, per l’età e lo stato di salute, mi chiamò e passò a me questo grande onore”. La manutenzione del tesoro rappresenta uno degli aspetti più delicati legati alla conservazione dell’immagine agatina, attività che naturalmente avviene sotto l’egida della Curia Arcivescovile e del Comune di Catania, per mezzo del Comitato per la Festa di Sant’Agata. “Il lavoro consiste principalmente nel controllare che tutto sia in buono stato – continua – Sant’Agata viene conservata dopo la festa, ripresa il 17 di agosto e poi ripresa nuovamente a febbraio. In questo periodo ha bisogno di essere ripulita dall’effetto ‘festa’, il nerofumo che proviene dalla combustione della cera, ma anche i petali di fiori che marciscono. Tutto questo avviene secondo un programma stabilito dall’arcidiocesi, dal Comune e dai Devoti addetti al fercolo. Quel giorno viene tirata fuori dalla cameretta e iniziamo le operazioni di pulitura – ha spiegato – e con me collabora Gabriele Torrisi Avolio, un gemmologo molto preparato”.

Antiriciclaggio e registro imprese: si slitta al 27 marzo – Nell’ambito delle disposizioni in materia di antiriciclaggio, l’art. 21 del D.lgs n. 231/2007 prevede che le imprese dotate di personalità giuridica iscritte al Registro Imprese (Srl, Spa, Cooperative e via dicendo) e le persone giuridiche private (fondazioni e associazioni riconosciute) devono comunicare al Registro Imprese le informazioni relative ai propri titolari effettivi, per i quali è istituita un’apposita Sezione Autonoma in attuazione delle Direttive n. 849/2015 e 843/2018 dell’Unione Europea (cd. IV e V Direttiva Antiriciclaggio). Il registro dei titolari effettivi è una misura finalizzata a prevenire e contrastare l’uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Secondo la normativa antiriciclaggio D.lgs n. 231/2007, per titolare effettivo si intende la persona fisica (una o più) che, in ultima istanza, possiede o controlla un’entità giuridica ovvero ne risulta beneficiaria. Il termine ultimo per l’adempimento era stato fissato, come sottolineato da questi Appunti, all’11 dicembre 2023, ma l’obbligo è sospeso fino al 27 MARZO a seguito della sentenza del TAR Lazio. Ricordiamo che tra i soggetti tenuti a effettuare l’adempimento rientrano gli amministratori di società di capitali, tra cui le società per azioni; le società a responsabilità limitata; le società in accomandita per azioni.
La comunicazione dovrà avvenire tramite l’invio di una pratica telematica al Registro delle Imprese tramite l’ambiente di compilazione DIRE (o altro software compatibile di terze parti) esclusivamente col nuovo modello base “TE” e tale comunicazione non potrà contenere altri adempimenti contestuali al registro delle Imprese e la REA o destinati ad altri Enti.
La distinta e l’autodichiarazione dei dati e delle informazioni sulla titolarità effettiva dovranno essere sottoscritte con FIRMA DIGITALE esclusivamente dal soggetto tenuto alla comunicazione e NON potranno essere utilizzate modalità di trasmissione alternative a cura di professionista incaricato o di soggetto delegato tramite il “modello di procura speciale”. In ragione della intervenuta sospensione, in mancanza di interventi normativi o risolutivi, il registro dei titolari effettivi non sarà operativo almeno fino al termine del giudizio di merito, in relazione al quale la prima udienza è in programma per marzo 2024.

n. 20/2024 |APPUNTI DEL GIORNO| Lunedì 5 Febbraio 2024 – S. Agata

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