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n. 47/2023 |APPUNTI DEL GIORNO|

Attenti all’oro! – La scossa del Credit Suisse ha abbattuto Milano e gli altri listini europei coinvolgendo anche il metallo giallo. Nel corso della giornata di ieri la quotazione spot, inizialmente di 56,60 euro al grammo, è salita sino ad arrivare quasi a 59 euro. Stamane la quotazione, stando alle prime contrattazioni, si assesta sui 58,03 euro al g. pari a 1913.305 dollari l’oncia. Inevitabile osservare l’andamento delle quotazioni anche con riferimento agli appuntamenti quotidiani con il fixing di Londra, riferimento per il comparto.

Gioielleria Italiana sempre al top nel mondo – In crescita l’export del 2022 della gioielleria e oreficeria nei principali distretti orafi. Un risultato molto positivo, determinato da una forte crescita del volume delle vendite e, in misura minore, del prezzo dell’oro che nel 2022 è cresciuto del 12,5% nelle quotazioni in euro. Lo comunica l’Istat. Arezzo fa segnare con 3,175 miliardi una crescita del +19,1% rispetto al 2021 e addirittura raddoppia il valore (+ 109%) rispetto al 2020. Il confronto con gli altri due distretti nazionali mostra comunque una vivacità diffusa del settore: Vicenza infatti è in crescita del 22,7% a 2,8 miliardi mentre Alessandria fa registrare un +18,7%. A livello nazionale il comparto della gioielleria chiude il 2022 con un incremento delle vendite all’estero del +19,5%. I principali mercati di riferimento dell’export orafo sono tutti in crescita a iniziare dagli Emirati Arabi Uniti, che fanno registrare un +11,2% e hanno recuperato il loro primato di mercato più importante per le produzioni aretine. Gli Stati Uniti crescono del +6,9%, la Turchia del +35,4% così come è in crescita la Francia +28,4%. Solo Hong Kong subisce una piccola flessione rispetto al 2021 (-2,3%) che sembra comunque confermare il già più volte evidenziato ridimensionamento del suo ruolo di hub privilegiato per il mercato orientale.

Confcommercio nell’audizione sul fisco a Palazzo Chigi – Il testo della delega per la riforma fiscale che arriva oggi in Consiglio dei ministri integra le bozze dei giorni scorsi con gli articoli dedicati alle sanzioni e alla realizzazione dei nuovi Codici tributari. Sono capitoli ancora in fase di limatura, ma ricchi di novità: essenzialmente ispirati al principio cardine della separazione fra l’evasione portata avanti con dolo, da colpire senza sconti, e quella «di necessità», che si verifica quando le dichiarazioni sono fedeli ma i pagamenti inciampano per condizioni di oggettiva difficoltà economica. “Bene un impianto di legge delega che si propone di perseguire una riforma complessiva del sistema fiscale con gli obiettivi di stimolare la crescita attraverso la riduzione del carico impositivo, di contrastare evasione ed elusione, di semplificare gli adempimenti e di rafforzare la certezza del diritto. La complessità del cantiere che si apre sollecita l’adozione di un metodo di confronto programmato e strutturato con le parti sociali”. Così ha dichiarato Giovanni Da Pozzo, Vicepresidente Confcommercio Imprese per l’Italia, in occasione dell’incontro di Palazzo Chigi sulla riforma del fisco. “Infatti, emerge – ha proseguito Da Pozzo – la prospettiva di una riforma complessiva dell’IRPEF, all’insegna della conferma del principio di progressività e con obiettivi di equità orizzontale, agendo sui versanti della riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito, di una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati ed anche perseguendo una estensione della flat tax”.
“Quanto ai redditi d’impresa, giudichiamo importanti le scelte – tanto in materia di IRPEF, quanto in materia di IRES – che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda, premiando gli investimenti in innovazione e la costruzione di nuova occupazione”.
Il Ddl di delega mette nero su bianco anche in materia di ISA (indicatori sintetici di affidabilità fiscale) che dal 2018 hanno preso il posto degli studi di settore, annunciando che la loro dismissione sarà “graduale”.

Non abboccate all’amo – Un comunicato dell’Agenzia delle Entrate informa di un ennesimo tentativo di phishing. I messaggi arrivano alla casella di posta elettronica e mirano a imbrogliare i contribuenti tramite l’annuncio di rimborsi fiscali erogabili una volta scaricato il modulo a portata di click. Le false e-mail dell’Agenzia delle Entrate contengono comunicazioni di presunti “compensi” per “operosità fiscale”, in realtà sono portatori dell’ennesima ondata di diffusione del malware Ursnif. I messaggi citano i consueti dati “esca” in tema di rimborsi, scelti ad hoc per ingannare i destinatari. In particolare, a colpire è l’uso fantasioso dei termini fiscali. L’Agenzia dichiara la totale estraneità rispetto a questo tipo di e-mail e invita a cestinarle senza indugi e senza aprire allegati e link.

Il sintetico sbarca in Europa – L’azienda statunitense Diamond Foundry, di cui Leonardo Di Caprio è investitore e consigliere, affiancherà al proprio sito produttivo statunitense uno stabilimento in Spagna. Il sostegno a questa azienda da parte dell’attore e premio Oscar, molto impegnato nelle cause ambientaliste, non è una sorpresa; ricordiamo che è stato protagonista del noto film “Blood Diamonds”, che a suo tempo affrontò proprio il tema dei cosiddetti diamanti insanguinati. Ad oggi le Nazioni Unite stimano che questi rappresentino circa l’1% della produzione mondiale (nel 1999 erano il 3,06%).

n. 47/2023 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 16 Marzo 2023 – S. Eriberto

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