Roma, 14 Giugno 2024 – Una delegazione di Federpreziosi Confcommercio, composta dal Presidente Stefano Andreis, dal Vice Presidente Vicario Vincenzo Aucella e dal Direttore Steven Tranquilli, in chiusura dell’Assemblea Generale Confcommercio lo scorso 12 giugno ha incontrato il Console Camerlengo, dell’Università e Nobil Collegio degli Orefici, prof. Aldo Vitali, nella sede del sodalizio lungo Via Giulia confinante con Piazza dell’Oro, quasi a rievocare i fasti del tempo in cui lì si trovavano numerose botteghe artigiane. Un incontro fortemente voluto dal presidente Andreis e dal vicario Aucella per conoscere la storia di uno dei più antichi sodalizi del comparto orafo gioielliero. Una lunga storia che ebbe inizio nel 1509, ha raccontato Vitali, quando su concessione di papa Giulio II venne eretta una chiesa per il culto di S. Eligio, patrono degli orafi gioiellieri. Solo dal XVII secolo assunse la denominazione di Collegio degli Orefici ed Argentieri, caratterizzandosi come un organismo con prevalenti funzioni professionali relative alla regolamentazione ed al controllo della categoria e della produzione orafa. I suoi consoli ebbero anche compiti di vigilanza e perizia sull’emissione di moneta da parte della Zecca pontificia. Nei primi anni del XVIII secolo, come emanazione dall’Università dei maestri, si formò l’Università dei giovani lavoranti orefici ed argentieri, che dopo il 1870 si trasformò in una Società di mutuo soccorso per i lavoranti orefici, cioè in una tipica struttura associativa operaia, decaduta poi nei primi anni del XX secolo col sorgere di organizzazioni di categoria a base nazionale. Oggi, ha concluso Vitali nel corso dell’interessante visita ai locali e all’interno della Chiesa, ripresa l’antica denominazione di Nobil Collegio degli Orefici ed Argentieri dell’Alma Città di Roma, è un’associazione culturale privata per la promozione dell’oreficeria romana.
La visita è stata l’occasione per visionare e votare i gioielli partecipanti al concorso “gioielloinarte” edizione 2024, patrocinato anche da Federpreziosi Confcommercio, il cui tema si ispira a Borromini e il barocco. L’esposizione dei lavori è aperta sino al 24 giugno e la premiazione è in programma il 25 giugno, giorno particolarmente caro agli orafi capitolini poiché ricorda proprio la data in cui nel 1628 la reliquia di S. Eligio giunse a Roma presso la Chiesa dedicata al Santo.
Stefano Andreis, nel dar risalto alla qualità dei lavori partecipanti al contest e all’attinenza dei manufatti al tema del concorso, ha voluto sottolineare come i principi sui quali si sono basati i fondatori del sodalizio – professionalità, cultura e, soprattutto, amore per il proprio lavoro – siano principi ai quali egli tiene particolarmente e che Federpreziosi condivide e mantiene vivi attraverso il contato quotidiano con i propri operatori. Dal canto suo, Aldo Vitali ha auspicato una maggior collaborazione nell’ambito dello sviluppo della categoria.