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n. 183/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Gioielli: “ciack”, si gira – Gioielli e cinema: un connubio indissolubile. Il cinema è un’arte e, come ogni forma d’arte, si specchia nelle capacità di chi la rappresenta. Guardare un film, se vogliamo, è sempre un’esperienza. Magari, rivedendone uno di tanti anni fa riscopriamo questa o quella scena, questo o quel dialogo. Chi di noi non rimane colpito ancora una volta da un’affascinante Rossella O’Hara in “Via Col Vento” del 1939 che sfoggia grandi spille con cammei, tornate poi alla ribalta proprio grazie alla loro comparsa in questa pellicola? La nostra soglia di attenzione aumenta decisamente di fronte all’esempio di classe ed eleganza di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” che – fasciata nel suo celebre tubino nero di Givenchy, si ritrova all’alba di fronte alle vetrine di Tiffany & Co. con cappuccino e brioche, occhiali da sole e lunghi guanti di satin – indossa una bellissima collana di perle impreziosita dal famoso Tiffany Diamond: un diamante giallo dall’eccezionale peso di 128 carati. Chiamale se vuoi…emozioni. Emanuela Scarpellini nell’allegato LA LETTURA del Corriere della Sera di domenica 6 novembre ne parla nel suo articolo E l’Oscar va a… diamanti e perle.
“Una delle immagini più iconiche del cinema è quella di Marilyn Monroe che canta Diamonds Are a Girl’s Best Friend” “Si può dire che sia nato da subito un rapporto speciale tra gioielli e star di Hollywood. L’aura di unicità e divismo che lo star system costruiva intorno alle sue attrici più celebri era alimentata dalla loro vita eccentrica, dai consumi sfrenati, e anche da questi oggetti unici e preziosissimi che solo loro potevano indossare” “Decaduta ormai l’aristocrazia che una volta era il punto di riferimento sociale e culturale per i beni di lusso, le star del cinema erano divenute le nuove testimonial di questo consumo raffinato ed esclusivo, che però nelle sue forme più standardizzate e industriali mirava ad aprirsi sempre più alle classi medie. Ecco allora lo sfoggio di gioielli al cinema anche nei nostri tempi”. “Anche nella nostra epoca «democratica» il fascino dei gioielli non accenna a tramontare. Perché simboleggiano ricchezza e status, ma anche durevolezza, caricandosi di significati affettivi capaci di trasmettere la memoria da una generazione all’altra”.

Prossimo webinar Edi: gestire la multicanalità – Vari studi hanno dimostrato che attualmente le vendite online, non solo del nostro settore, oscillano dal 4% al 14% delle vendite totali mentre le ricerche online prima di acquistare un prodotto coinvolgono ormai il 90% delle intenzioni di acquisto. Fattore umano, fiducia e qualità dei servizi e dei prodotti sono aspetti fondamentali che il negozio locale, nel Proximity Commerce, deve saper trasmettere anche attraverso l’esperienza digitale offerta ai clienti. In quale ottica: multicanalità o omnicanalità? Cosa distingue un approccio dall’altro e cosa può fare un’azienda per incontrare le esigenze di un consumatore che sembra essere sempre più connesso? Se ne parla nel IX appuntamento di Edi Training 2022 per le imprese “L’Innovazione nel retail per gestire la multicanalità” previsto mercoledì 16 novembre dalle ore 14:30 alle 16:00. Tutte le informazioni sul webinar sono disponibili alla pagina https://spin.ediconfcommercio.it/eventi/retail-multicanalita/

Confcommercio incontra il ministro del Lavoro – Ammortizzatori sociali, contratto nazionale e riduzione del costo del lavoro, interventi per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, incremento ed estensione della deducibilità dei contributi versati alle forme sanitarie e pensionistiche integrative, riduzione dell’aliquota contributiva per il finanziamento degli indennizzi per la cessazione delle attività commerciali, pensioni: questi i punti principali del documento che Confcommercio ha illustrato al ministro del Lavoro Marina Calderone nell’incontro con le parti sociali svoltosi a Roma il 4 novembre scorso. “È necessario che l’aumento graduale dei costi per le imprese, connessi alla riforma degli ammortizzatori sociali, sia prorogato fino a tutto il 2023 come pure si evidenzia la necessità di dare forma compiuta all’applicazione del principio bonus/malus all’impianto della riforma, che incida non solo sulla contribuzione addizionale ma anche su quella ordinaria” ha chiesto Confcommercio sottolineando poi “la necessità di decisi interventi di riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro, e di misure di detassazione degli aumenti contrattuali”.

Ipotesi ampliamento flat tax – Alzare da 65mila a 85mila euro l’asticella dei ricavi e dei compensi tassati al 15%. È intorno a questa ipotesi che il Governo lavora per ampliare la flat tax. A spingere la misura è il sottosegretario all’Economia Federico Freni, che indica nella legge di bilancio il veicolo che conterrà la modifica. L’estensione riguarderà le partite IVA e gli autonomi, gli stessi destinatari della tassazione agevolata introdotta nel 2019 dal governo Conte. “Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ne discuteremo con le parti sociali e i sindacati” dice il ministro delle Imprese Adolfo Urso.

n. 183/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 8 Novembre 2022 — S. Goffredo

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