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n. 194/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Prezzo dell’oro poco mosso sui mercati. 1980,975 dollari l’oncia pari a 59,04 euro al grammo.

13 dicembre Santa Lucia – Secondo tradizione, non è solo il giorno più corto dell’anno, ma è anche la data in cui i giorni iniziano ad allungarsi, vincendo con la luce le tenebre. Il suo nome deriva dal latino Lùcia, femminile di Lùcius, la cui radice è lux, lucis, luce. Tra le Sante più conosciute e adorate in tutto il mondo, Santa Lucia era originaria di Siracusa, città in cui visse tra il 283 e il 304 d.C.. Considerata la protettrice degli occhi e della vista nonché degli orologiai, che oggi la invocano e la festeggiano quale loro patrona.
Nell’augurare a tutti gli orologiai d’Italia una buona festa, Stefano Andreis, presidente di Federpreziosi sottolinea come “quello dell’orologiaio può, a tutti gli effetti, definirsi un “Mestiere d’Arte” considerato fra i più antichi e prestigiosi, in cui occorre saper coniugare fisica, chimica, astronomia, meccanica, cinetica, elettronica, informatica e metallurgia. Per far convivere tutte queste competenze in un complesso armonioso occorre un’avanzata capacità artigianale e una buona dose di creatività. Chi pratica questa professione si riporta saldamente alla tradizione, ma accetta senza remore e timori l’inevitabile evoluzione imposta dallo scorrere del “Tempo”. Un patrimonio del nostro settore! Questi sono i nostri orologiai!
AUGURI A TUTTI I COLLEGHI OROLOGIAI

I gioielli raccontano e vanno raccontati – Vezzo, ornamento, talismano, simbolo di potere, testimone di un legame, bene rifugio e di investimento. Sono tanti i significati che può avere un gioiello. Alcuni sono veri e propri custodi di storie. Attraverso materiali, forme e decori, si fanno portavoce di racconti ricchi di suggestioni. Come i gioielli che parlano di antichi usi e costumi e di tradizioni secolari. Quelli che attraverso dettagli minuziosi rivisitano in chiave contemporanea storie di eroi, leggende e dei. Quelli che rimandano all’evoluzione della gioielleria stessa. O quelli nati aprendo gli archivi delle aziende. Belli da guardare ma anche da spiegare, offrendo spunti di conversazione e aprendo al racconto; e piacciono – soprattutto ai più giovani, con la Gen Z in prima fila – proprio perché, oltre a qualcosa da mostrare hanno qualcosa da dire. Tra i tanti articoli dello Speciale Gioielli de La Repubblica abbiamo voluto riprendere quanto scritto da Ilenia Carlesimo. Non mancano richiami al tema della sostenibilità con l’intervento di Giuliano Aluffi che evidenzia come “Il 66 per cento di noi è disposto a pagare di più un gioiello sostenibile, il 54 per cento vuole saperlo prima di acquistarlo e il 36 per cento abbandonerebbe un brand se scoprisse che non segue pratiche etiche. L’ultimo report Future Outlook di Hearst parla chiaro.”

Più semplice esportare preziosi – Minori oneri e barriere all’esportazione per le 9mila imprese italiane del settore orafo. A partire dall’oramai prossimo 15 dicembre, grazie all’adesione del nostro Paese alla Convenzione di Vienna, la fase di controllo e di marchiatura degli oggetti in metalli preziosi destinati all’esportazione verrà effettuata direttamente in Italia dai tre Uffici del Saggio presso le Camere di Commercio dei principali distretti del settore: Alessandria-Asti, Arezzo-Siena e Vicenza. Questo consentirà alle imprese una più agevole presenza sui mercati esteri e permetterà loro di sviluppare nuovi canali distributivi rivolti direttamente al retail e di mettere in campo azioni promozionali della gioielleria Made in Italy.
La Convenzione di Vienna, sottoscritta dall’Italia con la legge n. 55 del 15 maggio 2023, “Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in materiali preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 122 del 26 maggio 2023, prevede che un “marchio comune di controllo” venga apposto da enti di controllo indipendenti (Uffici del Saggio) dopo avere verificato la corrispondenza dei prodotti a precisi standard tecnici. Poiché tale marchio certifica la conformità degli oggetti che lo recano, gli Stati aderenti ne consentono la libera immissione sul proprio mercato senza richiedere ulteriori controlli o marchiature.
Il marchio italiano identificativo dei tre Uffici del Saggio è stato individuato nell’Italia Turrita. La marchiatura congiunta dell’Italia Turrita e della Convenzione di Vienna consente alle imprese esportatrici italiane di entrare senza barriere sia nel mercato europeo, sia in quello dei 21 Paesi aderenti alla Convenzione (Austria, Croazia, Cipro, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Ungheria). Le tre Camere, con i rispettivi laboratori, hanno lavorato per uniformare le procedure di marchiatura e i relativi sistemi tariffari e diventare così i punti privilegiati di riferimento per le imprese esportatrici di tutto il territorio nazionale. (Fonte Unioncamere)

n. 194/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Mercoledì 13 Dicembre 2023 – S. Lucia

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