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n. 75/2022 |APPUNTI DEL GIORNO|

Rapporto Confcommercio “Outlook Italia” 2022– L’impennata dei prezzi delle materie prime, il terrore nei mercati, le bollette che mettono in crisi famiglie e imprese, l’incertezza sul futuro e la guerra in corso in Ucraina, impongono inevitabili cambi di passo, anche dolorosi. Questo è quanto emerge dal rapporto Outlook Italia – Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane 2022 realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Censis e presentato ieri nel corso della prima giornata del XXI Forum Confcommercio Ambrosetti 2022. Dopo lo shock del 2020 e l’inizio di un ritorno alla normalità registrato nel 2021, il clima di fiducia e le attese delle famiglie sul futuro si sta ristabilendo anche se solo parzialmente: il 26% delle famiglie si aspetta, infatti, una riduzione del proprio reddito, il 24% prevede di ridurre i consumi e il 47,6% ridurrà i risparmi. Tra le cause che limitano i consumi, il 54,8% delle famiglie indica: l’aumento del costo dell’energia, la paura di dover sopportare imminenti spese impreviste, l’incertezza sul futuro e la guerra in corso in Ucraina. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal rapporto. Nelle intenzioni di spesa per il 2022, tuttavia, le famiglie prevedono di effettuare l’acquisto di alcuni beni durevoli grazie anche agli incentivi statali, in particolare: ristrutturazione abitazione (29,3%), mobili e arredamento (21,8%), autovetture (16,9%), biciclette (13%), abitazione (7,6%), moto o scooter (6,4%). Sul versante occupazione, la maggior parte delle famiglie non teme particolari rischi (51,9%), ma un 15,8% si ritiene seriamente preoccupato, quota che risulta più che raddoppiata arrivando fino al 39,4% per le classi di reddito più basso. L’Ufficio Studi di Confcommercio prevede una crescita del Pil del 2,1% nel 2022 e del 2,4% nel 2023.

Imprese troppo lente nella transizione 4.0 – Solo un’impresa su tre è pronta a cogliere le opportunità delle nuove risorse espressamente dedicate al sistema produttivo dal PNRR, come transizione 4.0 ed economia circolare. Il 16%, infatti, si è già attivato per aderire ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mentre un altro 13% ha in programma di farlo. Ma più del 70% è fermo al palo senza, al momento, interessarsi alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo. È quanto mostra un’indagine diffusa da Unioncamere. I dati, elaborati dal Centro studi Guglielmo Tagliacarne, sono stati il focus dell’Assemblea delle Camere di Commercio tenutasi ieri.

A proposito di mascherine – Con le mascherine al chiuso dovremo convivere ancora almeno per qualche settimana, forse per tutto il mese di maggio. Oggi il Governo prenderà la decisione e stabilirà le nuove regole con un emendamento al Decreto Legge del 24 marzo scorso, che ha sancito al 30 aprile la fine dello stato di emergenza, al quale seguirà un’ordinanza del Ministro della Salute. Dovrebbe quindi essere prorogato l’obbligo di indossare le mascherine in alcuni luoghi come trasporti, ospedali, cinema, teatri. Rimane ancora da sciogliere il nodo delle attività commerciali. E anche sul posto di lavoro. Dal 1° maggio, poi, cambiano le regole per il Green Pass.

A Vicenza si diventa tutti gioiellieri – Proseguono al Museo del Gioiello di Vicenza i laboratori per grandi e piccini. Il prossimo appuntamento è per il pomeriggio di sabato 30 aprile dalle 15.30 alle 17.00 e avrà come ispirazione due tra i gioielli custoditi nel Museo e considerati ancora oggi il massimo esempio dell’arte della gioielleria del XX° secolo: la corona e il pettorale di manifattura vicentina donati nel 1900 alla Madonna di Monte Berico come ringraziamento per aver salvato la città dalla peste. Dopo aver seguito il racconto della loro affascinate storia, in laboratorio i partecipanti potranno realizzare con materiali contemporanei le forme e le decorazioni di questi tesori. APPROFONDISCI

Oroarezzo in arrivo – Conto alla rovescia per il ritorno di Oroarezzo 2022, la manifestazione organizzata da IEG — Italian Exhibition Group dal 7 al 10 maggio nei padiglioni di Arezzo Fiere e Congressi.
L’appuntamento nel cuore del distretto orafo aretino, che ha registrato una crescita rispetto al livello precrisi pari al +23,5% sul 2019 (monitor Distretti della Toscana 2022 elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo), si rivolge, oltre che ai retailer italiani, ai principali paesi di sbocco dell’oreficeria Made in Italy: Nord America, Middle East, Sud America.

Oro: meno consumi in Cina – Secondo i dati forniti nella giornata di ieri dalla China Gold Association (CGA), nel trimestre appena trascorso il consumo d’oro nel paese del dragone si è ridotto del 9,69% su base annua fino a raggiungere le 260,26 tonnellate. Durante il periodo gennaio-marzo, gli acquisti di gioielli in oro sono scesi dello 0,19% rispetto a un anno fa, raggiungendo le 168,86 tonnellate, mentre quello di monete e lingotti d’oro è calato del 27,71% su base annua arrivando a 69,62 tonnellate. L’interesse dei consumatori per il metallo prezioso è diminuito anche nel corso del mese di marzo non solo a causa delle fluttuazioni delle quotazioni ma per la recrudescenza dei casi di Covid-19 che in molte località ha costretto le Autorità a ridurre drasticamente le attività sociali.

n. 75/2022 |APPUNTI DEL GIORNO| Giovedì 28 Aprile 2022 — S. Valeria

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