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n. 184/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Oro stabile entro il 2024 – L’oro avvia la settimana all’insegna della forza, sfondando risolutamente la resistenza dei 2.010 dollari l’oncia e confermando l’andamento iniziato da un paio di settimane. L’oro ha raggiunto nella giornata di ieri un massimo di 2.017,25 dollari l’oncia, nel corso delle contrattazioni in Asia, per poi attestarsi a 2.013,57 dollari l’oncia (+0,57%), rispetto ad una chiusura della scorsa settimana al di sotto dei 2mila dollari. Oggi, in avvio di giornata, è quotato a 2051,41 dollari l’oncia pari a 59,19 euro al grammo.
Una performance che supera ampiamente le aspettative degli analisti. “I nostri economisti si aspettano che il primo taglio dei tassi venga attuato solo a metà del prossimo anno, quindi solo allora il prezzo di un’oncia d’oro potrebbe salire durevolmente sopra i 2.000 dollari” affermano gli analisti di Commerzbank, che vedono l’oro attestarsi a 2.000 dollari solo a giugno 2024 ed a 2.050 a settembre 2024. (Teleborsa.it)

La squadra di Federpreziosi Roma per il prossimo quinquennio“Sintetizzare in poche righe il bilancio di un lustro particolarmente impegnativo non è facile. Con la squadra di Federpreziosi Confcommercio Roma abbiamo toccato problematiche e temi che sono stati, sono e saranno essenziali – se non addirittura vitali – per tutti noi, per la categoria orafa della nostra provincia. Abbiamo avuto modo di raccontarci in più occasioni enfatizzando sempre la volontà di tracciare un solco, lasciare un segno per il comparto orafo capitolino. Dal corso “Gioiello, forme e culture” organizzato in collaborazione con la Sapienza Università di Roma che a breve vedrà concretizzarsi la seconda edizione, al portale “Preziosare” vetrina virtuale per le gioiellerie all’ombra del Colosseo che darà lo spunto per la costituzione di una rete d’imprese ai progetti scritti ed in via di approvazione che coinvolgerà gli operatori romani, l’ideazione e la creazione di un gioiello per il Giubileo sino al sogno nel cassetto: la costituzione di una scuola orafa dedicata ai nostri giovani”. Così ha esordito, Pierpaolo Donati, nel corso dell’assemblea di ieri che lo ha visto riconfermato all’unanimità dei presenti al timone di Federpreziosi Roma per il prossimo quinquennio, coadiuvato dai “veterani” Marco Vinicio Astrologo, Mario Didone, Cesare Lauricella, Gianluca Mariani, Massimo Marletta, Silvia Straulino, Tiziano Tomba e dalle new entries Ester Ansaldi, Simone Haddad, Francesco Nostas ed Enrica Zia. Giovani e anziani non di età ma di esperienza associativa che contribuiranno ad incrementare la rappresentatività del gruppo. E, a proposito di esperienza maturata a livello associativo, i 39 anni di fedeltà associativa di Mario Didone sono stati premiati dal presidente Donati con la richiesta formulata all’assemblea di riconoscerlo quale Presidente Onorario. Inevitabile ripercorrere da parte del decano Didone quattro decadi di aneddoti e racconti legati al “fare associazionismo”. Un valore, quello del senso di appartenenza, ha sottolineato il Direttore di Federpreziosi nazionale Steven Tranquilli, che stiamo riscoprendo in questi tempi dove il fare gruppo assume sempre maggior valore per le nostre imprese.

Sì alla continuità “in famiglia”, ma quando? – L’81% delle imprese familiari considera la generazione di valore nel lungo periodo come prioritaria per la gestione delle proprie attività, andando oltre la mera redditività nel breve termine. Ciò rende l’azienda meno vulnerabile a shock contingenti, essendo gestita con una logica di resistenza all’evento avverso e non di reazione tattica allo stesso. Secondo il 71% di queste imprese è la loro natura familiare a renderle più solide e resistenti rispetto alle incertezze congiunturali. Non a caso, per i prossimi 12 mesi il 69% delle aziende percepisce il contesto esterno come non allarmante e 8 su 10, nonostante l’incertezza geopolitica ed economica, sono ottimiste sulle prospettive di crescita della loro azienda.
I dati emergono dal report di Deloitte Private “Aziende familiari: transizione nella continuità”, che ha analizzato il punto di vista di 100 imprese familiari italiane sulle prospettive delle Pmi in Italia. In un contesto di generale ottimismo sul prossimo futuro, restano gli ostacoli della gestione del passaggio generazionale e di uno sviluppo di modelli di buona governance. Dal report emerge che solo 2 aziende su 10 sono attualmente impegnate a pianificare i futuri cambiamenti negli assetti proprietari e appena una su 10 ha definito e formalizzato un piano di transizione. In aggiunta, più di un quinto delle aziende dichiara che a oggi non c’è una nuova generazione a cui passare il testimone e, quando presente e interessata (31%), risulta non ancora pronta ad assumere la leadership. Per questo motivo, secondo l’81% delle aziende intervistate, è indispensabile formare la generazione successiva con l’affiancamento dei leader attuali o, secondo il 71%, incoraggiare a intraprendere esperienze in altre realtà aziendali per favorire la contaminazione, sviluppando nuovi approcci imprenditoriali e modi di pensare.

Le monete d’oro “da investimento” – Nella GUUE serie C dello scorso 24 novembre è stato pubblicato l’elenco aggiornato delle monete d’oro equiparabili, ai fini IVA, all’oro da investimento come previsto dall’art. 1 comma 1 della legge n. 7/2000, il quale riporta: “Ai fini della presente legge con il termine “oro” si intende: a) l’oro da investimento……(omissis), le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell’80 per cento il valore sul mercato libero dell’oro in esse contenuto, incluse nell’elenco predisposto dalla Commissione delle Comunità europee ed annualmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee, serie C,..omissis”.

n. 184/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 28 Novembre 2023 – S. Faustaio

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