Home » appunti » n. 16/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

n. 16/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro in calo questa mattina. Il metallo giallo con consegna immediata è quotato a 1.908 dollari l’oncia. Prezzo spot al grammo 56,68 euro.

Magia della filigrana di Sardegna – Incuriositi dalla richiesta di una giornalista Rai con la quale abbiamo scambiato “quattro chiacchiere” sul mondo dei gioielli, la conversazione è letteralmente caduta sulla Sardegna e sulla particolare manifattura che contraddistingue una gioielleria unica nel suo genere che, nonostante lo scorrere nel tempo, continua ad incuriosire e a contare nuovi appassionati tra le fila dei nostri clienti. Tra le forme sinuose dei metalli, la lucentezza delle gemme e la delicatezza dei dettagli si nasconde il lavoro sapiente degli artigiani che, ancora oggi, continuano a forgiare forme e simboli legati all’isola.
Abbiamo scoperto, curiosando tra i nostri libri, che siamo di fronte non solo ad antichi mestieri e saperi tramandati ma che dietro le meraviglie dell’oreficeria isolana si cela anche il fascino del mistero, della magia, delle superstizioni.
La funzione e il significato dei gioielli sardi appare rimasta immutata nel tempo sino ai giorni nostri. Il loro numero è stato ampliato e modificato lungo il corso dei secoli grazie anche alle numerose influenze esterne che hanno contaminato il patrimonio culturale isolano. L’utilizzo dei monili ha contraddistinto per tanto tempo, a seconda delle loro dimensioni, anche le differenze sociali.
La gioielleria sarda è caratterizzata dalla tecnica della filigrana, applicata in particolare all’argento e all’oro, che consiste nella lavorazione ad intreccio di sottili fili di metallo fissati su un supporto. Fanno capolino, tra le superfici brillanti, anche pietre preziose e coralli, prediligendo l’utilizzo – tra i primi – dell’ossidiana. La forma dei gioielli sardi ha una spiccata connotazione simbolica dalle linee spesso morbide, che richiamano il corpo della donna. Dai bottoni a doppia calotta ispirati alla forma del seno femminile – che riportano al mito della dea della fertilità Tanit – si arriva alla fede sarda, che la leggenda vuole nata dai fili d’oro intrecciati dalle fate. La produzione degli ultimi secoli varia da provincia a provincia anche se sono riconoscibili i tratti di una vecchia tradizione formale locale.

53 i piani operativi di controllo della GdF – La Guardia di Finanza aggiorna le sue linee d’azione e fissa la strategia per il 2023 in 53 piani operativi mirati. Gli obiettivi restano la tutela delle entrate, della spesa pubblica e il contrasto al crimine economico finanziario. Focus puntato, dunque, su bonus e partite IVA. In particolare, l’azione della GdF si concentrerà sulle attività “apri e chiudi”, sull’uso indebito di crediti e sul PNRR, oltre che su chi non risponde alle comunicazioni del Fisco e sulle frodi sui carburanti. I 53 piani operativi, allegati alla circolare di programma resa nota ieri, prendono spunto dai principali fenomeni che sono emersi dall’incrocio dei dati, dal controllo del territorio e dallo scambio di informazioni soprattutto con l’Agenzia delle Entrate. Di centrale importanza e «particolarmente forte» è la sinergia con quest’ultima, sottolinea il generale Giuseppe Arbore, a capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza, sia sull’azione di stimolo della compliance che sul contrasto alle false partite IVA. Sul primo fronte, le Fiamme gialle concentreranno la loro attenzione sull’elenco dei cosiddetti «contribuenti inerti», ossia quei soggetti che, raggiunti dalle lettere inviate dall’Agenzia, o non hanno fornito alcuna giustificazione o non hanno rivisto la loro posizione.

Bonus POS: come funziona e come si calcola – Il bonus POS è un credito di imposta che permette di ottenere uno sgravio pari al 30% delle commissioni pagate. Si può usare solo in compensazione di debiti tributari a partire dal mese seguente a quello in cui è stata sostenuta la spesa. Ogni mese la banca o altro istituto che fornisce il POS è tenuto a inviare un documento con l’elenco delle operazioni e l’importo delle commissioni che sono state pagate. In questo modo si può conoscere la somma esatta su cui calcolare il 30% di bonus. Sempre gli istituti finanziari, oltre a comunicare l’importo, devono inviare la comunicazione anche all’Agenzia delle Entrate, in modo da dichiarare le commissioni percepite e le altre informazioni necessarie.
Per ottenere il bonus è necessario – entro il giorno 20 del mese successivo a quello in cui sono state effettuate le transazioni – inviare all’Agenzia delle Entrate l’importo delle transazioni eseguite e quindi il credito di imposta a cui si ha diritto.
Operazioni da effettuarsi tramite il canale telematico dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite il commercialista.
Nella comunicazione bisogna inserire il numero delle operazioni effettuate nel mese precedente, gli importi delle commissioni, gli eventuali costi fissi.
Il bonus POS spetta ai possessori di partita IVA, agli Artigiani, ai Commercianti e ai Professionisti, a condizione che nell’anno precedente non abbiano superato i 400.000 euro di ricavi. Si può richiedere a prescindere dalla forma giuridica della attività: che si tratti di lavoro autonomo, ditta individuale, società e a prescindere dal regime fiscale.

n. 16/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 31 gennaio 2023 – S. Giovanni Bosco

leggi anche

80/2024 |APPUNTI DEL GIORNO|

Nessun segnale rilevante per le quotazioni dell’oro questa mattina. Il metallo prezioso vale 69,36 euro …

Powered by Rodolfo Bartucca