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n. 18/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro in deciso rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: il metallo prezioso è scambiato a 1.957,89 dollari l’oncia con una crescita dell’1,41% (+27,40 dollari) pari a 57,22 euro al g.

Commento Confcommercio ai dati Istat sui prezzi al consumo – A gennaio l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua (da +11,6% del mese precedente), livello che non si registrava da settembre 1984. È la stima preliminare diffusa dall’Istat. Il rallentamento dell’inflazione è spiegato in primo luogo dall’inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati (-10,9% su base annua).
L’Ufficio Studi Confcommercio: dato migliore rispetto alle attese, ma restano pressioni sul potere di acquisto delle famiglie. Non mancano, fattori che inducono a moderare gli entusiasmi – prosegue la nota – infatti, la core inflation è in crescita di mezzo punto percentuale e raggiunge il 6% su base annua. Ciò significa che gli impulsi di fondo continuano ad alimentare la dinamica inflazionistica, la trasmissione da monte a valle dello shock energetico non si è esaurita e la crescita dei prezzi del paniere acquistato in alta frequenza d’acquisto, che contribuisce a formare le aspettative d’inflazione delle famiglie, raggiunge il 9%, con accentuati potenziali effetti depressivi sulla propensione al consumo. Che l’orizzonte si rassereni sul versante dei costi dell’energia – conclude Confcommercio – non significa che i problemi per la crescita economica dell’anno in corso siano automaticamente risolti.

E se all’Eur nascesse un distretto orafo…– Inizia con toni più che positivi l’articolo di Camilla Mazzetti su Il Messaggero/Cronaca di Roma di stamane. “Non è solo una questione di stagioni per quanto il parallelismo è calzante più che in altre situazioni. Quest’anno a Roma si aspetta la primavera ma non solo per alleggerirsi dal peso di piumini e cappotti. La prossima stagione porterà una ventata d’aria fresca – è proprio il caso di dirlo – anche nel settore del commercio e dell’accoglienza con riflessi sull’occupazione, fortemente penalizzata dalla pandemia da Covid-19. Il motivo? È presto detto: dagli hotel di lusso alle grandi attività commerciali, dai laboratori ai marchi più in voga tra i giovani tante sono le nuove aperture nel pieno centro della Capitale a partire da marzo”. Ma il passaggio di nostro interesse recita “più che probabile la nascita di un distretto orafo all’Eur grazie anche alla collaborazione con Fendi che vedrà la nascita di una vera scuola in quelli che erano gli spazi del dipartimento all’Urbanistica e che, in piena emergenza Covid, furono usati come Hub vaccinale”. Che ci sia lo zampino di Federpreziosi Roma che – con circa 40 iscritti tra studenti e operatori di settore – inaugura domani all’Università romana La Sapienza il master “Gioiello Forme e Cultura”, un prestigioso master per operatori, studenti e giovani che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro “orafo”?
D’altronde – il nostro settore con i grandi marchi mostra sempre più la sua resilienza – sono molti che giocano di anticipo contro il mismatch formativo per dotare i giovani in uscita dai percorsi di istruzione e formazione delle competenze richieste dalle imprese. Basti sottolineare che a partire dall’anno scolastico 2023/2024, in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado – la vecchia scuola media – e nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, dovranno essere svolti moduli di attività di orientamento di 30 ore, in orario curricolare o extracurricolare. Invece, nel triennio finale delle scuole secondarie di secondo grado, le attività di orientamento dovranno essere articolate in moduli curricolari, anche superiori a 30 ore, inseribili nella “vecchia” alternanza scuola-lavoro ribattezzata «percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento» (Pcto). Trattasi di una previsione della legge di Bilancio 2023 (197/2022) che interviene a modificare il Dlgs 21/2008).

ISA 2023: pronte le regole, si attendono i modelli – Pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il provvedimento del 30 gennaio 2023, con cui vengono individuati:
− i dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2023;
− le attività economiche per le quali elaborare gli indici sintetici di affidabilità fiscale da applicare a partire dal periodo d’imposta 2023, a seguito di approvazione con decreto del MEF. Per il nostro comparto:
Modello DD33U – 32.12.10 – Fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria in metalli preziosi o rivestiti di metalli preziosi;
Modello DG61U – 46.18.92 – Agenti e rappresentanti di orologi, oggetti e semilavorati per gioielleria e oreficeria;
Modello DM15A 47.77.00 – Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria; 95.25.00 – Riparazione di orologi e gioielli;
Modello DM31U 46.48.00 – commercio all’ingrosso di orologi e di gioielleria;
– modalità per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2022.
L’approvazione dei modelli 2023 con le relative scadenze è prevista per la fine del mese di febbraio.

n. 18/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 2 Febbraio 2023 – Presentazione del Signore

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