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n. 168/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Scenario internazionale – Oggi, salvo sorprese dell’ultima ora, a Montecitorio si dovrebbe chiudere la partita per le presidenze delle Camere con il Parlamento che potrà formalmente rimettersi in moto per affrontare i dossier più urgenti ed il Capo dello Stato che potrà affidare l’incarico per la formazione del nuovo governo. Quella che si profila è una vera e propria corsa contro il tempo. In due mesi e mezzo Camera e Senato dovranno anzitutto fare arrivare in porto il decreto Aiuti-ter, pronunciarsi sulla Nadef, la Nota di aggiornamento al DEF, presentata in versione ridotta nelle scorse settimane dall’esecutivo Draghi e, successivamente, sulla sua revisione con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica – e non solo – che saranno fissati dal nuovo governo. Nel frattempo, l’impennata dei prezzi statunitensi, maggiore delle attese, lascia presagire che la stretta della Federal Reserve proseguirà ancora costringendo la Banca Centrale Europea all’inseguimento.

Gemme delle mie brame…– Dalla letteratura alla musica, dall’arte alla scienza, non vi è branca dell’espressione umana che non si sia lasciata affascinare da pietre preziose e gioielli. Si pensi a quanti racconti sono costellati da oro e gemme; si pensi pure alla nostra “Divina Commedia”, dove Dante cita con frequenza diamanti, rubini e zaffiri come termini di paragone per altre in fatto di bellezza; si pensi addirittura al celebre balletto “Jewels” del grande coreografo George Balanchine interamente dedicato alle pietre più splendide. Ma è forse la pittura la forma artistica che in maniera più diretta, colpendo il sensibile organo della vista, ci fa “toccare” il potere suggestivo dei gioielli e del processo creativo che li sottende. Proprio ieri, le cronache riportavano la notizia della “diatriba” in corso tra Regno Unito e India in merito al Koh-i-Noor, ovvero ‘montagna di luce’, il diamante più grande del mondo, incastonato sulla corona britannica e donato dalla compagnia delle Indie nel 1849 per l’incoronazione della Regina Vittoria. Ritratta da Franz Xavier Winterhalter, la sovrana ci appare sontuosamente adornata di una stupefacente collana di diamanti turchi in parure con due grandi orecchini, più una splendida spilla di zaffiri con la corona che reca incastonata la pietra della discordia. In definitiva, la pittura ha raffigurato preziosi di squisita fattura e di alto simbolismo dando anche conto di usi, costumi, atmosfere. L’arte, quindi, ha sempre conferito lustro ai gioielli, come i gioielli l’hanno dato all’arte, in uno scambio continuo di stimoli creativi, di aliti d’amore e di bellezza. A tale proposito e solo per completezza d’informazione, il Governo di Nuova Delhi ha fatto sapere di non gradire che la regina consorte Camilla possa ricevere sul capo la corona con il Koh-i-Noor durante la cerimonia di incoronazione del maggio prossimo, ricordando così i non sempre apprezzati fasti coloniali dell’impero britannico.

Orologi contraffatti sul web: presto ne sapremo di più – Su iniziativa di ASSOROLOGI e di INDICAM, la società di ricerca CONVEY ha realizzato un’indagine sulla contraffazione di orologi sui social network, con particolare attenzione al nuovo e insidioso fenomeno dei cosiddetti hidden links. I risultati di questa indagine verranno presentati nel corso della conferenza stampa che le due Associazioni organizzano lunedì 7 novembre 2022 a partire dalle ore 10:00 presso la sede di Confcommercio Milano, in Corso Venezia 47 — Sala Colucci (piano sotterraneo).

Naturale e sintetico: riusciremo mai a fare chiarezza? – Diamanti Naturali e Diamanti Sintetici sono due prodotti completamente differenti con due entità di valore sia economico sia culturale estremamente diverse. Il diamante è un minerale raro e prezioso, prodotto dalla natura e il termine “diamante” da solo può essere usato esclusivamente per un diamante naturale. Il diamante sintetico è un prodotto artificiale che ha essenzialmente le stesse caratteristiche fisiche del diamante, ma è realizzato industrialmente in una fabbrica. In genere si ritiene, a torto o a ragione, che le pietre sintetiche siano dei falsi. Spieghiamoci: una gemma sintetica ha per definizione la stessa composizione chimica e la stessa struttura atomica della gemma naturale equivalente. La differenza risiede nel fatto che la pietra sintetica non proviene da una miniera ma è stata costruita in un laboratorio tramite processi di crescita indotti. Un diamante sintetico è dunque un “vero”, ma è anche un “falso” poiché non è naturale. Il diamante sintetico viene prodotto in tempi abbastanza rapidi, 3-5 giorni, in molte aziende sparse per il mondo. Solo in Cina e nell’area del sud est asiatico sono presenti diverse migliaia di aziende. Si tratta, a tutti gli effetti, di un mero materiale industriale privo del fascino e della storia di un diamante di origine naturale. Nel tempo i diamanti naturali hanno conservato un valore duraturo per il loro carattere di rarità e unicità e sono diventati un simbolo insostituibile di amore e impegno di fedeltà. Al contrario la produzione di diamante sintetico è aumentata notevolmente negli ultimi anni e i costi di produzione, di conseguenza, sono diminuiti al pari dei costi di acquisto delle macchine idonee alla produzione. Si stima, infatti, che i costi di produzione siano diminuiti di due terzi nel 2020 e continueranno a scendere, come è avvenuto per altri prodotti grazie al progresso della tecnologia. I diamanti sintetici sono quindi prodotti in serie, non sono rari, né unici come i diamanti naturali, che in ogni caso, mantengono un valore di mercato. (Tratto dalla pubblicazione di Federpreziosi Confcommercio “Alla scoperta del diamante”)

n. 168/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Venerdì 14 Ottobre 2022 — S. Callisto

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