Roma, 28 ottobre 2022 – Un particolare fervore sta contraddistinguendo il settore orafo sul tema della formazione, da Nord a Sud, con il coinvolgimento di una pluralità di attori che va dalle principali maison, alle associazioni di rappresentanza imprenditoriale, alle fiere di settore – in primis VicenzaOro – a realtà quali il Tarì con la sua blasonata ed apprezzata scuola volta a creare una nuova generazione di operatori, di artigiani o se volete di maestranze in grado di coniugare creatività, competenze, cultura di prodotto con l’innovazione. Una pluralità di iniziative a fronte della quale inevitabilmente ci siamo posti una domanda: è possibile adeguarci alle sfide di una società in così rapida ed intensa evoluzione nel pieno della quarta rivoluzione industriale caratterizzata dalle tecnologie digitali?
Sicuramente è possibile in un contesto nuovo che richiede alle persone e alle organizzazioni, quale può essere considerata Federpreziosi, di apprendere continuamente, superare modelli e categorie consolidate, per riapprendere in forme nuove e creative le competenze richieste al momento, che presto saranno sostituite da altre più avanzate.
Stringere rapporti con gli enti di formazione per antonomasia quali le Università e con altri stakeholder del comparto può rappresentare una prima chiave di lettura, un’opportunità per garantire una formazione qualificata e dare un fattivo e significativo contributo alla creazione di una classe di giovani imprenditori che sia preparata ad affrontare le sfide che il futuro riserva al nostro Paese e, in particolare, alla nostra variegata e sempre attrattiva realtà.
Ultima in ordine di tempo, va in questa direzione l’iniziativa messa in campo da Federpreziosi Roma rappresentata da Pierpaolo Donati, che ha stretto un accordo di natura formativa con l’Università La Sapienza di Roma, iniziativa che si preannuncia particolarmente articolata con il coinvolgimento di personaggi non solo del settore orafo.